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GRATO RICORDO DA CALTAGIRONE

Sentiamo il dovere di rivedere il periodo che il Signore ci volle concedere, dandoci come Parroco il Sacerdote Canossiano Alfredo Cingolani, Padre Damiano
Furono dieci anni di entusiasmante impegno pastorale e di fraterna collaborazione. 
Molti di noi che ebbero la fortuna di vivere intensamente quegli anni, sanno benissimo che fu un breve periodo della storia della Comunità Parrocchiale "Sacra Famiglia" di Caltagirone, periodo, però ricco di attività e pieno di fascino, del quale ancora è vivissimo il ricordo. 
Ringraziamo il Signore per il dono di Padre Damiano! 
Arrivò in mezzo a noi il 19 settembre 1979, proveniente dall'isola di Favignana, col vigore giovanile di un grande missionario, avendo vissuto in quell'isola la stagione del donare. 
Si presentò con un saluto semplice, che divenne il suo programma: "Sia lodato Gesù Cristo! 
E' il saluto caro a Papa Paolo Giovanni II ed è il saluto che rivolgo a tutti. 
Vengo a voi con semplicità, senza pretese e programmi, ben consapevole che è Cristo l'unico Pastore e Maestro. Mi presento a voi in nome di Cristo, quel Cristo che mi ha scelto, mi ha chiamato e che è lo scopo della mia esistenza. 
Sono tra voi per un servizio, per fare comunità con voi. Facciamo la nostra preghiera di Cristo nell'Ultima Cena: ...Che siano una cosa sola in me. 
Fratelli ed amici, chiedo a ciascuno di voi tanta comprensione, tanta collaborazione...". 
Applicando in pieno quanto ci aveva detto nel saluto, seppe essere non solo un degno continuatore dell'opera dei suoi predecessori, ma anche un maestro di Ecclesiologia, un entusiasta animatore di una pastorale nuova, un servitore della verità, un Pastore fraterno per tutti e particolarmente per i giovani.

Per la gioventù non ha mai risparmiato tempo, sempre pronto ad affrontare le situazioni più difficili, dando serenità e gioia a quanti le problematiche della vita avevano fatto perdere ogni speranza. 
Padre Damiano per la comunità della Sacra Famiglia diede tutto sé stesso, valicando ogni limite, scommettendo ogni cosa, superando ostacoli ed inevitabili incomprensioni. 
Ci sia consentito affermare che Egli fu il padre, il fratello, l'amico di tutti, sempre e principalmente quando le circostanze della vita per alcuni non furono umanamente liete. 
La sua capacità di mediatore della Carità di Cristo per tutti e con tutti, lo rese apprezzatissimo "strumento" di Amore del Padre. 
Ancora oggi, nonostante i suoi molteplici impegni in quella "Sua" Favignana, esercita questo carisma verso quei Caltagironesi ed ex parrocchiani, che si rivolgono a lui per presentare i loro problemi più gravi e molte volte insolubili. 
Venne in mezzo a noi, porzione del Popolo di Dio, con semplicità, senza pretese e programmi e partì con la consapevolezza che tutti siamo strumenti nelle mani di Dio. 
In questa lieta ricorrenza vogliamo ancora esprimere la gratitudine e la vivissima riconoscenza per tutto il bene che ha operato in dieci anni di servizio pastorale a Caltagirone, augurandogli un ministero sacerdotale sempre più fecondo di bene. 
Il Signore lo benedica e lo conservi sempre nel suo amore. 
 

ENAL

LA GIOIA DI COMUNICARE 
IL VANGELO

UN DONO DELLA DIVINA PROVVIDENZA

Il "frammento" di esperienza condivisa con P. Damiano Cingolani a Caltagirone mi porta a considerare una specifica caratteristica della sua personalità che più delle altre ha inciso positivamente: la gioia di comunicare il Vangelo. 
La gioia che è un dono di Dio, si esprimeva attraverso la serenità dell'accostare i molteplici problemi di una parrocchia, ed in particolare nel rapporto d'amicizia con i ragazzi appartenenti all'associazione scoutistica con sede nei plessi della parrocchia stessa. Relazioni personali che avevano come punto di partenza l'accoglienza della situazione in cui si trovava, come cammino quell'accostamento da fratello maggiore che cercava il bene dell'altro, e come fine la vita degli ideali dello scout che sono quelli del cristiano: la fraternità che deriva dall'essere figli di uno stesso Padre rivelatoci da Gesù. 
Certo non mancavano i dissapori, i contrasti, ma ciò che dava loro un senso era la gioia profonda dove trovavano riposo tutte le difficoltà. Pertanto il sorriso che sprizzava era frutto di questo lavoro interiore. 
La gioia lo portava a cercare mille occasioni per comunicare nella semplicità del suo linguaggio valori autentici perché ricercati personalmente e vissuti in tensione. 
Ricordo la sua presenza alle riunioni, ai campi, il suo interessarsi dei vari programmi, il voler esser sempre al corrente delle varie difficoltà nei ragazzi per cercarne assieme la soluzione perché potessero essere più felici, cercando ciò che vale di più. 
Si cercavano assieme i canali per pater allargare quel clima di festa che era in cuore. Non sempre si trovava un terreno già pronto ma questo non scoraggiava anzi stimolava una ricerca ulteriore. 
Un'altro aspetto era il "sorriso". A volte mi confidava: "non so dove trovo la forza di sorridere..." ma faceva parte del suo motto S.S.S. che diffondeva tra i giovani esploratori: Sincerità - Semplicità - Serenità. Era la tensione che viveva prima di tutto lui stesso che comunicava agli altri perché era una buona notizia. 
"Per Cristo non si sbaglia mai" continuava a ripetere, a quanti cercavano in un discernimento il senso della propria vita, e rimetteva alla libertà personale ogni scelta, accompagnata da consigli e da sue sensibilità. 
Così ricordo P. Damiano Cingolani per gli amici Alfredo, nella semplicità di tratto, nella serenità di accostamento alle persone, nel sorriso frutto della gioia di chi dona la cosa più preziosa: "La Buona Notizia". E' questo il tesoro da scoprire, da custodire, da continuare a testimoniare. 
Gli scouts devono molto alla dedizione e al servizio di P. Damiano a Caltagirone, e lo ringraziano rivolgendosi a Colui che glielo ha donato. 
L'augurio che sia sempre un testimone forte e fedele della fede tra i giovani e i ragazzi nella serenità, semplicità e sorriso come lui stesso vuole ed esige e che questo 25º Anniversario di sacerdozio sia un ravvivare questo "frammento" che ho avuto la gioia di condividere. 
 

P. Giancarlo Buscemi

Il tempo è una dimensione costitutiva della realtà creata: in essa si compiono gli eventi che segnano la vita di ciascuno e vi trovano riscontro quelle vicende che ne caratterizzano gli orientamenti, alla luce di ciò che noi cristiani chiamiamo mistero della divina Provvidenza. 
 


Padre Damiano impone le mani al novello Sacerdote P. Giancarlo Buscemi 

 

Ed è proprio guardando a questa Provvidenza che ripercorro i dieci anni di ministero sacerdotale che P. Damiano ha dedicato alla comunità della S. Famiglia in Caltagirone. 
Da lui abbiamo appreso cosa significano valori come autenticità, disponibilità, amicizia, testimonianza. In lui abbiamo trovato un punto di riferimento sicuro e una preziosa guida nei momenti più delicati del nostro cammino di fede; con lui abbiamo condiviso ansie e preoccupazioni, gioie e speranze... 
Se è sempre nostro dovere rendere grazie a Dio, lo è ancora di più quando ciò è circostanziato da fatti e persone che si intrecciano con la propria esistenza, rivelando il volto di Dio e manifestando tangibilmente la sua volontà. Ritengo, perciò, di dover esprimere la mia profonda gratitudine al Signore per i suoi imperscrutabili disegni: in P. Damiano mi ha dato la gioia di sperimentare le grandi opere e le meraviglie del Suo amore che non cessano mai di sorprenderci. Il mio sacerdozio, in qualche modo, appartiene anche a lui! 
Il ringraziamento, la stima e la riconoscenza si estendono, evidentemente, anche a P. Damiano. La felice ricorrenza del tuo XXV sacerdotale sia motivo di nuovi stimoli e di rinnovato impegno nel tuo ministero, nel tempo, nei luoghi e con le persone che la Provvidenza ha stabilito di affidarti. 
 

P. Antonio Parisi