Comunità Cristiana di Casinalbo - Anno IX - n. 5 - Maggio 2001

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Campeggi 2001

Ultimi posti… in carrozza!

Attenzione, attenzione stiamo esaurendo i biglietti!!

No, non immaginatevi partite del Modena o gare di formula uno. Vogliamo solamente dare uno sguardo alle iscrizione per i campeggi estivi della parrocchia di Casinalbo.

La pubblicità svolta dagli avvisi domenicali, dai precedenti articoli su vita parrocchiale e dagli animatori ha fatto si che i genitori dei ragazzi accorressero a prenotare il biglietto di prima classe.

Eh si, perché ricordiamo che quest’anno il posto è davvero fantastico: l’affascinante Val di Tires, nelle vicinanze di Bolzano. Ma vediamo com’è la situazione dei primi exit pool: il primo turno (dal 30 giugno all'11 luglio per i ragazzi di 5° elementare, 1°-2-°3° media) è in vantaggio rispetto il secondo (dall’11 luglio al 22 luglio per i ragazzi della 1°-2°-3°-4°-5° superiore) in quanto a numero di iscritti. Sì, perché la partenza è ormai vicina ed i più hanno voluto depositare in cassaforte la garanzia di poter partecipare a questa fantastica esperienza.

Comunque qualche posto c’è ancora.

I ragazzi del secondo turno, come al solito (birichini!!!), se la prendono con più calma: "c’è ancora tempo", "non ne ho voglia", "quest’anno vado via con i miei amici"…

E’ vero sono ancora liberi diversi posti, però, ragazzi, non tardate a presentarvi.

Tutti gli anni succede infatti che in diversi vengono a bussare quando il treno è già pieno e allora… le porte rimangono chiuse, purtroppo.

Passiamo allora alla squadra degli assistenti.

Procedono con ritmo sempre crescente gli incontri di preparazione dei singoli turni. Si è appena terminato il corso di formazione della diocesi che si è rivelato molto valido e pieno di tematiche e spunti interessanti.

Dopo gli ultimi ritocchi abbiamo finalmente i nomi:

Primo turno: Don Angelo, Sr. Silvia, Barbara Borsarini, Carlo Bertacchini, Cinzia Paltro, Federica Mondini, Letizia Rossi, Luca Zini (Gege), Marilene Riveda, Marco Cuoghi, Paolo Rossi

Secondo turno: Don Angelo, Barbara Camerini, Claudio Vaccari, Elena Franchini, Elisa Bertacchini, Elisabetta Mazzilli, Luca Borsarini, Marco Tonini

Gli assistenti.

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La parrocchia di Casinalbo, in collaborazione con il comune di Formigine e la scuola media Fiori, propone il doposcuola 2001-2002

Insieme per crescere

 

Già da alcuni anni la Parrocchia di Casinalbo organizza un servizio di doposcuola rivolto ai preadolescenti, avvalendosi dell’apporto di educatori e di alcuni giovani volontari.

Il prossimo settembre questa iniziativa ripartirà con una formula tutta nuova, in seguito ad una serie di richieste provenienti da più parti: famiglie, scuola, Comune e soprattutto dalla percezione, emersa osservando la realtà di Casinalbo, della necessità di creare un punto d’aggregazione per i preadolescenti con finalità educative, a partire da una particolare attenzione al recupero scolastico.

Si cercherà di creare un ambiente ideale per i ragazzi e di offrire una proposta educativa basata sul rispetto delle regole e sull’impegno nello studio e nel gioco.

Per questo primo anno, il doposcuola sarà rivolto ai ragazzi che frequenteranno la prima media inferiore per la durata dell’intero anno scolastico 2001-2002, orientativamente da metà settembre a metà giugno. Se tutto procederà come speriamo, dai prossimi anni si potrà allargare la partecipazione anche alla seconda e terza media.

Il doposcuola si svolgerà presso la scuola materna delle "Figlie di Maria Ausiliatrice" nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14,30 alle 18,30 e sarà suddiviso in 2 momenti:

  1. Dalle 14,30 alle 16,30 verranno svolti i compiti scolastici per una classe di 20 ragazzi;
  2. Dalle 16,30 alle 18,30 verranno proposte attività ricreative e laboratori di vario genere, aperti invece a tutti coloro che vorranno parteciparvi ( ad esempio laboratori di teatro, musica e fotografia, cineforum, attività manipolative, giochi strutturati e sportivi,…).

Le attività saranno coordinate da 2 educatori con l’aiuto di un gruppo di volontari della parrocchia, che rappresentano una risorsa preziosa, ispirata a ideali di solidarietà e gratuità, che si ritiene importante proporre anche ai giovani di oggi.

Le iscrizioni saranno raccolte tutti i mercoledì dalle 19,00 alle 20,00 a partire da mercoledì 13 giugno presso la canonica e termineranno una volta raggiunti i posti disponibili.

Il servizio di doposcuola prevede una quota di partecipazione mensile (che verrà concordata con l'Amministrazione comunale tenendo conto delle altre esperienze locali già operative): al momento dell’iscrizione verrà raccolto l’importo relativo al primo mese.

Siamo fiduciosi che attraverso questa bella iniziativa si possa creare un ambiente davvero positivo, volto a costruire relazioni significative, basate sul rispetto reciproco e sull’amicizia fra i ragazzi, gli educatori e i volontari. A proposito, chiunque desideri dedicare ai ragazzi un po’ del proprio tempo, naturalmente verrà accolto a braccia aperte.

Per informazioni più dettagliate rivolgersi a Don Angelo oppure agli educatori negli orari di iscrizione

Gli educatori

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Sagra… da Fiesta

Si avvicina sempre più la festa del nostro Patrono (n.d.r. S. Luigi il 21/06/01) e noi giovani di Casinalbo continuiamo a trovarci per organizzare la fantastica sagra.

Ormai manca poco e ci sono varie proposte da portare avanti, anche materialmente, quindi rinnoviamo l‘invito a tutti coloro che abbiano tempo e soprattutto voglia, a partecipare alla realizzazione di tali attività, il cui obbiettivo principale è di favorire momenti di aggregazione.

Tutto quello che per adesso siamo riusciti a mettere insieme, strizzando al massimo i nostri cervelli, è, a nostro modesto parere, una semplice ma mitica festa per grandi e piccini.

Non dimentichiamoci che la settimana sagra… da Fiesta avrà inizio lunedì 18 giugno con il consueto triduo di preghiera in onore del Santo Patrono e proseguirà da giovedì a domenica con giochi, tornei e la rinomata cucina casinalbese!

Vi ritenete abili tiratori, infallibili bomber o instancabili mangiatori?… Dimostratecelo, e noi sapremo ricompensarvi! Volete vendicarvi di torti subiti da parte di qualche Casinalbese,?… Questo è il momento giusto!

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PGS FIDES: Trent'anni insieme

Hai voluto la bici?

E allora.... Pedala!!!

Domenica 27 maggio si è svolta l'undicesima edizione della "Biciclettata" organizzata dalla PGS FIDES che in questa occasione ha festeggiato anche il suo trentesimo anniversario.

Come al solito la giornata ha avuto inizio con il giro in bicicletta per le vie del comune ( Casinalbo - Magreta - Formigine - Casinalbo) a cui tanti bambini con i loro genitori hanno preso parte divertendosi tanto e stancandosi anche un po'.

Una volta ritornati a Casinalbo nel parco della scuola elementare Don Angelo ha celebrato la S. Messa veramente molto partecipata grazie anche ai tanti chitarristi presenti che hanno contribuito a dare un tono di gioia alla giornata.

Poi si è entrati in palestra, per l'occasione trasformata in una sala mensa, dove oltre 300 persone hanno degustato l'ottimo pranzo preparato da alcune volontarie della PGS Nel corso del pranzo hanno avuto luogo le premiazioni per ricordare i primi trent'anni della PGS FIDES a Casinalbo, e così non sono mancati applausi per le suore salesiane con noi negli anni passati: erano presenti per l'occasione ( Sr. Maria Nava, Sr. Chiara, Sr. Rita, Sr. Camilla. Sr. Lina), e per tutti gli allenatori vecchi e nuovi che in questi anni hanno collaborato con loro. Nel pomeriggio la giornata è proseguita in un bellissimo clima di festa tra tanti giochi per i più piccoli e tante sfide "all'ultimo sangue" tra "vecchie" glorie e nuovi atleti.

Prima di sera è stato allestito lo stand del gnocco fritto che ha riscosso inevitabilmente grande successo. Visto il numero di partecipanti sembra che la giornata si sia svolta in modo molto piacevole; quindi non resta che ringraziare chi ha lavorato per la riuscita di questa manifestazione e: arrivederci alla prossima biciclettata!

Paolo Rossi

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Un piccolo frutto del Grande Giubileo

Giovani tra fede e vita

La comunità parrocchiale di Casinalbo ha conosciuto nell’Anno Giubilare 2000 una "novità" molto positiva e importante, anche e soprattutto "in prospettiva", come ogni novità dovrebbe essere.

"Il tentativo di costituire un gruppo giovani (indicativamente di età superiore ai 23 anni) che abbia voglia di riflettere su valori che oggi sembrano nascosti e un po’ troppo rari, riscoprendoli soprattutto alla luce della Parola di Dio", come recitava l’invito al primo incontro di presentazione. In effetti si era fatta sentire la mancanza di un gruppo formato dai cosiddetti "giovani grandi", o "giovani adulti", se preferite.

L’invito era rivolto a ognuno di noi, in un modo così diretto da risultare disarmante e davvero "invitante": "Non è necessario essere perfetti per partecipare, o possedere un curriculum particolare che attesti il tuo cammino di appartenenza alla Chiesa. Porta solo la voglia di aprirti all’altro, ascoltando e dialogando con chi avrai davanti. Insomma, se verrai siamo certi che non resterai deluso! NON MANCARE…!!! P.S. Ricorda che la riuscita del progetto dipende anche da te!".

Tutto molto interessante, almeno teoricamente, sulla carta. "Sì, ma in pratica ?", giustamente direte voi a questo punto. In pratica si è trattato di un’esperienza, e in quanto tale stimolante e affascinante sotto ogni punto di vista, dato che ogni volta era praticamente impossibile annoiarsi.

I temi trattati e i relatori invitati sono stati poliedrici come meglio non si poteva, quasi a rispecchiare l’aspetto di "differenza": di età (della serie "l’importante è sentirsi giovani dentro!"), di condizione familiare (l’invito è stato poi esteso alle coppie di giovani sposi, oltre che ai fidanzati e ai "single" che già ne facevano parte), di professione (studenti universitari, lavoratori, seminaristi!) e di "ambiente di provenienza" (tanto per usare una definizione poco simpatica ma che rende bene l’idea). Ovvero, quella "felice intuizione" che nei fatti doveva caratterizzare questo progetto, un po’ ad esserne il tratto distintivo, l’elemento di novità assoluta, ma anche il fattore di "esperimento" rappresentato da questa aggregazione.

Ripercorrendo velocemente le tappe di questa nostra "avventura", gli incontri del 2000, svoltisi presso l’asilo parrocchiale, hanno avuto inizio il 12 novembre, con Padre Adriano a parlarci della situazione del suo Paese, l’Angola. Una settimana dopo, con il professor Giovanni Boschini, insegnante di filosofia al seminario, ci siamo soffermati su alcune domande fondamentali sulla religione, (dall’eterno conflitto tra Fede e Ragione alla responsabilità individuale di ogni credente ) in un linguaggio comunque accessibile a tutti. Il 3 dicembre è stata poi la volta di Padre Stefano Andreotti, a raccontarci e condividere con noi la sua testimonianza di missionario a Hong Kong, avvalendosi per l’introduzione di una esauriente videocassetta da lui stesso girata sul posto.

Dopo la pausa dovuta alle festività natalizie, abbiamo inaugurato l’anno nuovo il 14 gennaio, interrogandoci sulla figura dell’uomo Gesù, guidati da Don Paolo Boschini della B.V.A.

Gli appuntamenti sono poi ripresi il 18 febbraio, con Don Giancarlo Soffritti in compagnia di tre ragazzi della sua comunità di recupero per tossicodipendenti, ad affrontare sul "problema droga". Purtroppo questa volta il pubblico ha registrato i suoi minimi storici, ma in compenso la "critica" si è dimostrata entusiasta.

Fortunatamente e grazie anche all’afflusso di alcuni giovani "aggiunti" da gruppi già preesistenti, maggiore risposta di presenze è stata ottenuta all’incontro primaverile e conclusivo, il primo tenutosi nella ristrutturata sala Montagnani, in canonica, guidato da Don Enrico Solmi, direttore del Centro Consulenza per la Famiglia.

Il "successo di pubblico" di questi incontri serali domenicali va letto in una luce diversa tenendo conto del fatto che, spesso, contemporaneamente veniva trasmessa da Tele+ una partita "di cartello" del campionato di calcio di serie A. Stavolta era un venerdì sera, ma l’incontro ha fronteggiato addirittura la concorrenza di un ben altro "incontro", iniziato e concluso in orario pressoché identico al nostro: il derby Inter-Milan! Lo stesso Don Enrico non ha risparmiato i complimenti per avere evitato di "cedere alla tentazione" (è stato meglio così per tutti, ma in particolare per gli interisti!). E così, con lo "svolgimento" del tema "Come mi immagino fra 10 anni", è terminato il "ciclo" di 6 serate, tutte ugualmente speciali e costruttive per riflettere e arricchire il nostro bagaglio spirituale e, perché no, culturale.

Riepilogando, il "tentativo" si è rivelato assai produttivo, e perciò si può considerare riuscito.

Il risultato: non un traguardo di arrivo, ma una base di partenza utile per indicare ed evidenziare una direzione per gli anni a seguire; un "trampolino di lancio", nella speranza della partecipazione sempre più attiva delle svariate entità casinalbesi, di pari passo con il clima di relazione e di connubio tra i vari microcosmi dell’Universo Casinalbo, dunque, con lo "spirito di questi tempi".

Alessandro Castelli

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Animatori, pronti…. Viaaa!!!

 

Quando mi hanno chiesto: "perché vuoi fare l’animatore?", ho risposto: "perché voglio dare qualcosa ai ragazzi!". Ho però imparato che fare l’animatore non vuol dire solo questo, ma è qualcosa di molto, molto di più. A questo proposito il Centro di Pastorale Giovanile di Modena, ha organizzato un corso di formazione per animatori, mirato soprattutto a quelli che frequenteranno i centri estivi, e che si è svolto in tre serate a Modena, presso il Centro Famiglia di Nazareth. Durante queste serate, rispettivamente 10, 17, 24 di maggio, in incontri che iniziavano alle 18 per finire solo alle 22.30, un’équipe di animatori altamente qualificata ha presentato la "figura" dell’animatore. Le serate hanno presentato giochi, attività di accoglienza e conoscenza e laboratori di vario genere: bans, narrazione fantastica, spiritualità, giochi musicali, ecc., oltre a tanti, tantissimi consigli utili sull’essere animatore. Agli incontri hanno partecipato tantissimi ragazzi da tutta la diocesi.

È stata un’esperienza sicuramente utile, ma anche davvero bella, perché ha fatto capire che l’animatore è una persona che alla fine riceve tantissimo.

Come primo imperativo l’animatore deve esserci e considerare ogni incontro con i ragazzi un’occasione irripetibile. L’animatore si deve mettere in discussione e deve essere pronto a cambiare e a crescere lasciandosi travolgere da quel mondo fantastico che sono i giovani.

E tu… sei pronto?

Luca Zini

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Una voce

Si racconta che in una scuola di una piccola città un'insegnante aveva obbligato le sue alunne a studiare la lezione in un libro decisamente non adatto alla loro età.

Una di costoro, a cui i genitori avevano tolto di mano il cattivo libro, fu chiamata il giorno dopo a recitare la sua lezione.

La bimba non parlò dei genitori, non accusò nessuno, disse semplicemente: "Non ho letto quel libro perché la mia coscienza me lo proibiva".

La maestra, per punirla, le ordinò di ricopiare nel quaderno le pagine proibite.

La bimba prese il quaderno e si mise lentamente a scrivere, asciugandosi di tanto in tanto le lacrime che filtravano abbondanti dai suoi occhietti.

Quando ebbe finito consegnò il quaderno alla maestra, che soddisfatta, si accingeva a leggere in classe lo scritto. Ma subito impallidì e la voce le si strozzò in gola.

Sul quadernetto la bimba aveva scritto: "Io credo in Dio".

La storia non racconta che cosa accadde a quella bambina, ma è certo che il coraggio della testimonianza non le derivava tutto e solo dalla forza dei suoi dieci anni ma anche e forse soprattutto dall'esempio della famiglia.

Non dimenticatelo mai, voi che siete genitori, che il vostro esempio conta per i vostri figli più delle vostre parole e assai più delle parole degli insegnanti e dei sacerdoti.

Pace e bene a tutti.

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La Corale Beata Vergine Assunta

conquista Viterbo

Già da alcuni anni si parlava di fare la "nostra gita annuale" a Viterbo e così, dopo aver organizzato tutto per tempo, sabato 19 Maggio insieme al nostro parroco Don Angelo, siamo partiti con un pullman, per trascorrere due giorni in compagnia. La prima tappa è stata Orvieto, città umbra arroccata sopra un colle tufaceo. Abbiamo visitato il maestoso Duomo romanico-gotico dalla bellissima facciata in marmo bianco e nero con l’interno riccamente affrescato da grandi maestri toscani. Avremmo voluto sostare più a lungo ma il tempo inesorabile ci ha costretti a ripartire per una meta comunque molto apprezzata: il lago di Bolsena.

Successivamente abbiamo raggiunto Viterbo, una delle città più belle del Lazio per gli aristocratici palazzi, le caratteristiche fontane, le chiese romaniche ed interi quartieri che riflettono un passato glorioso. E’ stato bello girare tra quelle viuzze e piazzette ricche di torri, archi, i caratteristici proferli, un ambiente veramente pittoresco e suggestivo. Avremmo potuto visitare ancora tanto ma le lancette dell’orologio avanzavano e poi… tutto non si può fare!!

Domenica mattina abbiamo cantato durante la S. Messa celebrata nel Duomo e nel pomeriggio all'inaugurazione della casa per l’accoglienza di mamme in difficoltà che la Diocesi di Viterbo ha realizzato "come frutto e sigillo della carità giubilare". L’esecuzione dei nostri brani ha allietato questo evento gia di per se gioioso perché rappresenta un SI' ALLA VITA che ci deve far sentire tutti impegnati a promuovere e difendere il diritto alla vita e la dignità di ogni essere umano.

Anna T.

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Domenica, 13 maggio, un giorno d'allegria

Giovani conquistati da Gardaland

Domenica 13 maggio se volevate divertirvi, dovevate assolutamente venire con noi a Gardaland. Infatti per i ragazzi di 3° media e delle superiori, è stata organizzata una magnifica gita proprio là. Alle ore 8 ci siamo ritrovati in chiesa per la Messa e, appena è arrivato il nostro pullman, siamo partiti per la tanto attesa meta.

Siamo stati molto fortunati perché abbiamo trovato subito un tempo magnifico che si è mantenuto per tutta la giornata. La mattina ed il pomeriggio si sono impiegati a divertirsi, divertirsi e ancora divertirsi! I più temerari non hanno rinunciato alle montagne russe o al velocissimo "Blue Tornado", mentre i più paurosi hanno pensato di fare delle giostre un po’ più tranquille; alla fine, però, erano contenti tutti e più o meno verso le 18 siamo ripartiti per Casinalbo. Eravamo stanchi quasi tutti ma nessuno si era pentito di essere venuto perché, Chi è che non si diverte a Gardaland?

Siamo arrivati a Casinalbo un po’ prima delle 20, stanchi, arrossati, ma contenti e divertiti e, non c’è neanche bisogno di dirlo, ne è valsa veramente la pena!!!

Sara Barbieri

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Associazione Ex Allieve e Cooperatori Salesiani.

Insieme … è meglio

Il mese di maggio è particolarmente caro alle ex allieve e ai cooperatori salesiani. Quest’anno poi nella Celebrazione Eucaristica del 13 maggio abbiamo ricordato che 50 anni fa il Papa Pio XII ha proclamato santa Maria Domenica Mazzarello, Madre di tutte le Figlie di Maria Ausiliatrice e che 125 anni fa, il 9 maggio 1876, Pio IX approvava l’Associazione dei Cooperatori Salesiani.

Come ha ricordato Don Angelo nella S. Messa dobbiamo riscoprire queste figure di santi che hanno investito tutte le loro energie nell’educazione convinti che questa è il più grande tesoro dei popoli. In questa nostra società dove si avverte una forte domanda di educazione abbiamo bisogno di maestri come Madre Mazzarello e Don Bosco. Ma le ex allieve insieme ai cooperatori si sono ritrovati anche il 24 maggio per il consueto momento di Adorazione e poi alla sera dalle suore per un momento insieme. La serata è iniziata con la recita del S. Rosario seguita da una breve riflessione di Don Angelo sul ruolo fondamentale delle donne. E’ la seconda volta che Don Angelo partecipa ad un incontro delle nostre Associazioni e tutte e due le volte ha usato parole così belle per le donne che non abbiamo potuto fare a meno di essere e sentirci orgogliose del nostro ruolo. Che cosa ci ha detto Don Angelo di così importante? Ha innanzi tutto ricordato la figura di Maria, nostra Madre e nostro modello. Dio l’ha scelta per essere sua Madre e Maria ha accettato il dono e si è fatta serva del Signore accettando di mettersi totalmente a servizio della volontà di Dio. Maria ha detto "Sono la serva del Signore", ma nel momento in cui ha accettato di essere serva Dio invece ne ha fatto la nostra Madre e Regina. Perché Maria è nostro modello? Perché dobbiamo cercare di avere in noi le qualità che lei ha avuto e che i Vangeli raccontano. Ricordate le nozze di Cana ed il primo miracolo di Gesù? Don Angelo ha evidenziato le doti di Maria: è attenta a quello che succede intorno a Lei, si mette a servizio, prega ed ottiene anche se non è giunto il momento.

Dopo aver ricordato che le donne sono le prime che ricevono l’annuncio della Resurrezione di Gesù e che vanno ad annunciarlo ai discepoli ancora increduli e timorosi, Don Angelo ha citato un brano dagli Atti degli Apostoli cap. 16, 11-15 in cui si parla di una donna Lidia, credente in Dio, a cui il Signore apre il cuore per aderire alle parole di Paolo che dopo essere stata battezzata invita i discepoli nella sua casa e li costringe ad accettare. Nelle pagine del Nuovo Testamento, a saperle ben leggere, troviamo ancora oggi le risposte alle nostre domande su quale deve essere il ruolo della donna. Non servono né psicologi, né sociologi: basta aprire la Bibbia e la Buona Notizia è lì, scritta nero su bianco: la donna ha il compito dell’annuncio nella famiglia e nella comunità, ha il compito di custodire e difendere quei valori essenziali che la nostra società sta cercando di distruggere (matrimonio, figli, rispetto della vita). Il fascino di Maria sta nell’aver vissuto la normalità dei nostri stessi sentimenti di sposa e di madre con la straordinarietà del suo fiducioso abbandono a Dio.

Anche Maria ha provato le stesse ansie di una madre per il figlio che cresce, la paura di non farcela, lo strazio del dolore e della croce, ma ha saputo sempre essere donna e madre secondo il progetto di Dio su di Lei.

La serata è poi continuata con un momento più allegro e gioioso: abbiamo mangiato il bensone con il vino bianco ed è stata estratta una lotteria con vari premi che la nostra presidente Anna Barbolini (che è riuscita a raggiungerci allietando la festa della sua presenza) aveva generosamente messo a disposizione.

Noi ci auguriamo che accanto ad altri momenti come questo, cresca nella nostra parrocchia la famiglia salesiana e che altre donne, mamme, nonne sentano il desiderio di entrare in queste associazioni e di mettersi al servizio della comunità.

Elisabetta T.

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La Scola Puerorun in concerto a Casinalbo

Commozione e tanti applausi

Sta volgendo a conclusione il secondo anno di attività della Schola Puerorum della Cappella Musicale del Duomo di Modena, fondata nel settembre 1999 dal Maestro Daniele Bononcini con la collaborazione dell’Insegnante di Tecnica vocale, soprano Francesca Nascetti, per solennizzare il servizio musicale in Cattedrale in alcune fra le più importanti celebrazioni dell’Anno Liturgico presiedute dall’Arcivescovo di Modena-Nonantola.

Sabato 26 maggio alle ore 21 il gruppo di giovanissimi componenti della Schola, in età compresa fra i 5 ed i 15 anni, ha proposto alcuni dei brani di un Repertorio – per la verità assai vasto ormai – nel corso del Concerto di Primavera che si è tenuto nella bella Parrocchiale della Beata Vergine Assunta di Casinalbo alla presenza di un pubblico folto, interessato e competente. I brani eseguiti abbracciavano l’intero anno liturgico, dalla gioia del Tempo del Natale, della Pasqua e della Pentecoste, alla solennità delle celebrazioni Mariane e dell’Ordinario Geminiano fino alla fiduciosa mestizia delle funzioni esequiali, toccando a mo' di florilegio il panorama di Musica Sacra che muoveva dal rigoroso gregoriano per arrivare alla fantasia e all’ottimismo delle composizioni contemporanee. Tra gli Autori basti ricordare Soto, Lodovico Viadana, Haydn, Mozart, Adam, Faurè, Puccini, Perosi, Bononcini.

L’ottimo livello tecnico raggiunto dai componenti della Schola, per un Concerto di quasi due ore piene senza intervallo, è rivelato dalla sicurezza con cui hanno affrontato in successione brani di stili assai diversi tra loro. Al termine del Concerto don Angelo Cocca, parroco della Beata Vergine Assunta di Casinalbo, ha rivolto sentite parole di ringraziamento a tutta la Schola a nome suo e di tutti i parrocchiani, e di elogio per le emozioni che erano state suscitate da questi giovani ma già veri concertisti, e per l’opportunità che avevano offerto ai presenti di elevarsi verso Dio con la musica e i canti.

La Schola Puerorum accompagnerà in Cattedrale la celebrazione in occasione della solennità della Pentecoste domenica 3 giugno alle 11.

L’attività della Schola per il corrente anno si concluderà con un Concerto di Musica Sacra in Cattedrale sabato 9 giugno alle ore 21.

Emilio Bertoni

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A.V.I.S, A.D.M.O e A.S.E.O.P incontrano i giovani

Il valore del dono

Nelle sale del teatro parrocchiale giovedì 3 maggio 2001 si è tenuta un interessante incontro di informazione e sensibilizzazione sulla donazione di sangue, di organi e di midollo osseo. Erano presenti quella sera: il presidente delle associazioni A.S.E.O.P (associazione onco-ematologica pediatrica) e A.D.M.O (associazione donatori midollo osseo) Erio Bagni, il vicepresidente dell'A.V.I.S sezione di Formigine Franca Botti, il Dott. Paolo Vacondio, medico specializzato nel seguire i malati terminali oncologici a domicilio.

Era insieme a noi quella sera anche la Sig.ra Giovanna De Benedetto per arricchirci con la sua esperienza ( ha subito un trapianto di fegato circa due anni e mezzo fa).

Il dott. Paolo Vacondio ha introdotto la serata con un discorso generale sulla donazione in quanto sia come medico che come cittadino avverte l'esigenza di una maggior sensibilizzazione e consapevolezza da parte di noi tutti, sul cosa voglia dire realmente donare, e sul valore effettivo del dono. Importante questo intervento di apertura perché in maniera molto semplice, ma allo stesso tempo molto reale e concreta ha mostrato un quadro generale, non solo medico ma anche umano, di come la medicina potrebbe proseguire anche con il nostro aiuto.

La parola è passata poi ai vari rappresentanti delle associazioni A.V.I.S , A.D.M.O e A.S.E.O.P .

Penso che ormai un po’ tutti conosciamo l' A.V.I.S, associazione italiana donatori di sangue, anche perché è presente nel nostro comune dal 1967 e conta più di 1350 donatori effettivi.

Ciò su cui ci si dilungati maggiormente è la presentazione delle altre associazioni, quella per la donazione di midollo osseo e l'associazione oncologica pediatrica che sono strettamente collegate.

Il presidente Erio Bagni ha spiegato poi l'iter, ancora oggi poco conosciuto, per diventare donatori di midollo osseo.

Ci ricordava infatti che il nostro contributo in un primo momento è veramente minimo. Con un semplice prelievo di sangue, noi possiamo essere inseriti in una banca dati Europea: questa banca dati raccoglie tutti i potenziali donatori di midollo osseo. In un secondo momento sulla nostra provetta di sangue viene eseguita la tipizzazione, cioè la ricerca di compatibilità con un eventuale paziente ricevente. Ricordava infatti che la richiesta di potenziali donatori è così alta perché l'eventuale compatibilità e veramente bassa, il rapporto è di uno a centomila.

Oltre ai vari interventi di ciascuna associazione abbiamo ascoltato con particolare interesse la testimonianza della Sig.ra Giovanna De Benedetto. Sono passati circa due anni e mezzo dal giorno in cui ha subito il trapianto di fegato. Ci ha raccontato tutta la sua storia, le speranze, le preoccupazioni, la sfiducia e tutti i sentimenti che la accompagnavano nella lunga attesa a questo tanto desiderato trapianto. Insieme a questi sentimenti ha provato a riassumere anche le gioie ma anche le paure della nuova vita dopo il trapianto, sì perché così ha detto "sono tornata a nascere". Il suo invito alla cultura della donazione penso sia stato sentito e compreso da tutti i presenti, soprattutto grazie alla sua chiarezza e alla sua grande voglia di impegnarsi affinchè altre persone come lei possano testimoniare la propria storia.

Come si sarà capito questa serata voleva essere uno spunto per una riflessione personale sul valore del dono che spazia in tantissimi ambiti, e non dimentichiamo che con il nostro piccolo contributo possiamo salvare vite umane.

Luca B.

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