Parrocchia di Cavriago

San Terenziano

Case della Carità- La storia

DON MARIO

Molto di ci che sappiamo di Don Mario è duvuto oltre che alle testimonianze dirette, al suo diario.

A Maggior Gloria Di Dio, della B.ma Vergine del Carmine, di S.Lucia V.M., inizio la cronaca degli avvenimenti pi considerevoli della parrocchia. Spero, con laiuto di Dio, che servano solo a testimoniare a me e a chi legger� una minima parte delle numerosissime, non certo registrabili, Grazie e Benedizioni che il Buon Dio, nella sua Immensa Bont� elargisce continuamente alla Sua Chiesa e alla parrocchia. Ovviamente non vengono notate le miserie e infedelt�che purtroppo sono immancabili, perch�spero saranno perdonate e dimenticate dalla Divina Misericordia e dagli uomini: C�qualcun altro che Scrive in ben altro Libro "in quo totum continetur" e che sar�letto nel d�del Giudizio. D'altra parte non faccio che poveramente soddisfare una precisa indicazione pastorale.
E Dio mi aiuti e mi perdoni.
[Dal diario di don Mario]

Mario Prandi, il fondatore delle Case di Carit�nonch�dell'ordine monastico delle carmelitane minori della carit� nasce a Reggio Emilia il 6 febbraio 1910.
Suo padre Giovanni �sarto, mentre sua madre Adalgisa casalinga. Mario �il quinto di sette fratelli.
All'et�di 15 anni Mario lascia la sua famiglia per andare in seminario ad Albinea(RE), dove divenne sacerdote il 15 luglio 1934.

Trascorse i primi 4 anni di sacerdozio come cappellano nelle parrocchie di Calerno, Castelnovo Ne' Monti e Villa Cad� Si trasfer�in seguito, per volere del vescovo, a Fontanaluccia, piccolo paese nella montagna modenese al confine con la provincia di Reggio Emilia.
Raggiunse Fontanaluccia il 31 ottobre 1938 :

3I ottobre. Dopo lAve Maria della sera con un tempo piuttosto piovoso e con un camioncino gentilmente prestato da alcuni amici di Villa Cad� sbarca finalmente, dopo un movimentato viaggio, il nuovo Sacerdote mandato da S.E. Mons. E.Brettoni, Vescovo di Reggio e Principe, a guidare la parrocchia di S.Lucia V.M. di Fontanaluccia, in sostituzione del Rev. D.Giuseppe Poli, promosso parroco a Villa Cad�di R.E.
[...] Scaricate le povere e poche masserizie portate da Reggio, incontro la Vecchia "Bana" che custodisce la chiesa e la lampa, da del SS.mo e la canonica. Si accende un bel fuoco nel grande vecchio Camino della Canonica e dopo una visita al Signore,si fa la prima cenetta frugale in compagnia di mia sorella Maria, di Tazzioli Bonfiglio di Fontanaluccia e di alcuni amici soprag-giunti con una altra macchina da Reggio.
Deo Gratias et Mariae.
[Dal diario di don Mario]

1 Novembre.Prima Messa nella nuova parrocchia. La Chiesa �bella, le campane grandiose, ma sopratutto la cara gente di Fontanaluccia riempie ad ogni funzione la Chiesa.[Dal diario di don Mario]

Una cosa particolare lo colp�e lo addolor: alcune famiglie avevano dei figli handicappati, ma per mancanza di mezzi non potevano accudirli adeguatamente o, addirittura, dovevano lasciarli incustoditidurante il giorno. Cos�cominci a pensare, a chiedere consigli, a cercare....

[...] Cos� il mattino dopo, nel silenzio della preghiera, il cuore di don Mario sobbalz allilluminazione improvvisa; sent�dentro una nuova energia che lo spingeva ad andare dallamico per riprendere vita, speranza.
Quando lo vide arrivare, il Prof. Marconi si accorse subito che cera qualche cosa che non andava, il suo occhio di amico e di medico gli permetteva di penetrare il suo animo e di vedere al di l�Ho in parrocchia tanti casi di poveri che hanno bisogno di assistenza; non so proprio come fare. Prendili tu nel reparto del Cottolengo! - gli disse don Mario.
Lo lasci parlare, buttare fuori tutti i suoi problemi, sapeva bene per esperienza sua personale quanto fosse necessario in certi momenti confidare le proprie angosce e trovare qualcuno che sapesse sostenere, incoraggiare, spingere!! ... e quanto aiuto avesse avuto, a suo tempo, dallamico ...!
Poi, col suo tipico fare burlone, ma nello stesso tempo austero, mettendoci tutto il suo affetto "paterno, fraterno e filiale" (come a volte usava esprirmersi nei confronti di don Mario), gli disse: Siete tutti uguali voi parroci!! Perdete tempo, energia, denaro per tan-te cose senza valore e non sapete prendervi cura dei tesori che avete nelle parrocchie e volete svenderli!! ... Non avete ancora capito che ricchezza di grazia se li sapete mettere al "posto donore" della vostra parrocchia? ... Per il tuo bene e per quellodei tuoi parrocchiani, pensaci tu ai tui poveri!!...
Non hai pi fiducia nella provvidenza? Da che ti lasci impressionare? Dove sonofiniti i tuoi progetti di un tempo?!?"
Man mano l'amico parlava le tenebre nel suo animo si dileguavano. Invece di mortificarlo, quelle parole gli calavano nel cuore con una commozione grande e una voglia immensa di camminare per quella strada: la volont�di Dio ormai era chiara.
[da Il Carretto]

Ma nel giugno del 1940 inizia la guerra. Gli uomini partono per il fronte, il cibo �razionato e bisogna contribure alla raccolta di rame per lo sforzo bellico. Tutto ci contribuisce ad impoverire la popolazione.
Nonostante tutto, Don Mario comincia a parlare del suo progetto alle varie adunanze. L'idea si sparse per tutto il paese e fu motivo di discussione nelle famiglie.

Nella seconda domenica di febbraio 1941 don Mario cominci a parlare di questo suo progetto in pubblico. Disse all'adunanza delle donne cattoliche che si dovevano assistere questi fratelli infelici; avrebbe cercato le suore, intanto le giovani di Azione Cattolica avrebbero aiutato.
La cosa suscit interesse, si fecereo dei nomi...
[Da il Carretto, Suor Gemma]

NASCE L'OSPIZIO

Nel giugno del 1941 si parla di un ospizio per il ricovero dei casi pi disperati. Gi�diverse sono le persone che sotengono il progetto: una signora anziana madre di due figlie handicappate mette a disposizione una casa, una vecchia osteria malandata, ma che rimessa a posto si presta ottimamente. Iniziano cos�i lavori di restauro del nuovo ospizio.

28 Settembre. - Dopo la Messa ultima durante la quale, come in altre circostanzevenne illustrato il significato dell'apertura dell'Ospizio Santa Lucia, venne effettuato il trasporto della statua di Santa Lucia.
[...] Il parroco ha gi�cominciato a cercare delle Religiose da varie parti per assicurare l'assistenza ai poverini! Il Vescovo ha gi�benedetto l'iniziativa e promesso il suo appoggio per trovare alcune Suore per l'Ospizio. Gli ospiti sono padroni perch�in loro c'�il Signore.
Speriamo che Dio ci aiuti!
[Dal diario di Don Mario]

CONTINUA.....

BIBLIOGRAFIA