Pasqua: una possibilità nuova
da Camminiamo Insieme - anno 20, n.33 del 20/4/2003
Il Vangelo inizia con una brutta notizia: è venuto nella sua
casa e i suoi non l'hanno accolto. Un inizio per il Figlio di Dio, fatto uomo
confortato solo da poche presenze, una vita tutta da costruire: un ideale
quello del regno di Dio, tutto da impostare. Stupiscono i trent'anni a Nazaret
vissuti come e con i suoi compaesani di feriale e festivo, lavoro e riposo,
gioie e dolori, problemi e soddisfazioni, confidenze e incomprensioni.
C'è un apprendistato doveroso e faticoso per dare inizio a
una possibilità nuova, per conoscere il momento e il modo giusto Non si offre
amicizia a caso, non si può parlare di amore con parole già usurate e stanche,
occorre maturare nella pazienza questa possibilità nuova.
Il segnale d'inizio è lo Spirito di Dio che, come vento, prende
Gesù per portarlo sulle strade del mondo, all'appuntamento con l'uomo per
una vita nuova.
Non più doveri, obblighi, schemi, ma un semplice: se vuoi essere
mio amico.
La vocazione è una possibilità aperta, è una chiamata a provare
a stare insieme sulla strada che è la vita.
E Lui presenta ad alcuni i suoi pensieri e sentimenti, desideri
e attese, propositi e inizi, esortazioni e esempi. Li conduce incontro a tutti
per insegnare a vivere da amici senza invidia e risentimenti, senza giudizi
e condanne, senza inganni e malizie, ma con amore e dedizione, semplicità
e perdono, comprensione e dedizione, innocenza e apertura d'animo.
Una fatica ed un impegno che, nell'ora della passione, trovano
abbandono, tradimento, rinnegamento e solitudine nella morte.
Consegnando il suo spirito nelle mani del Padre, ritorna a
quella amicizia che è in Dio. Lì porta con sé quell'umano che lo fa stare
nella strada di coloro che ha chiamato amici.
E' attimo di luce, è decisiva presenza per una pace che allontana
paure e dubbi. Il cuore è pieno di entusiasmo e amore che niente può raggelare:
ne minacce, ne prigione, ne malattia, ne morte.
Ora la consegna dell'amicizia è nella vita di tanti che chiamano
altri a questa nuova possibilità. I valori che sono stati nella vita di Gesù,
attendono di tornare ad essere operanti nel mondo così che venga il Regno
di Dio.
La povertà e il silenzio, l'insegnamento e l'annuncio del Vangelo,
la cura dei malati o degli orfani, l'isolamento dal mondo o la vita casta
divengono i nuovi percorsi di tante persone che si stringono attorno a San
Francesco o a San Domenico, a Don Bosco o San Vincenzo De Paoli, a Madre Teresa
di Calcutta o a Padre Pio, per dare spessore alla possibilità di nuova amicizia,
offerta da Gesù.
E' l'augurio di Pasqua per tutti e per ciascuno così che anche
tra noi fiorisca e si affermi sempre più il nostro volto vero per il bene
di tutti.