PASQUA DI RISURREZIONE

E' Pasqua!!
Ma casa significa Pasqua per noi? E' forse solo una festa fatta per riposare e mangiare le uova di cioccolato? O davvero la viviamo nel suo profondo significato profondo?
La riflessione che proponiamo è utile per riflettere e capire in modo che ogni giorno possiamo celebrare la Pasqua, che ogni giorno sia Pasqua, che ogni giorni il Signore ci illumini e noi ci lasciamo guidare dal Figlio dell'uomo venuto ad annunciarci la salvezza.

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RIFLESSIONE (Padri della Chiesa - S.Atanasio - Dalle Lettere Pasquali)
Per prepararci, come si conviene, alla grande solennità che cosa dobbiamo fare? Chi dobbiamo seguire come guida? Nessun altro certamente, o miei cari, se non colui che voi stessi chiamate, come me, "Nostro Signore Gesù Cristo". Egli per l'appunto dice: "Io sono la vita" (Gv 14,6). Egli è colui che, al dire di S. Giovanni, "toglie il peccato dal mondo" (Gv 1,29). Egli purifica le nostre anime, come afferma il profeta Geremia: Fermatevi nelle strade e guardate, e state attenti a quale sia la via buona, e in essa troverete la rigenerazione delle vostre anime (cfr. Ger. 6,16).
Un tempo erano il sangue dei capri e la cenere di un vitello ad aspergere quanti erano immondi. Serviva però solo a purificare il corpo. Ora invece, per la grazia del Verbo di Dio, ognuno viene purificato in modo completo nello spirito.
Se seguiremo Cristo potremo sentirci già ora negli atri della Gerusalemme celeste ed anticipare e pregustare anche la festa eterna. Così fecero gli apostoli, costituiti maestri della grazia per i loro coetanei ed anche per noi. Essi non fecero che seguire il Salvatore: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito" (Mt 19,27).
Seguiamo anche noi il Signore, cioè imitiamolo, e così avremo trovato il modo di celebrare la ffesta non soltanto esteriormente, ma nella maniera più fattiva, cioè non solo con le parole, ma anche con le opere.


Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 20, 1-9
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!". Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.

RIFLETTIAMO...
Spunti:
- essere risorti con Cristo significa dare il nostro apporto pieno e responsabile per la realizzazione del progetto di Dio a favore della vita. Ogni giorno egli ci  chiama a promuovere la vita contro la morte, a scegliere la pace contro la guerra, a rispondere al male con il bene, alla vendetta col perdono, a vincere l'odio con l'amore, a rifiutare ogni divisione per la comunione.