Come è nata la nostra chiesa
Nel 1804 i fratelli Cremonini,
con l'aiuto di benefattori, eressero in via della Cappellina un oratorio
dedicato ai S.S. Francesco d'Assisi e Ferdinando, per comodo della gente
vicina, assai distante dalla Parrocchia di San Matteo. Finite le nuove mura di
Livorno il vescovo Mons. Cubbe, il primo aprile 1837 la dichiarò Cura,
assegnandole la popolazione di S. Matteo rimasta chiusa in città.Ne fu primo
Vicario assoluto Don Gennaro Franchi, e Cappellani Don Santi Spagnoli e
Don Giuseppe Giunti ambedue Cappellani della Cattedrale.
Dopo che il Granduca
Leopoldo II ebbe visto l'espandersi della città, riconobbe la necessità di
provvederla di una nuova Chiesa Parrocchiale, ed ordinò che fosse eretta in
onore di S.Giuseppe, Patrono della Toscana. Il 22 Giugno 1839 il Vescovo
Mons. Cubbe ne pose la prima pietra alla presenza della massime autorità e
l'Arcivescovo di Pisa Mons. Battista Perrelli il 21 Giugno 1842 la
consacrava, presenti alla funzione Leopoldo II e tutta la Corte.
Il tempio a croce
latina ed a volta con cupola, è assai grande ed è stato progettato
dall'architetto Giuseppe Puini di Firenze. Nel mezzo della chiesa, di
dietro, sorge un alto campanile che fu mira delle palle austriache nel maggio
1849 poiché da lassù partiva un fuoco nutrito contro di loro. Dal 29 luglio al
31 ottobre 1854, la chiesa, per ordine del Governo, fu ridotta ad ospedale per
i malati di colera. Fu pure requisita dal Governo durante la prima guerra
mondiale per adibirla a magazzino di grano. Riordinata e decorata fu poi
riaperta al culto nel 1924. La seconda guerra mondiale rovinò barbaramente la
chiesa riducendola a un cumulo di rovine. Ristrutturata e riaperta al culto
dopo la guerra, vengono a mancare opere d'arte e suppellettili che l'avevano resa
ricca e rinomata, in modo particolare la bella tela del Pollastrini raffigurante
il transito di S.Giuseppe.
La nostra Chiesa oggi
Ad oggi, possiamo
ammirarvi il bellissimo altare del SS. Sacramento disegnato da Francesco
Bevilacqua, ricco di marmi e decorato dallo splendido ciborio che
appartenne alla cappella Paolina e fu dono del Pontefice Pio IX. Detto
altare si trova nel braccio sinistro, guardando l'altar maggiore, della chiesa.
Nel braccio destro invece troviamo l'altare della Madonna sormontato da una
grande tela raffigurante il martirio dei Santi Crispino e Crispiniano,
dipinta dal pittore livornese Giuseppe Baldini. Sopra l'Altar
Maggiore è inoltre presente l'immagine della Madonna della Pietà donata
alla Chiesa dalla famiglia Ciappei nel 1888, da sempre venerata dai
parrocchiani e da altri fedeli e ultimamente salita alla "ribalta"
della stampa locale per le dichiarazioni di alcune persone che attribuiscono
miracoli a questa tela.
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