corriere cesenate
settimanale della Diocesi di Cesena-Sarsina

Anno XXXIV - n. 7
23 febbraio 2001


Incontro dei settimanali regionali Fisc e Ravenna
VIVERE CON MENO, VIVERE MEGLIO
"Cambiate lo stile di vita evitando gli sprechi"

Usa e getta. E’ questo l’imperativo della società consumistica. Ogni giorno milioni di oggetti sono venduti per essere utilizzati in fretta, gettati e di nuovo acquistati in una spirale senza fine. E se la società occidentale, pari al 20 per cento della popolazione mondiale, consuma e ‘brucia’ l’80 per cento delle ricchezze del pianeta, il restante 80 per cento della popolazione vive di stenti, spartendosi le briciole della torta, quel restante 20 per cento con cui in troppi devono sopravvivere. Ma non è possibile vivere bene anche con meno, rinunciando a quel superfluo che ci attira proprio perché non serve a nulla?

E’ la provocazione lanciata da Matteo Mascia, coordinatore del progetto ‘Etica e politiche ambientali’ della Fondazione Lanza di Padova, durante un incontro con i direttori dei settimanali cattolici dell’Emilia Romagna tenutosi a Ravenna la scorsa settimana.

“Si tratta della cosiddetta ‘ecosufficienza’ – ha spiegato Mascia – vale a dire mantenere un elevato standard qualitativo della vita assumendo comportamenti più rispettosi dell’ambiente e più responsabili nei confronti delle risorse dell’ambiente in cui viviamo”.

Responsabilità: un termine che ha riecheggiato di frequente nel discorso di Mascia e che sarà un cardine fondamentale al convegno nazionale di fine marzo della Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) a Rovigo, sul tema del rispetto ambientale.

“Ognuno di noi può assumere comportamenti più accorti e responsabili modificando il proprio stile di vita senza per questo rinunciare alle comodità della vita. A parole tutti siamo ecologisti – ha incalzato Mascia – ma nei fatti cadiamo in contraddizione. Preferiamo quasi sempre l’auto alla bicicletta o ai mezzi pubblici, anche per brevi spostamenti. Tutti ci inalberiamo e organizziamo comitati di protesta se viene installato un ripetitore vicino a casa nostra, salvo poi imprecare se il cellulare non ‘prende’ anche in cantina”.

Ma ecologia e sviluppo economico sono antitetici? Secondo Mascia no e il punto di incontro si chiama ‘sviluppo sostenibile’ secondo il quale l’economia non va intesa come un rullo compressore che avanza nel nome del benessere e della ricchezza, ma riconosce il valore assunto dall’ambiente sia per la qualità della vita, sia come fattore limitante dell’economia stessa.

“Non possiamo continuare a sfruttare in modo indiscriminato le risorse – ha precisato – ma abbiamo il dovere di preservarle per le generazioni future. Anche la Chiesa può dare il suo contributo  su questo fronte e il Papa stesso ha di recente affermato che l’uomo deve comportarsi come un amministratore della natura e non come un autonomo despota.

“Ambiente e sviluppo sono due facce della stessa medaglia – ha concluso Mascia – e l’uno non può prescindere dall’altro. Nessuno vuole far regredire la qualità della vita a quella di cento anni fa, ma senza il rispetto per l’ambiente prima o poi si mette a repentaglio la vita stessa”.

Cristiano Riciputi


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