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Le nostre chiese
Un fatto interessante della nostra storia cittadina è il
numero di chiese. In antico ce n'erano sei: San Vito e Modesto,
l'Addolorata (la chiesa del Lazzaretto), San Vincenzo, Santa Maria in
Vinea (Vigna) San Bernardo, Santa Maria in Campo e San
Maurizio. Attualmente sussistono sono le prime tre, cui si sono
aggiunte la piccola chiesa dei Santi Simone e Giuda (a Montesordo,
frazione di Cermenate) e quella del Sacro Cuore (Frati Minori).
La Parrocchia
La parrocchia è fra le primissime della Pieve di Fino
Mornasco, in antico di nomina popolare, ma attualmente di nomina
vescovile. Il primo parroco di cui si conosca il nome è il prete Lucham
di Barlassina, eletto in Carrobio (piccola piazzetta in centro al paese)
dai consoli e dal popolo, il 2 maggio 1428. L'investito della
parrocchia ripeteva il suo titolo da tutte le chiese, fatta eccezione per
S.Maurizio, del cui beneficio, molto lauto, era investita la famiglia
Visconti. Il titolo di Prevosto venne conferito al parroco Pier
Francesco Pedroni, nel 1773, con Bolla di Papa Clemente XIV, dal quale il
sacerdote godeva una benevolenza particolarissima, ed il diritto alla
"Cappa Magna" a G.B.Volonté, nel 1881, da Mons. Pietro Carsana, vescovo di
Como.
Santi Vito e Modesto (e Crescenzia)
E' l'attuale parrocchia e di essa si fa menzione per la
prima volta nel 1297. Alla fine del secolo XVI si era ridotta in
cattivo stato: ad unica navata, con le pareti rustiche e spoglie, con
l'intravatura del tetto scoperta e con delle piccole finestre che la
lasciavano buia. Aveva ai lati altari malandati, e un coro angusto,
chiuso da un muricciolo che sostituiva le balaustre; non esisteva annessa
alcuna sacrestia e arrivava complessivamente sotto la cupola
attuale. Davanti ad essa, per tutto lo spazio occupato dalla piazza, e
sopraelevato di circa un metro, era il cimitero, cinto da mura e con in
mezzo l'alta colonna che ancora si vede. Tale povertà della chiesa
corrispondeva alla generale situzione di miseria: basti pensare al fatto
che una grande pestilenza ridusse le famiglie da 170 a 32. Un documento
dell'archivio parrocchiale atttesta la costruzione, nel 1612, della navata
longitudinale, mentre nel 1765, ad opera del parroco Caminata venne
costruito il Coro e il braccio trasversale. A quest'ultima epoca risale
anche il campanile, su cui alcuni ricchi possidenti facevano esporre un
orologio. Nel 1907, ad opera del prevosto Pezzati, si attuò una
risistemazione complessiva della chiesa, con la apertura della piazza
antestante. Il tempio fu consacrato il 20 ottobre 1907 da Mons. Alfonso
Archi, con l'obbligo di fare una festa in ricordo la terza domenica del
mese di ottobre.
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