Vangelo

La finalità della chiamata è quella di fare degli ex pescatori dei pescatori di uomini. La pesca ordinaria toglie gli uomini dal loro ambiente naturale per impadronirsene, producendo la loro morte; si spiega così il senso figurato di conquista violenta che la pesca ha nei testi profetici. La pesca proposta da Gesù, secondo il suo programma (1,8), vuole togliere gli uomini da un ambiente che li fa morire (l'acqua) per dare loro la vita.

Ma la menzione di pescatori che pescano allude ad un altro testo profetico, quello di Ez 47,1-12, l'unico nel quale la pesca non ha significato di conquista militare. Il profeta descrive come dall'atrio del tempio rinnovato uscirà una sorgente che si trasformerà in un fiume ricco di acqua (47,1-3), che fluisce verso la Galilea orientale (47,8 LXX) e proseguirà fino all'Arabia e al mare. Le sue acque porteranno vita. Conterrà un'enorme moltitudine di pesci e vi si metteranno pescatori a pescare (47,10 LXX). Questo passo, che parla del futuro tempio nel quale abiterà la gloria di Dio, implica il fatto che l'esistenza di questo tempio purificato (che suppone la riforma delle istituzioni) assicurerà cibo abbondante per il popolo, cioè la vita e la prosperità di Israele. Il profeta dà un fondamento alle aspirazioni dei circoli riformistici giudaici.

Marco cambia l'immagine del profeta: non sono pesci quelli che si trovano nel fiume, ma uomini, e la pesca non viene fatta a favore dei pescatori, ma degli uomini pescati. Cambiando il significato dell'immagine, dimostra che per Israele e per gli altri uomini la vita non dipende da un tempio restaurato, cioè da un rinnovamento dell'istituzione; al contrario bisogna strappare tutti dall'influsso di tale istituzione (la corrente d'acqua che ha la sua origine nel tempio) perché abbiano la vita.

In bocca a Gesù quindi, l'espressione non ha un accento bellicoso, ma di attenzione e di comunicazione di vita, mediante una missione universale che non dipenderà dall'istituzione giudaica né si realizzerà secondo le aspettative riformiste del giudaismo.

La pesca proposta da Gesù intende dare la vita anche ai popoli pagani. Indicando come uomini (invece che figli d'Israele) l'oggetto della pesca, afferma l'universalità della futura attività. Gesù non vuole formare un circolo chiuso né limitare la portata del suo messaggio; vuole attirare un numero indefinito di individui di ogni popolo. Apre un orizzonte universale al regno di Dio

L'unica condizione per arrivare ad essere pescatori è quella della sequela (venite dietro a me). Gesù steso renderà capaci i suoi seguaci di esercitare la missione (vi farò), mediante la comunicazione del suo Spirito.

 

 Il commento al brano evangelico è tratto da un commentario di esegesi del Nuovo Testamento

J.Mateos-F.Camacho, Il vangelo di Marco. Analisi linguistica e commento esegetico. Vol.1(Cittadella Editrice, Assisi 1997)

 

TORNA A HOME