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28 Marzo 1998 
Mons. Francesco Miccichè visita Favignana

 
«Dagli Atti degli Apostoli abbiamo ascoltato come la primitiva Comunità Cristiana viveva, come si comportava, quali erano i pensieri che animavano i primi cristiani, che cosa era importante. Tutto era in comune: spezzavano "il pane di vita", che è fonte e culmine della vita e della Chiesa.
 

 
La Comunità Cristiana si costruisce intorno a Cristo Parola e a Cristo Eucaristia. Una comunità che dovesse fare a meno della Parola di Dio e della Eucaristia si esaurisce, si intristisce gradatamente e si autodistrugge. Cristo costruisce la Comunità, il Suo Spirito, che è vivo, alimenta la sua vita e la fa essere significativa, bella.
E' bella la vita quando c'è Dio con noi. Se Dio è con noi, chi può essere contro di noi? La nostra grande forza è Dio. Tutto questo ci porta a pensare in termini di fede alla nostra vita. Se noi riusciamo a dire a Dio "Padre" è perché Lui ci dona la sua forza.
A Lui dobbiamo tutto, tutto è dono di Dio, tutto è grazia che viene da Dio.
E' bello vederci amati dal Signore, è bello sentire questa tenerezza di Dio che si china su di noi come una Madre si china a baciare il proprio bambino e lo stringe a sé. 
Ci sono tanti che Dio non lo conoscono e non si sforzano di conoscerlo. Dio lo si conosce attraverso la partecipazione ai momenti di catechesi.
Se non conosciamo Dio, se non conosciamo Gesù, non possiamo amarlo. Quindi per amarlo, per servirlo, per seguire la sua voce, i suoi richiami, il suo Vangelo, abbiamo bisogno di conoscerlo. Noi siamo uomini di speranza perché conosciamo e crediamo che Gesù è vivente, che la sua Parola non viene meno...
Al Parroco e alla Comunità dei Padri Canossiani e delle Sorelle Canossiane un grazie da questa Chiesa per il tanto bene che a queste Isole vogliono.
Senza la grazia di Dio nulla è possibile, per grazia di Dio dice l'Apostolo Paolo: "io sono quello che sono e la grazia di Dio in me non è vana".
E allora per questa grazia di Dio che passa attraverso l'opera di questi Fratelli e Sorelle, consacrate per il Regno di Dio e per i fratelli, rendiamo grazie al Signore.
Costruire una Comunità insieme a loro e con loro è essere Chiesa viva, Chiesa che serve la causa dei fratelli, Chiesa impegnata nel costruire un domani migliore: ecco l'augurio ed il grazie unito alla preghiera.
A tutti coloro i quali in questa Comunità e a questa Comunità danno l'apporto del loro entusiasmo, delle loro energie, del loro amore per la causa del bene e del Vangelo diciamo e dico: andate avanti, camminate sulla strada della vita, sulla strada di Cristo Gesù. Solo Lui riesce ad essere risposta vera ai molteplici problemi che travagliano la vita dell'uomo.
Avete voluto darmi un Crocifisso. Per coloro che non credono, Gesù Cristo messo in croce è stoltezza, un fallito; per chi crede la croce è sapienza, perché dalla croce è venuta la salvezza.
Grazie per la Croce gloriosa, grazie per avermi ricordato che dalla Croce dobbiamo prendere forza».
 

II grazie del Vescovo


Carissimi ragazzi,

siete presenti nella mia memoria e nel mio cuore con la vostra carica di entusiasmo e di gioia.
Ricordo la festa con cui mi avete accolto a Favignana; abbiamo vissuto insieme momenti indimenticabili di comunione nello Spirito.
Quel giorno é stato per me di paradiso, anche il sole non tradì le nostre attese.
I vostri cartelloni e le bandierine che agitavate, gli indirizzi augurali, i fiori e la croce donatimi sono stati il segno tangibile di un sentire all'unisono con il vostro Vescovo.
Vi ho amato e vi amo con tutta l'intensità e la forza di cui il Signore mi rende capace.
Sono disponibile al dialogo, né mi tiro indietro alle vostre richieste. Vi penso impegnati nel cammino di fede, nello studio, nelle attività formative pi§ varie che la scuola e la parrocchia portano avanti.
Esprimete un desiderio-proposito che non posso non condividere: volete diventare onesti cittadini e cristiani consapevoli.
Voglia il Signore esaudire i vostri desideri e darvi la gioia di essere sempre impegnati nel bene, costruttori di un mondo di giustizia, di solidarietà, di pace.
Io sto con voi. Sentitevi pensati, amati dal vostro Vescovo che vi chiede di pregare per lui affinché la sua azione pastorale sia guidata dalla luce della Verità che è Cristo e non si stanchi mai di annunziare e di testimoniare Cristo Gesù Risorto, vivo e presente in mezzo a noi.
Studiate diligentemente, siate vicini al vostro Parroco, crescete nella conoscenza e nell'amore del Signore.
Nell'attesa di incontrarvi ancora prego per voi, vi benedico con tutto il cuore e abbracciandovi vi saluto con un caldo arrivederci.

Trapani, 27 Aprile 1998
 

+ Francesco Miccichè