corriere cesenate
settimanale della Diocesi di Cesena-Sarsina

Anno XXXIV - n. 10
16 marzo 2001


Domenica si svolge la 'Brazalonga' a Cesenatico
LA SOLIDARIETA' SI TUFFA IN PISCINA
Parte del ricavato all'associazione di Maurizio Stecca

Dodici ore di ‘bracciate’ per raggiungere un obbiettivo di solidarietà. E’ questo lo spirito della ‘Brazalonga’, manifestazione che si svolgerà domenica 18 marzo presso la piscina comunale di Cesenatico. L’incasso ottenuto grazie alla vendita di magliette e alle offerte che i partecipanti vorranno donare, sarà devoluto all’associazione Asepan, fondata dal campione di pugilato Maurizio Stecca e al Centro di prima accoglienza San Giacomo di Cesenatico.

La Brazalonga, nata come una scommessa, è giunta alla quarta edizione. E’ organizzata dal Cral Carisp di Cesena, dallo staff di istruttori della piscina e, in questa occasione, anche dal Panathlon Club di Cesena il quale ha promosso un momento di nuoto agonistico. Spiega Franco Urbini, presidente del Cral Carisp: “La ‘Brazalonga’ riassume in sé tre momenti, vale a dire sport, spettacolo e solidarietà. Per dodici ore in una corsia della piscina si alterneranno centinaia di atleti che hanno in comune la passione per il nuoto. Nella restante parte della piscina si susseguiranno momenti importanti di aggregazione quali le gare fra i ragazzi dell’Anfass, il trofeo Panathlon, il nuoto sincronizzato, le tecniche di salvamento ed esibizioni in canoa. Anche la pallanuoto, l’acquagym e il ballgym avranno spazio nel corso della giornata”. A bordo vasca si potrà ballare grazie al Centro Culturale Salsa Veva prema, mentre anche i bimbi piccolissimi (dai 4 ai 35 mesi), potranno sguazzare assieme ai genitori nella vasca più piccola.

Ma il vero motore della manifestazione, e forse anche la chiave del suo successo, è l’attenzione particolare dimostrata nell’ambito della solidarietà.

Oltre al Centro d’accoglienza San Giacomo le offerte andranno all’associazione Asepan presieduta da Maurizio Stecca. “In pochi conoscono l’Emoglobinuria Parossistica Notturna – spiega il pugile riminese – e infatti è una malattia che conta in Italia meno di duecento persone colpite e 1200 negli Usa. Io, da circa tre anni, sono una di queste duecento persone. E’ una malattia che interessa il sangue e distrugge i globuli rossi. La vita media, dopo aver riscontrato il male, non supera i dieci anni. Una soluzione possibile pare quella del trapianto di midollo, comunque la ricerca è ancora agli inizi”.

Per questo Icio, come era soprannominato l’ex campione olimpico che ha abbandonato l’attività nel ’95, sta cercando visibilità per la sua associazione. E grazie a manifestazioni come la ‘Brazalonga’ anche gli ammalati di questa rara malattia possono far conoscere la loro sofferenza ed impotenza al grande pubblico.

Cristano Riciputi


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Questa pagina è stata aggiornata il 17/03/01.