BOLLETTINO PARROCCHIALE
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40047 RIOLA (BO)
P.zza A. Aalto, 1 - tel. 051.916355 -                                                                             Ottobre-Novembre 2000
......in cammino
La gioia dei pellegrini
Vacanze di condivisione
Il Crocifisso silenzioso
Calendario
Notizie in breve
..... Savignano
Ottobre: Missioni e Rosari

…..in cammino
Abbiamo ripreso il cammino in comunità dopo la diaspora dei mesi estivi. C’è motivo di gioia anche nel fare le cose di sempre, soprattutto se si è più motivati dentro.Con speranza abbiamo iniziato il catechismo, ricordando le parole di Gesù: "Lasciate che i bambini vengano a me". Siamo consapevoli che conoscere Cristo è l’avventura più importante della vita e che questi anni sono preziosi, per la loro naturale disponibilità ad appassionarsi a Lui. E’ bene che ne siamo sempre più consapevoli.I genitori poi siano disponibili ad affiancare i loro figli in questo cammino.
Non sottovalutiamo il patrimonio religioso che è alla base della nostra storia e del nostro vivere: è un bene inestimabile.
A questo proposito faremmo bene a sentire coloro che per molti anni hanno vissuto in paesi dove era proibita qualsiasi religione ( paesi dell’Est). «Dovere della Chiesa e compito di ogni battezzato è di far conoscere Gesù di Nazaret, il Figlio di Dio, morto per noi e risorto, oggi vivo e Signore dell’universo, unico Salvatore di tutti» (Biffi).
E’ ovvio che prima lo dobbiamo conoscere bene noi; avere un rapporto forte con Lui, nella preghiera, nella lettura del Vangelo, nella vita comunitaria e specialmente nella celebrazione dell’Eucarestia.
A questo proposito troppi battezzati pensano superficialmente che si può fare a meno di partecipare alla Messa la Domenica.
Si può forse vivere mangiare?
Può forse crescere nella fede un cristiano senza pregare o leggere il Vangelo?
Gesù ha chiesto ai suoi di stare con Lui insieme (comunità).
Attenzione ad una fede individualistica, che in fondo può essere solo di comodo.
< Ciò che mi pare senza avvenire è la «cultura del niente», della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, che sembra essere l’atteggiamento largamente dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verità > (Biffi). D. Silvano

La gioia dei pellegrini

«Quale gioia quando mi dissero:
Andremo alla casa del Signore!».
Le parole del salmo 122 si adattano perfettamente a descrivere il significato del nostro pellegrinaggio giubilare a Roma.
Come dice il salmista, il nostro è stato un andare comunitario (eravamo più di cento) un andare gioioso che esprimevamo con il canto ad ogni momento di preghiera (e non) e, infine, un andare alla casa del Signore.
Una casa bellissima e sempre diversa nei suoi affreschi e mosaici, nel suo aspetto architettonico e nel suo nome (...), ma una casa sempre uguale, visto che ad accoglierci c’era ovunque Lui, il Signore.
Le parole del salmo ci hanno accompagnato anche nei momenti fondamentali del nostro cammino.
Il passaggio delle quattro Porte Sante era infatti scandito dal canto: Quale gioia,un gesto semplice questo, che tuttavia trasmetteva il senso profondo del nostro atto di fede.
Spesso l’emozione ci ha colti di sorpresa facendoci tacere per un attimo, per esempio nel vedere un volontario in servizio che si univa al nostro canto, oppure nel provare un senso di fratellanza cantando insieme a persone che poco prima sentivamo estranee.
Un momento davvero emozionante è stato il vedere il Papa passare accanto a noi e avvertire in piazza S.Pietro che, pur essendo tanti e di diversi paesi, ci univa una sola fede.
Ecco la gioia di cui parla il salmista, la gioia di andare incontro al Signore da fratelli.
Se qualcuno prova rammarico per non aver potuto partecipare, ricordi che questa gioia la possiamo provare tutti, ogni Domenica: il Signore possiede tante case e ne ha sempre una vicina a noi nella quale ci aspetta per cantare insieme le sue lodi!
                                                       [Martina]
 

 

Vacanze di condivisione

Velturno,Bolzano 19-26 agosto 2000

E’ stata una bella settimana di vacanza, di riposo e di svago, di camminate, di splendidi panorami e di tempo veramente eccezionale. Sembra già detto tutto eppure questa definizione non è sufficiente a descrivere pienamente i sentimenti di chi l’ha vissuta.
E’ stata una settimana di condivisione, dove ognuno aveva il suo impegno dove ognuno, grandi e piccoli, giovani e anziani, ha avuto un suo compito; una settimana di aiuto reciproco, dove un problema non era mai solo tuo, dove un tuo bisogno veniva risolto insieme a tutti gli altri; una settimana di preghiera, in cui il giorno non era solo svago e lavoro ma anche incontro atteso con la Parola del Signore, con le preghiere che uniscono il Popolo di Dio mattina e sera;una settimana per conoscerci meglio,
per parlarci con calma e pronta disponibilità, nelle belle sere stellate ma soprattutto nelle lunghe passeggiate; una settimana per far conoscere ai nostri figli altri bambini uguali e diversi da loro con i quali andare d’accordo ogni ora, ogni giorno, imparando a condividere le idee, i giochi; una settimana in cui nessuno di loro ha mai sentito bisogno della televisione, che pure c’era, e per tirare fuori da ognuno di noi un po’ del bambino che siamo stati;
una settimana insomma dove ci siamo sentiti comunità vera, ecco, questo è sicuramente il sentimento rimasto nel cuore di tutti noi: nessuno dei partecipanti ora sente più estraneo chi era lassù.

                                                    [Betta e Ada]
 
 
 
 

 


 
 
Il Crocifisso silenzioso
Dicono che il crocifisso deve essere tolto dalle aule di scuola. …Il crocifisso….. tace … non genera alcuna discriminazione, tace. E’ l’immagine della rivoluzione cristiana che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fin ad allora assente. La rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo. Sono quasi duemila anni che diciamo « prima o dopo Cristo « . O vogliamo forse smettere di dire così. Il crocefisso è là muto e silenzioso . C’è stato sempre. Per i cattolici è un simbolo religioso. Per gli altri può essere niente, una parte del muro. E infine per qualcuno , per una minoranza minima…… può essere qualcosa di particolare…. Il crocifisso è il segno del dolore umano. La corona di spine, i chiodi evocano le sue sofferenze. La croce che pensiamo alta in cima al monte , è il segno della solitudine nella morte. Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino. Il crocefisso fa parte della storia del mondo. Per i cattolici Gesù è il Figlio di Dio, per gli altri può essere semplicemente l’immagine di una che è stato venduto, tradito, martoriato ed è morto sulla croce per amore di Dio e del prossimo …Cristo rappresenta tutti quelli morti come Lui…. Perché prima di Cristo nessuno aveva detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli , tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti, Ebrei e non ebrei e neri e bianchi nessuna prima di lui aveva detto che al centro della nostra esistenza dobbiamo situare la solidarietà tra gli uomini…Gesù ha portato la croce . A tutti è accaduto di portare sulle spalle il peso di una grande sventura…, versando sangue e lacrime cercando di non crollare. Questo dice il crocefisso, lo dice a tutti credenti e no …… Gesù ha detto « ama il prossimo come te stesso « sono parole divenute il fondamento della rivoluzione cristiana . Sono la chiave di tutto . Sono il contrario di tutte le guerre , di tutte le violenze… si parla tanto di pace , ma che cosa dire a proposito della pace oltre queste parole? …..Il crocefisso queste parole non le evoca perchè siamo così abituati a vedere quel piccolo pezzo di legno….ma se ci avviene di pensare che a dirle è stato Cristo , ci dispiace troppo che debba sparire dal muro quel piccolo segno ……………….
[Natalia Ginzburg] ( tratto dall’Unità 25/3/88)

 
 
CALENDARIO

Ottobre
22   Giornata missionaria mondiale
      Celebrazione Battesimi ore 11.00
      In S.Pietro ore 15.00 assemblea C.P.P.

27  A Riola ore 20.30 Veglia missionaria dei
     Vicariati di Porretta e Vergato

29  Cambio orario S.Messa: 11.00 e 15.30
     Concerto canzoni mariane M.o Proni 
     Giubileo catechisti in Cattedrale 16.45

Novembre

1 Festa di tutti i Santi: Messa 11.00-15.30
   Possibilità di acqustare l’indulgenza

Commemorazione dei Defunti
   S.Messa (Cimitero) ore 11.00 e 20.30

Festa del Ringraziamento
   S.Messa ore 10.30 e 15.30

19  S.Cecilia: festa della Banda ore 11.00

NOTIZIE IN BREVE

Catechismo

Ogni Domenica ore 10.00, segue la S.Messa 11
Al sabato ore 14.30 chi non può la Domenica

«Insieme ragazzi»

I ragazzi delle medie si incontrano al sabato alle
ore 14.30: è cosa utile e buona continuare per una crescita nella fede.

Giovani

I giovani delle superiori hanno il loro incontro il martedì alle ore 18.00.

Rinnovo del Consiglio pastorale

Ci prepariamo al rinnovo del C.P.P. per elezione, nel mese di novembre, e con alcuni incontri della Comunità per fare il punto sulla situazione delle nostre parrocchie e per fare insieme un programma pastorale.
 
 
 

 

…..qui Savignano

La corona del Rosario
La portavo sempre con me,
era una dolce compagnia,
lungo la mia via.
Se un’ansia mi assaliva
se una pena mi turbava,
la stringevo nel mio pugno,
la poggiavo sopra il petto,
la portavo sulle labbra,
la baciavo e ribaciavo.
Una goccia di sollievo
mi scendeva in fondo al cuore,
camminavo più serena,
sorridevo alla natura,
carezzavo un picciol fiore.
E’ un miracolo di fede,
è una forza sovrumana,
è una dolce poesia
la corona del Rosario,
la corona di Maria.
[Antonietta Laino]
Ottobre
Ogni Domenica, in Chiesina, 
S.Rosario alle ore 15.30.

Novembre
1 (mercoledì) Festa di tutti i Santi
ore 9.30 S.Messa
ore 14.30 al Cimitero recita del Rosario e benedizione tombe.

2 (giovedì) Commemorazione dei Defunti: 9.30 S.Messa
14.30 S.Rosario al Cimitero.

26 (domenica)Festa di S.Andrea.
Ore 9.30 S:Messa e processione con l’immagine del Patrono

Ottobre: mese del Rosario e delle Missioni

Ottobre è un mese molto bello per noi Cristiani: è il mese del Rosario e delle Missioni.
Maria, ad ogni apparizione, si presenta a noi con la corona del S.Rosario e ci dice, come ai pastorelli di Fatima, di recitarlo ogni giorno; se non riusciamo a recitarne una terza parte, promettiamoci almeno una decina.
I nostri vecchi lo recitavano ogni sera dell’anno: accanto al fuoco o fuori al fresco.
Il Rosario si può recitare in Chiesa, in casa, in auto, lungo la strada. Ovunque ci troviamo possiamo invocare Maria, perchè ci aiuti a iniziare ogni nostra giornata col desiderio di diventare più buoni, più generosi, più attenti alle necessità dei fratelli e non solo di quelli che ci vivono accanto, ma di tutti coloro che nel mondo si trovano soli, poveri o ammalati. S.Teresa di Gesù Bambino è sata proclamata Patrona delle Missioni non perchè sia andata missionaria in qualche paese della terra, ma perchè, con la sua vita di preghiera e di contemplazione, era vicina soprattuto ai tanti missionari, che sparsi nel mondo soffrono, pregano e si sacrificano per i fratelli che ancora non conoscono Gesù: unico Salvatore.
Con questi sentimenti vi ricordano,

Le Catechiste

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 


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