LA SANTA MESSA

CULMINE DELL’INCONTRO DIO – UOMO

Carissime sorelle e carissimi fratelli nel Signore.

Prima del Santo Natale abbiamo parlato del significato del termine "Liturgia", spiegando di trovarci non alla presenza di un qualsiasi vocabolo, ma al cospetto del momento celebrativo per eccellenza dell’incontro dialogico e carnale fra Dio Padre, che prende l’iniziativa, ed i suoi figli, in particolare nella celebrazione della Santa Messa, della quale, in modo alquanto affrettato, a causa dell’approssimarsi delle liturgie festive, abbiamo fatto un sommario riferimento.

L’importanza somma di questo avvenimento richiede una adeguate e capillare trattazione didattica che è presente nei "prenotanda" del il Magistero della Chiesa che vanno sotto il titolo di "Principi e norme per l’uso del Messale Romano", presenti in apertura del libro adoperato dal presidente, celebrante, della liturgia della Messa.

Con questo incontro III incontro sulla Liturgia, sulla scorta di questo sussidio, iniziamo un cammino progressivo e lento, come l’importanza della sacra materia richiede per un buona assimilazione, strettamente legata alla fede e agli insegnamenti che per Essa ci sono stati impartiti dalla Santa Madre Chiesa.

In questa puntata e nelle altre che seguiranno, presenteremo alcuni degli articoli principali (anche se tutti sono importanti) di PNMR e, ove necessario, qualche breve commento.

 

Capitolo I

IMPORTANZA E DIGNITÀ DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA

1. La celebrazione della Messa, in quanto azione di Cristo e del popolo di Dio gerarchicamente ordinato, costituisce il centro di tutta la vita cristiana per la Chiesa universale, per quella locale, e per i singoli fedeli (1). Nella Messa, infatti, si ha il culmine sia dell’azione con cui Dio santifica il mondo in Cristo, sia del culto che gli uomini rendono al Padre, adorandolo per mezzo di Cristo Figlio di Dio (2). In essa inoltre la Chiesa commemora, nel corso dell’anno, i misteri della redenzione, in modo da renderli in certo modo presenti (3). Tutte le altre azioni sacre e ogni attività della vita cristiana sono in stretta relazione con la Messa, da essa derivano e ad essa sono ordinate (4).

2. È perciò di somma importanza che la celebrazione della Messa, o Cena del Signore, sia ordinata in modo che i ministri e i fedeli, partecipandovi ciascuno secondo il proprio ordine e grado, traggano abbondanza di quei frutti (5), per il conseguimento dei quali Cristo Signore ha istituito il sacrificio eucaristico del suo Corpo e del suo Sangue e lo ha affidato, come memoriale della sua passione e risurrezione, alla Chiesa, sua dilettissima sposa (6).

3. Si potrà ottenere davvero questo risultato, se, tenuto conto della natura e delle altre caratteristiche di ogni assemblea, tutti la celebrazione verrà ordinata in modo tale da portare i fedeli a una partecipazione consapevole, attiva e piena, esterna od interna, ardente di fede, speranza e carità; partecipazione vivamente desiderata dalla Chiesa e richiesta dalla natura stessa della celebrazione, e alla quale il popolo cristiano ha diritto e dovere in forza del Battesimo (7).