INSEGNIAMO AI BAMBINI

CON L'ESEMPIO

1) Non buttiamo la carta per terra,

i rifiuti fuori dei cassonetti...

La maleducazione non è di origine genetica: è acquisita

dall' imitazione dei grandi

2) Rispettiamo la par condicio; il bambino, ad esempio, non va strattonato, bistrattato: va trattato da persona.

La gentilezza si insegna con la nostra gentilezza.

3) Usiamo con coerenza le parole "scusa", "grazie", "per favore "

4) Non pretendiamo che il bambino sia un piccolo lord che mangi in punta di forchetta

Il galateo non deve spegnergli la vivacità e la spontaneità.

5) Insegniamo al bambino ad essere gentile non solo con le persone ma anche con le cose e gli animali

Si racconta che Maometto per non disturbare il gatto che gli s'era addormentato accanto, ritaglio' con un pugnale un lembo della sua tunica

6) Facciamo sentire al figlio, senza preavviso, frasi come queste: "Chi saluta per primo ha sempre ragione". "Non costa niente essere gentili". "'Le parolacce non fanno grandi: fanno solo volgari.

7) Pratichiamo il " galateo telefonico" Quindi evitiamo di chiamare nelle ore di riposo; presentiamoci sempre con nome e cognome e con una frase di saluto: non alziamo la voce, non teniamo discorsi chilometrici; se l'interlocutore non è disponibile al momento, diciamogli che lo richiameremo..

8) Pratichiamo il "galateo automobilistico" Quindi non rispondiamo all' insulto con l'insulto; agli abbaglianti con gli abbaglianti; non trasformiamo la strada in una pista di Formula Uno; non inveiamo se per un attimo di ritardo ci è sfumato il posto nel parcheggio.

Piccole cose, se vogliamo, ma anche grandi cose che rendono più vivibile la vita. Alcuni anni fa c'era un dentifricio che faceva spuntare i fiori in bocca. Ogni gesto di gentilezza fa spuntare un fiore nel mondo.