OTTOBRE N. 39
LA SANTA COMUNIONE di don
Giovanni
VACANZE
a cura della redazione
NORCIA
– CASCIA - ROMA di Michela
CAMPEGGIO
SUL PASSO DEL TONALE (Trentino Alto Adige) di Ester e Giulia
SAN
GIOVANNI ROTONDO di Sara
L'EREMO DI CHARMEI di Mirco, Roland e Paolo
DALL’ 'OMELIA DEL SANTO PADRE - VEGLIA CON I GIOVANI
-27LUGLIO 2002 –TORONTO
PREGHIERA: LA
LUCE DEL CUORE di Enrica
Disposizioni per ricevere la
Comunione
Ministri della Comunione.
Oltre i sacerdoti e i diaconi
possono amministrare la comunione gli Accoliti e i ministri straordinari
dell’Eucaristia.
Compiono un servizio molto
prezioso i ministri straordinari che portano la Comunione dall’altare della
celebrazione alla cassa degli ammalati e degli anziani che non possono
partecipare alla Messa domenicale.
Chi desidera ricevere la Comunione sulla mano
va (viene) in processione verso l’altare e presenta al ministro entrambe le
mani, la sinistra sulla destra, e mentre riceve il corpo di Cristo risponde
AMEN.
Quindi si sposta a lato, per consentire a chi
lo segue di avanzare, e senza distrarsi si comunica e ritorna al posto.
L’Ostia non si prende con le dita, ma si
accoglie nel cavo della mano sinistra e poi con la destra si porta alla bocca.
Le mani sovrapposte e un po’ alzate sono come
un trono sul quale viene deposto Cristo Re: si contempla l’Ostia con fede e con
amore e poi devotamente si porta alla bocca e in silenzio si fa un po’ di
ringraziamento e adorazione.
Chi ha le mani impedite perché porta in
braccio un bimbo o altro, deve ricevere la Comunione sulla lingua per evitare
di buttare dentro la bocca l’ostia a mò di pop corn.
Quando si fa la Comunione sotto le due
specie, l’ostia, intinta nel vino consacrato, si riceve sulla lingua.
Dopo aver ricevuto l’ostia non si deve fare
il segno della croce e nessuna genuflessione perché Gesù è già dentro di noi.
L'estate, periodo atteso da dedicare alle vacanze, per "staccare
la Spina da tutti e da tutto.
Noi andiamo in vacanza, ma Dio, per fortuna, no. Lui non ha bisogno di
riposarsi e continua ad attenderci nella sua casa ...
In questo numero dell'Eco abbiamo pensato di lasciare ampio spazio al
racconto delle vacanze estive, esperienze che ci testimonino che è possibile
ricordarsi di Dio anche in ferie
Il pellegrinaggio della nostra parrocchia ci ha condotto nelle terre di
San Benedetto a Norcia e di Santa Rita a Cascia.
E' stato come immergersi nella storia della chiesa, nei luoghi dove Dio
ha voluto preservare e proteggere il Cristianesimo durante un periodo storico
molto difficile per la cristianità. Attraverso l'opera dei Benedettini anche
noi abbiamo potuto conoscere Cristo.
A conferma dell'opera di San Benedetto nella storica piazza di Norcia
si erge un monumento, eretto dal Papa nel 1958, dove il Santo viene
riconosciuto protettore d'Europa.
Siamo stati ospitati presso la foresteria di
un convento di Clarisse a Norcia ove abbiamo potuto respirare la spiritualità
di Santa Chiara. Ed è proprio questa esperienza, che ci ha avvicinato alle
suore di clausura e ci ha insegnato tanto, ci ha resi consapevoli che
nonostante la clausura che separa le suore dal mondo esse sono perfettamente
consapevoli dei bisogni del mondo. Ascoltando Dio lontano dal frastuono del
mondo possono capire meglio la realtà dell'uomo.
In un breve ma intenso incontro le suore ci hanno trasmesso la
preoccupazione che sentono per la famiglia cristiana in questo particolare
periodo storico di grande difficoltà.
Non è facile esprimere
cosa ho provato durante questo pellegrinaggio. In queste città
impregnate di storia cristiana ho avuto la sensazione di camminare in una terra
benedetta da Dio dalla quale Cristo ha continuato a farsi conoscere a tutti gli
uomini.
Michela
Si va in pellegrinaggio per conoscere e per vedere i luoghi della vita
di un qualche santo, calpestare insieme a Lui la terra che lo ha condotto alla
santità, ma il Signore predispone situazioni diverse da quelle che ci si
attende ed è quello che è capitato a noi all'inizio delle nostre ferie.
Siamo partiti in 12 e abbiamo inserito come
prima tappa nel programma Norcia e Cascia, l'intento era quello di visitare i
luoghi di san Benedetto e Santa Rita. Il Signore, invece, ha ben pensato che i
luoghi non fossero sufficienti e così ha messo lungo il nostro cammino alcune
persone "speciali" che ci hanno condotto, quasi per mano, a conoscere
meglio i santi e la loro spiritualità.
Iniziamo dalla presenza silenziosa dei
benedettini, ragazzi giovani che con il canto del vespro suggestivo e
tranquillo ci hanno portato ad una calma impressionante.
Gli agostiniani incontrati nel monastero dì Cascia ci hanno aiutato a
comprendere meglio la vita di Santa Rita. Un agostiniano in particolare ci ha
invitato a non mettere i santi "sugli altari", ma a considerarli come
dei nostri vicini di casa ci ha esortati a rivolgerci a loro come amici ..,
come persone in carne ed ossa.
E infine, ma non perché meno importanti, la
vicinanza con la comunità delle suore clarisse che ci hanno accolto nella loro
casa. Con la loro presenza ci hanno aiutato a comprendere qualcosa di più
della vita contemplativa. La clausura è una cosa difficile da capire, oggi
più che mai. E' difficile pensare di vivere senza Tv, senza Pc, senza
"uscire", eppure 10 suore ci
hanno fatto capire che non solo è possibile, ma che da questa scelta di vita ne
può scaturire anche tanta felicità. La
loro presenza, la loro allegria saranno difficili da dimenticare e ci
stimoleranno a cercare al di là delle cose materiali quella felicità che viene
da Dio.
CAMPEGGIO
SUL PASSO DEL TONALE (Trentino Alto Adige)
Il campeggio di quest'armo è stato molto
divertente grazie ai giochi organizzati dai delegati.
Il programma della giornata, se non c'erano gite era al mattino
sistemazione delle camere, poi giochi e momento di preghiera, al pomeriggio
giochi all'aperto.
Tra questi divertimenti c'è stata la gara di
ballo, i ragazzi si sono divisi in quattro gruppi e ciascuno di essi ha
inventato e realizzato un balletto.
La gita più lunga è stata quella di due
giorni. La fatica della scalata è stata ripagata dallo splendido paesaggio del
ghiacciaio della Presena.
E' bello il campeggio perché si conosce tanta
gente e si vivono insieme momenti importanti. In campeggio si è come una
grande famiglia dove ognuno ha il suo compito e lavorando, giocando,
cantando, certe volte anche litigando, ma soprattutto pregando,
cresciamo insieme. Ringraziamo tutti i delegati che ci hanno assistito, in
particolare quelli di Budrio: Patty e Valentino.
Giulia ed Ester
Io ho passato le mie vacanze sul Gargano e un
giorno sono stata da Padre Pio. Padre Pio è un santo di sofferenza, quel posto
me lo ha comunicato. La chiesa è molto bella e molto grande mi è rimasto
impresso il crocifisso sofferente, da cui partirono cinque raggi che
provocarono le stigmate a Padre Pio. Da questa visita ho potuto capire quanto
ha sofferto Padre Pio
Sara Carboni
"Nel giugno 1084, Maestro Bruno con sei compagni si faceva
condurre da Ugo, Vescovo di Grenoble, al deserto di Chartreuse, per costruirvi
un eremo: un luogo ritirato dove la sua anima poteva elevarsi liberamente a
Dio, cercato, desiderato e assaporato più di ogni altra cosa.
Le vicissitudini della storia non hanno risparmiato questo luogo
d'elezione; tuttavia, malgrado qualche interruzione, gli eremiti Certosini
vivono sempre nello stesso deserto dove continuano la loro vita di preghiera e
di lavoro”.
E' uno di questi monasteri che abbiamo
visitato con il moto club delle nostre parrocchie (Moto and Moto). Ci
siamo recati a Charmei in Svizzera, abbiamo percorso circa 600 Km per
raggiungere il monastero che abbiamo trovato avvolto da un fitto bosco, una
scena quasi fiabesca faceva da sfondo alla vita dì questa comunità.
Insieme ai monaci abbiamo partecipato alla
Messa, toccante per la cerimonia in latino, per i canti gregoriani, per
l'atmosfera dì preghiera profonda che si respirava in questo luogo. Sembrava di
essere tornati indietro nel tempo, quasi una scena uscita da un film medievale,
ma che a differenza dei film era in grado di trasmettere e far provare il senso
vero della preghiera.
“I certosini
formano un Ordine millenario, fondato da San Bruno. Oggi conta circa 450 monaci
e monache che conducono una vita
solitaria nel cuore Chiesa, e dispone di 24 monasteri in Europa e in America,
in ognuno dei quali si vive la stessa vocazione contemplativa. Come tutti i
monaci, i certosini consacrano la loro vita interamente alla preghiera, per
lavorare alla propria salvezza e a quella di tutta la Chiesa”.
Mirco, Paolo e Roland
La nostra giovane amica di Correggio ha partecipato nell'Agosto
di quest'anno all'incontro internazionale dei giovani a Medjugorje.
Un grazie di cuore per la stupenda testimonianza!
"O Regina della pace, il tuo sguardo ci consoli,
Su noi posa le Tue mani, supplicando il Divin Figlio"
Anche prima di partire per Medjugorje avevo
sentito queste poche parole, tratte da un canto mariano, ma mi avevano lasciato
tutto sommato indifferente; invece ora hanno il potere di scaldarmi e farmi
vibrare il cuore ad ogni ascolto (e questo accade spesso, visto che il cd dei
canti di Medjugorje è una colonna sonora ormai abituale a casa mia). Ora
persino la melodia che le accompagna mi sembra più bella e più dolce.
Sì, Medjugorje per me è stato, anzi e
soprattutto, è, il legame con una Madre che dà pace, che consola e accompagna
nelle fatiche e nelle battaglie spirituali e pratiche della vita quotidiana,
che posa su di me le sue mani di protezione e di sostegno, che introduce e
conduce all'incontro con il Suo Divin Figlio, Gesù.
Ero partita con tante paure: la paura di me
stessa, di non sapere essere come Lei voleva; la paura dì ciò che mi poteva
essere chiesto e che io, in fondo, non ero disposta a dare; la paura e l'ansia
di non riuscire a sistemare tutto d’un colpo il caos della mia vita interiore;
la paura di restare delusa, di non riuscire a trovare tutto quell'entusiasmo,
quella gioia e quella pace che mi hanno testimoniato quelli che erano gia
stati… ma queste paure, pian piano, si sono sciolte come neve al sole perché ho
trovato: una Madre che non pone condizioni all'amore che ha per me e che mi
accoglie comunque io sia; la dolcezza dì una Madre che collabora con la mia
libertà e si affianca a me discretamente, senza violenze e forzature; la pace
di Colei che ha vissuto prima di me e con me, che mi insegna che le vittorie
più belle sì hanno nella pazienza e nella perseveranza; la serenità di trovare
pace non nelle grandi ebbrezze e non nei propri meriti ma nelle piccole cose e
nei doni gratuiti che il Cielo ci fa.
Medjugorje è ancora il gusto di pregare il
Rosario e l'Ave Maria, ricordando da ora e spero per sempre (come suor
Emmanuelle ci spiegava) di non considerarle preghiere noiose e ripetitive,
perché a un cuore puro come quello di Maria ogni nostro "Ave" dà la
stessa gioia che le diede l'annuncio dell'Angelo.
Medjugorje è dunque sentire Maria viva,
accanto, in un’esperienza così Cristocentrica e ortodossa (e proprio per questo
così autentica), ben lontana da quelle folle di devozione che sanno di
superstizione.
Scusate se ho detto queste cose in modo poco
circostanziato e forse poco comprensibile, ma non basterebbe certo un articolo
per spiegare cosa significa il Podbrodo, assistere ad un’apparizione
straordinaria, ascoltare i veggenti o i ragazzi del cenacolo di Suor Elvira,
vedere migliaia di persone e di giovani che si confessano, che partecipano alla
Messa, che fanno adorazione, che pregano e... che cambiano vita!
Grazie per questa meravigliosa esperienza
alla mia mamma terrena, che mi ha regalato questo viaggio in occasione del mio
compleanno, e grazie alla mia Madre celeste che sempre mi è accanto e mi
accompagna.
Teresa
Dall’ 'Omelia del Santo Padre - Veglia con i
giovani -27luglio 2002 -Toronto
Abbiamo ascoltato dalla lettera di Giovanni –
l’apostolo più giovane e forse per questo più amato dal. Signore -
che "Dio è luce e in lui non ci
sono tenebre" (Gv 1,
5). (…)
Cari giovani, lasciatevi conquistare dalla luce di Cristo e fatevene
propagatori nell'ambiente in cui vivete.
“La luce dello
sguardo di Gesù illumina gli occhi dei nostro cuore; ci insegna a vedere
tutto nella luce della sua verità e della sua compassione per tutti gli
uomini"
Nella misura in cui la vostra amicizia con
Cristo, la vostra conoscenza del suo mistero, la vostra donazione a Lui saranno
autentiche e profonde, voi sarete "figli della luce", e diventerete a
vostra volta "luce del mondo".
Perciò io vi ripeto la parola del Vangelo
"Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre
opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli" (Mt 5,16).
Questa sera il Papa insieme con voi, giovani
dei vari continenti, riafferma davanti al mondo la fede che sostiene la vita
della Chiesa: Cristo è luce delle genti, Egli è morto ed è risorto per ridare agli uomini, che
camminano nel tempo, la speranza dell'eternità, il suo Vangelo non
mortifica l'umano: ogni valore autentico, in qualunque cultura si
manifesti, è da Cristo accolto e sublimato. Consapevole di ciò, il cristiano
non può non sentir vibrare in sé la fierezza e la responsabilità di farsi
testimone della luce del Vangelo.
Proprio per questo io dico a voi questa sera:
fate risplendere la luce di Cristo nella vostra vita! Non aspettate di avere
più anni per avventurarvi sulla via della santità! La santità è sempre
giovane, così come eterna è la giovinezza di Dio.
Comunicate a tutti la bellezza dell'incontro
con Dio che dà senso alla vostra vita. Nella ricerca della giustizia, nella
promozione della pace, nell'impegno di fratellanza e di solidarietà non
siate secondi a nessuno!
Ho pensato fosse giusto parlare della
preghiera perché è sicuramente una parte fondamentale dell'essere cristiano.
La preghiera è l'unico mezzo veramente
concreto per comunicare con Dio.
E' solo neI momento in cui ci rivolgiamo a
Lui che siamo costretti, nostro malgrado, ad aprire noi stessi. In questo
confronto diretto non è più possibile barare, vediamo cadere a terra
miseramente tutti i nostri limiti, i nostri difetti.
Straordinariamente tutto ciò ci permette
di conoscere e capire l'infinita Misericordia e Amore che Dio ha per tutti noi.
Ma allora perché nel nostro correre frenetico
di tutti i giorni dove rimaniamo degli eterni scontenti ed insoddisfatti, non
proviamo a fermare per un istante i nostri pensieri? Anche solo metà del tempo
che dedichiamo ai nostri interessi personali, proviamo ad utilizzano per
ascoltare il nostro cuore.
Impariamo a pregare; essere cristiano è un cammino contro
corrente, ma Cristo ci ha lasciato un'eredità che è tutt' altro che fuori moda.
In parrocchia abbiamo organizzato momenti di
preghiera dopo la santa Messa dei mercoledì. Chi di noi in questi mesi ha
partecipato, ha potuto constatare le reali potenzialità della presenza di
Cristo che, cancellando i nostri peccati, ci prende per mano e guida la nostra
vita verso la Luce di Dio.
Enrica Bigliardi
FESTA ETNICA A BUDRIO
A Budrio sono vistosamente aumentate le
persone che provengono da culture diverse dalla nostra. Se questo può
spaventare qualcuno, altri la vedono come una buona occasione per stimolare gli
scambi, le conoscenze e le amicizie .. ma come?
E così è nata l'idea di fare in paese una
festa multietnica, niente di particolare un pomeriggio da passare insieme per
scambiarci tradizioni usi e costumi!
Per realizzare questa idea è nato un gruppo
formato da alcuni rappresentanti del PDS locale e della parrocchia. Si uniranno
anche rappresentati delle varie culture, in parte già contattati e entusiasti
dell'iniziativa.
C'è posto per chiunque abbia voglia di
collaborare e siamo aperti ad accogliere idee e suggerimenti!
Durante la Sagra di San Luigi si è ripetuta
quella che ormai sta diventando una piacevole e attesa competizione.
Pubblichiamo l’elenco dei vincitori.
Vincitori lunghezza grappolo d'uva: Renzo Catellani (cm 43), Talami
Silvestro (cm 39), Pinotti Lino (cm 37), Zuelli Luciano (cm 36,50):
Vincitori Peso - Lancelotta: Lindo Ragni (gr 860), Venturi (gr 815), Catellani
Lino (gr 775)
Vincitori Peso - uva da tavola: Pinotti Lino (575 gr),
Catellani Lino (550 gr), Menozzi Ero (gr 390)
PROGETTO: INSIEME PER IL PARCO
Stiamo raccogliendo fondi per l'acquisto di
un nuovo parco giochi (altalena, castello ...). Il preventivo è di 5.000 euro.
Il parco giochi è importante per la vita
dell' oratorio perché aiuta i ragazzi a stare insieme ed ad uscire da
quell'isolamento imposto da Tv e da Video Games.
I bambini e i ragazzi insieme a tutta la
comunità si stanno dando un gran da fare per raccogliere fondi. Sosteneteci!
COMPETIZiONE CANORA
Il 10 Novembre si "sfideranno" in
una competizione canora giovani contro adulti, una gara bonaria per
mettere a confronto i gusti e gli stili di generazioni diverse. La giuria sarà
composta da tutto il pubblico!
DOMENICA 6 OTTOBRE HANNO RICEVUTO LA SANTA CRESIMA DA Mons MARMIROLI durante la Santa Messa
delle ore 10.00
Sabato 28 settembre è ricominciato il
catechismo per tutti i bambini e i ragazzi della nostra comunità (dalla prima
elementare alla terza media).
Le lezioni si svolgono il sabato dalle 14.30
alle 15.30 e poi ci fermiamo in oratorio per giocare.
VENERDI’ 1 NOVEMBRE
Ore 10.00 Santa Messa al cimitero
Ore 15.00 Santo Rosario al cimitero
SABATO 2 NOVEMBRE
Ore 15.00 Santo Rosario al cimitero
TUTTE LE DOMENICHE DI NOVEMBRE
Ore 15.00 Santo Rosario al cimitero