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Parrocchia San Giorgio

La prima descrizione della chiesa di S. Giorgio in Lucino è contenuta nella relazione sulla visita pastorale del Vescovo di Como, Niguarda, del 21 luglio 1592. Nella relazione la chiesa è descritta a un’unica navata, con una cappella a metà della navata in cornu evangeli, con la statua della Vergine (cfr. Soc. Com., 1892).

Nel 1674 il parroco Pietro Arnaboldi riedificò la chiesa cinquecentesca, probabilmente conservandone il corpo centrale, di circa tre campate, con due cappelle al centro, di cui quella della Vergine, verosimilmente

Un po’ di storia...

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ricalcata sull’originaria.

È verosimile che l’originaria chiesa avesse la facciata dalla parte opposta a quella attuale, dato che essa venne costruita prima dell’apertura della strada provinciale (ora Statale Varesina); essa si affacciava sulla vecchia strada comunale, che anticamente correva rettilinea verso l’attuale curva della Statale, in località Gelada.

Lo schema originario si può ancora leggere nell’attuale corpo di fabbrica: navata unica, probabilmente a tre campate, con una o due cappelle che si fronteggiano al centro: è lo schema

della chiesa del Gesù di Como, ultimata sul disegno di Giovanni Tristano nel 1580.

Le successive notizie sulla chiesa di Lucino si possono trarre dal Liber Chronicus dell’archivio parrocchiale e steso dal prevosto mons. Enrico Butti  nel 1906. Riprendono dal 1689 quando il presbiterio venne ampliato a pochi anni dalla ricostruzione totale.

Occorre arrivare al 1842 per rilevare un cospicuo rimaneggiamento che fornisce all’edificio l’attuale veste: infatti il corpo centrale viene prolungato verso la strada provinciale e viene costruita l’attuale facciata neoclassica.

Nel 1848 a cura della Fabbriceria viene tracciato il viale dei cipressi che dalla facciata si allunga verso la strada statale. Nel 1869 vi è un’ulteriore ampliamento: l’abside semicircolare