PASQUA 2007 - A Cumprunta

Filadelfia - 8 aprile 2007

"Surrexit Dominus vere, alleluja!".


La statua del Gesù Risorto
(FOTO Carmelo Carchedi)


 

Sant' Ignazio di Loyola proponendo, all'inizio della Quarta Settimana dei suoi Esercizi, come prima contemplazione l'apparizione di Gesù Risorto a Maria così commenta: "Questo, sebbene non si dica nella Scrittura, lo si ritiene per detto, perchè si afferma che apparve a tanti altri. Infatti la Scrittura suppone che abbiamo intelletto, secondo quello che sta scritto: Siete anche voi senza intelletto?". Lo stesso pensiero è all'origine della Cumprunta che a Filadelfia da decenni la Confraternita di san Francesco di Paola organizza a conclusione le tradizionali processioni che fanno da cornice alle celebrazioni liturgiche della Settimana Santa. Si tratta della sacra rappresentazione dell'incontro tra Gesù Risorto e la Madonna.


San Giovanni (a destra) e Maria di Magdala (a sinistra) ritornano da Maria per darle l'annunzio della Risurrezione
(FOTO Carmelo Carchedi)

La processione, sviluppandosi in più fasi, ha inizio nella Chiesa di S. Francesco. In un clima ancora mesto e accompagnate dalle struggenti note delle marce funebri le statue di Maria (che ancora indossa i colori del lutto), di s. Giovanni e della Maddalena raggiungono un angolo di piazza Mons. Serrao dove ha inizio la fujuta (corsa) di san Giovanni. Raggiunta dalla notizia che il Signore è risorto ed è apparso alle pie donne che di buon mattino si erano recate al sepolcro, Maria invia San Giovanni al sepolcro per controllare di persona. Questi sempre correndo ritorna indietro e racconta a Maria non solo che la tomba è davvero vuota ma di aver anche incontrato, lungo il percorso, il Signore. Maria, secondo gli ideatori della processione, ancora incredula vuole essere sicura e rimanda san Giovanni per controllare una seconda e una terza volta, inviando però nel frattempo anche la Maddalena. I due, incontratisi a metà strada, proseguono insieme verso il sepolcro per una quarta e ultima volta. Tornati indietro rassicurano Maria e la conducono all'incontro con il Risorto.


San Giovanni e Maria di Magdala ritornano da Maria
(FOTO Carmelo Carchedi)


E' il momento più suggestivo e atteso. Le statue di Maria, s. Giovanni e la Maddalena da un lato della piazza, e quella del Risorto (che durante la prima fase della processione aveva raggiunto quasi di nascosto l'altro estremo della piazza) dall'altra corrono verso il centro della piazza, dove tra la commozione generale, il suono festoso delle campane e le note della banda musicale si compie il rito della caduta del velo. Il segno del lutto (il velo nero) scompare perchè il Signore è Risorto. Alleluja!


Il Risorto corre incontro a Maria
(FOTO Carmelo Carchedi)



Il momento dell'incontro successivo alla caduta del velo nero che Maria indossava in segno di lutto.
(FOTO Carmelo Carchedi)

L'ultimo atto della processione prevede la sosta nella chiesa di San Teodoro per la solenne celebrazione della Messa di Pasqua e il rientro delle statue nella Chiesa di San Francesco dove rimarranno esposte, per tutto il periodo pasquale, alla pubblica venerazione dei fedeli.


L'imponente statua del Risorto scende i gradini del sagrato di san Teodoro all'inizio dell'ultimo tratto processionale
(FOTO Carmelo Carchedi)


L'avvio della processione finale
(FOTO Carmelo Carchedi)
 


La processione fa ritorno nella Chiesa di San Francesco
(FOTO Carmelo Carchedi)
 

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