LA MACCHINA DEI TRIDUI
La prima notizia sull'esistenza di una
Compagnia dei Tridui risale al 1727, data che sis ricava da un
documento in cui si legge che la creazione della compagnia "venne
dalla volonta'di convertire in solenni celebrazioni eucaristiche
quel denaro che avean disposto per un suntuoso convito in tempo
di Carnevale".
L'impalcatura di legno dorato alta fino al soffitto della chiesa è sicuramente molto antica: esisteva già una struttura agli inizi del XVIII secolo utilizzata nella chiesa di San Lorenzo, ancora prima che fosse edificata la chiesa parrocchiale. Quella che noi vediamo oggi è un recupero avvenuto nel corso di due secoli, con interventi nel 1910 da parte del Beneducci, il quale modificò il progetto iniziale di questa poderosa Macchina per inservirsi, al posto di due sculture lignee ai lati del SS. Sacramento, due pannelli decorativi raffiguranti due angeli adoranti, opera del pittore bresciano Angelo Inganni, del XIX secolo.
Le dorature e le laccature del legno vengono evidenziate dalle fiammelle delle tante candele che circondano il centro della Macchina: il Santissimo Sacramento dell'Eucarestia, mentre le candele tutt'intorno rappresentano l'anima e la vita dei defunti che arde nella luce di Dio. Il tutto splende come un vero e proprio segno luminoso della chiesa presente in Gussago.
In passato, dal 1930 al 1970 la Macchina non venne allestita, solo dal 1970 si ebbe la rinascita di questa tradizione, anche grazie all'attività della Compagnia del triduo, i cui collettori incaricati per la raccolta delle iscrizioni nel 1970 erano ben 1668; con le offerte si contribuiva e si contribuisce anche oggi alla celebrazione delle Solennità dei Tridui e di altri Uffici per i morti durante l'anno.
Pur non essendo completa, nel 1970, vennero installate le cosiddette "Angele" dell'Inganni, che appartenevano ad un Triduo ormai perduto, databili intorno alla metà del XIX secolo. Si tratta di due pannelli decorativi raffiguranti due angeli adoranti, in ginocchio su piedistalli lapidei modanati. L'Angelo della Purità in manto azzurro tiene nelle mani i gigli simbolo di purezza; l'Angelo del martirio in manto rosso reca la palma simbolo del martirio.
Il significato religioso dei Tridui è un invito a pregare per i defunti, per le loro anime rappresentate dalle candele che fanno risplendere le dorature e le laccature del legno della Macchina. E' un invito alla preghiera che si è rinnovato in modo intenso nei giorni scorsi nella chiesa Prepositurale di Santa Maria Assunta.
Daniela Zorat