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settimanale della Diocesi di Cesena-Sarsina

 

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San Giovanni, un'occasione per riflettere
di Piero Altieri
E' festa grande, domenica 24 giugno, per tutta la città, per la gente la cui vita gravita su Cesena: è la festa del patrono, la liturgia celebra il mistero gaudioso della Natività di San Giovanni Battista. A Lui i nostri padri dedicarono l'antica Cattedrale sul Monte Garampo e la nuova, ricostruita a valle, dove Cesena si è rifondata avendo ormai alle spalle le tumultuose vicende dell'alto Medio Evo.
Lo scultore Ilario Fioravanti, nostro concittadino, appena qualche mese fa ha scolpito sul bronzo delle nuove porte che sigillano e dischiudono la chiesa madre, le pagine bibliche che rievocano la vocazione e la missione del Battista. A quelle pagine ha fatto riferimento la tradizione religiosa della nostra gente nell'invocare la protezione del figlio di Zaccaria e di Elisabetta, nel dare un senso cristiano alla sua storia.
Ed ancora oggi, già inoltrati nel III millennio, dobbiamo riascoltare quella 'voce' che richiama i credenti a dare gioiosa e forte testimonianza al Vangelo del Signore Gesù perché la città non sia costruita con fragilità, non sia vissuta invano.
I ponteggi che occupano quasi metà della Cattedrale per i necessari lavori di consolidamento del tetto, ancor più l'affollarsi attorno degli stand gastronomici e vetrine all'aperto per l'acquisto di tante cose spesso inutili forse potranno essere di qualche ostacolo a che la festa non sia vissuta nella tensione bella della Fede... pazienza! Se fosse così vorrà dire che dopo aver restaurato la pavimentazione delle vie cittadine ed altro ancora, dovremmo - dobbiamo da subito - restaurare il significato vero, e quindi duraturo nel tempo, delle feste che hanno scandito, lungo o secoli, il nostro calendario.
Salendo sugli spalti della Rocca Malatestiana sì può ancora ammirare - nonostante le devastazioni prodotte dai vari prepotenti che sono venuti tra noi da conquistatori - un tessuto urbano che ha preso volto da un desiderio profondo che ha sollecitato chi ci ha preceduto nel tempo, a definire il volto della città facendola gravitare attorno a due poli distinti ma complementari, la Cattedrale e il Palazzo della Comunità.
Una storia tutt'altro che coerente, tuttavia, abbiamo alle spalle! Questo non impedisce - anzi - ci sospinge a ritessere un dialogo che recuperi il volto antico e quindi sempre nuovo con un atteggiamento di accoglienza sempre più generoso. Crollati gli steccati che le ideologie avevano costruito con tanta becera violenza, ora è possibile lavorare insieme nel grande cantiere; lo è se resisteremo all'emergere subdolo eppure affascinante di una nuova cultura che s'ispira, o comunque è trascinata dal pensiero, dai sentimenti, dai valori leggeri dell'antica mentalità pagana. Ecco perché ai credenti è riaffidata la stupenda avventura della nuova Evangelizzazione. Troppo poco prestare attenzione alle quotazioni della Borsa o confidare nelle soluzioni che possono emergere nei diversi tavoli della certazione.
Anno XXXIV
n. 24
22 giugno 2001

 

Il giorno del Signore (foto: Corriere Cesenate)
Il giorno del Signore

 

Cifre e impegni in aiuto dei sacerdoti (foto: Corriere Cesenate)
Bilancio dell'Isc
Cifre e impegni in aiuto dei sacerdoti

 

Contro le menzogne
Don Minzoni l'arciprete-martire di Argenta

 

A cura del Rotary club
Il Preamium Sancti Benedicti

 

Grazie alla Bcc di Macerone
A casa Moretti tornano "I puri di cuore"

 

Vandali devastano il Santuario di Corzano (foto: Corriere Cesenate)
A Corzano
Vandali devastano il Santuario


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SS. Messe festive nella città di Cesena
SS. Messe festive nella città di Cesena
dal 25 marzo al 30 settembre 2001