LITURGIA
II Incontro
Svolgimento della celebrazione domenicale e festiva della Liturgia Eucaristica
Come abbiamo detto nelle note alla fine del I incontro, al fine di favorire una più attenta partecipazione alle liturgie del Tempo di Natale, in questo II incontro non seguiremo l’itinerario di base della materia, ma ci concentreremo sui gesti e i simboli previsti dal rituale in essere in seguito alla riforma liturgica approvata dal Concilio Vaticano II, con particolare riferimento alla Costituzione Conciliare Sacrosantum Concilium (4 dicembre 1963) e alla Costituzione apostolica di Paolo VI (3 aprile 1969) Principi e norme per l’uso del Messale Romano (cfr. SC 41; 10; 102; 14; 19; 26; 28; 30; 47; 14; 13; 59; 37-40, che approfondiremo nelle puntate che seguiranno dopo le festività natalizie).
In breve. Struttura generale della Messa:"Nella Messa o Cena del Signore, il popolo di Dio è chiamato a riunirsi insieme sotto la presidenza del sacerdote, che agisce nella persona di Cristo, per celebrare il memoriale (ci soffermeremo sul teme specifico nei prossimi incontri) del Signore (cioè il sacrificio eucaristico)" (cfr. Presbyterorum ordinis, 5).
"Là dove sono due o tre, radunati nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Matteo 18,20). Nella celebrazione della Messa Cristo è realmente presente nell’assemblea dei fedeli riunita in suo nome, nella persona del ministro ordinato presbitero (in francese prete), nella sua parola e, sacramentalmente, in modo sostanziale, cioè concreto, vivibile e palpabile, sotto le specie eucaristiche -pane e vino- (SC; 15).
La Messa si compone di riti preparatori e di chiusura di un unico di culto formato da due momenti fondamentali così strettamente connessi fra loro che pur essendo due Liturgie specifiche, la Liturgia della Parola e la Liturgia eucaristica (ciascuna delle quali approfondiremo successivamente, data l’urgenza sopra accennata di prendere in esame, in vista delle prossime feste, gesti e preghiere (cfr. SC 16; 17).