Ricordando don Luigi Lovato
Ricordando don Luigi Lovato
SAN BELLINO - La morte, dopo una malattia durata alcuni mesi, nell´ospedale di Trecenta. Aveva svolto la missione sacerdotale in diversi centri altopolesani
Si è spento il parroco don Luigi Lovato
Mercoledì 18 Febbraio 2009,
È deceduto l´altra notte, verso le 2, il parroco di San Bellino don Luigi Lovato. Nato il 3 settembre del 1948 è stato ordinato sacerdote il 1 luglio del 1972 e la sua prima messa l´ha celebrata a Saguedo il giorno seguente. Aveva poi svolto il suo ministero a Colombano, Badia Polesine, Saguedo, Villafora, Cavazzana, Pontecchio Polesine, Salvaterra, Pincara e dal 2006 era giunto a San Bellino a seguito del ritiro di mons. Bruno Segala. I due sacerdoti erano uniti da una profonda amicizia. Questo aveva permesso a Don Bruno di rimanere ad abitare in una parte della canonica. Don Luigi era anche responsabile della parrocchia di Paolino. I primi sintomi della malattia lo avevano colpito qualche giorno prima della settimana dedicata ai pellegrinaggi in occasione della festa di San Bellino. Con grande sofferenza era riuscito a concludere con la cerimonia dedicata al santo patrono e il 28 novembre era stato ricoverato all´ospedale di Trecenta, successivamente a Rovigo. è tornato poi a casa, in permesso, per le festività Natalizie. Non potendo uscire all´aperto, aveva voluto far sentire il suo saluto in chiesa durante le messe. Nel suo appartamento in canonica, viveva dal 1988 Angela Targa, che pur con i suoi 84 anni, lo continuava a seguire con dedizione e scrupolo. Negli ultimi mesi, i fedeli di San Bellino avevano potuto conoscere più a fondo la figura del loro parroco atraverso i lavori del Sinodo.
L´8 gennaio era ritornato all´ospedale di Trecenta e da quel giorno molte persone di San Bellino e tantissimi altri amici delle parrocchie dove aveva svolto il servizio sacerdotale si erano attivati nel servizio di assistenza continua, a dimostrazione dell´affetto nei suoi confronti, assieme ai fratelli Tiziano, Carlo, Maddalena, Annarosa e Rita. Nel settembre 2006 aveva radunato vicino tutti i suoi parenti e amici (circa 250 persone ) in una giornata fraterna che Lui da anni organizzava ¨...perchè non si disperdessero le radici...¨. Le sue ultime parole sono state pronunciate domenica sera e sono state un saluto per il suo amico mons. Bruno Segala: «che stia bene e che resti sempre un bravo Sacerdote». I funerali avranno luogo nella basilica di San Bellino alla presenza del vescovo Lucio Soravito domani alle 15,30 e la salma sarà tumulata, per volontà dello stesso don Luigi nel cimitero del paese. Questa sera alle 21 si terrà una veglia di preghiera a suo ricordo. Il sindaco Bordin ha decretato il lutto cittadino.
Testi ed immagini tratte da
Venerdì 20 Febbraio 2009
La basilica non è riuscita a contenere tutta la folla commossa alle esequie del parroco. Il grazie dei fedeli a don Luigi.
La basilica di San Bellino non è riuscita a contenere le moltissime persone che hanno presenziato alla cerimonia funebre di Don Luigi Lovato, parroco di San Bellino e Paolino dal settembre 2006, deceduto martedì dopo che una grave malattia lo aveva colpito nella settimana dei pellegrinaggi per la festa del patrono. L´ultima celebrazione a cui ha presieduto è stata infatti il 26 Novembre 2008. Nella processione di ingresso erano presenti il vescovo Lucio Soravito, il vicario foraneo don Andrea Varliero, mons. Slavomiro della Segreteria di Stato Vaticana, lo zio don Adriano Lucchiari, l´abate Rosa di Lendinara e i sacerdoti Adriano Montorio, Alessandro Cavallarin, Graziano Giuriati e Luciano Liboni, consacrati insieme a don Luigi il 1 luglio 1972. Oltre cento sacerdoti erano già in preghiera all´interno della Chiesa insieme ai seminaristi e i diaconi. Il sindaco Massimo Bordin, oltre che a decretare il lutto cittadino, era accompagnato dai sindaci dei paesi dove don Luigi aveva svolto il suo ministero: Fratta Polesine, Lendinara, Badia Polesine, Pontecchio Polesine, Pincara, Canda. Moltissimi i gruppi di queste comunità che già si erano incontrati mercoledi sera nella veglia di preghiera e che dall´8 di Gennaio avevano assistito con una presenza continua presso l´ospedale di Trecenta don Luigi. E stata tanta la partecipazione sentita alle esequie che è stato necessario predisporre un sistema di autoparlanti per dare la possibilita ai numerosi partecipanti di assistere alla messa anche dal piazzale esterno la chiesa. Il vescovo Lucio nella sua omelia ha tracciato la figura di don Luigi definendolo un uomo buono, che aveva scoperto la perla preziosa del Vangelo: l´essenzialità. Tutto questo in don Luigi si era trasformato in una intensa vita di preghiera e sensibilità per la pietà popolare. Ha richiamato il suo impegno come assistente ecclesiastico dei sacristi e dei famigliari del clero. Al termine della Santa Messa sono stati letti i messaggi di cordoglio dei vescovi di Puosk, Cestokova e Costarica; dei missionari Daniele Nardin, Giuliano Zattarin e Gabriele Fantinati nonchè di John Paul, seminarista indiano adottato da don Luigi. Il sindaco Massimo Bordin ha ricordato l´incontro con l´amministrazione e le associazioni in occasione del cammini sinodale. Infine la nipote Enrica, a nome di tutti i nipoti ha ricordato l´affetto che li legava allo zio. Non è mancato un sincero ringraziamento da parte di tutti i fratelli per l´assistenza continua nella malattia. Il feretro è stato poi tumulato nel cimitero del paese per sua stessa volontà.