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Liceo-Ginnasio "Saffo"

Roseto degli Abruzzi

 

Progetto: Leggere la Bibbia a scuola

Proponenti: Prof. Giuseppe Bonomo, Prof. Vincenzo Di Marco

Motivazioni culturali

Secondo recenti inchieste, la Bibbia resta il libro per eccellenza, il più tradotto e stampato nel mondo. Spesso oggetto di fraintendimenti, da più parti essa viene citata o tirata in ballo per partigianeria politica, per esigenze ideologiche o per semplice autoritarismo. Soprattutto fra i giovani prevale l’ignoranza e la superficialità dei contenuti, senza che si avverta l’importanza di confrontarsi con quello che N. Frye ha chiamato "il grande codice". La Bibbia può essere considerata in effetti la nostra lingua comune, il comune fondamento culturale che nel corso di due millenni ha esteso la sua influenza in ogni campo del sapere letterario, filosofico, artistico, scientifico. Questo libro dell’Occidente, però, viene trascurato dalla cultura scolastica e dalle varie agenzie formative, nonostante i primati che or ora si ricordavano. "Leggere la Bibbia a scuola" vuole essere una proposta che - nata dalla volontà di alcuni insegnanti di offrire una opportunità culturale in più agli studenti del nostro liceo – non ha finalità propriamente "religiose", né intende limitarsi ad una mera illustrazione del punto di vista cattolico, poiché vuole aprirsi al confronto con le opinioni più diverse, contribuire al dialogo con altre tradizioni religiose e soprattutto vuole avere un profilo prettamente didattico e culturale. (Il corso si aprirà, non a caso, con un test introduttivo per verificare il livello delle conoscenze biblico-religiose dei partecipanti).

Come sappiamo ci si accosta a questo libro con intenzioni molto diverse e, caso paradossale, in un paese come l’Italia, a maggioranza cattolico, sede di millenarie vicende legate alla diffusione del Cristianesimo, nonché culla della moderna civiltà europea, la lettura e lo studio della Bibbia segnano il passo. Un ex ministro della Pubblica Istruzione, il linguista Tullio De Mauro, ha definito il nostro un paese deficitario di cultura biblica, situazione del tutto diversa da altre realtà d’Europa, se solo pensiamo al grande impatto sociale che i testi sacri hanno nella cultura protestante. Il nostro "a-biblismo" si riflette ovviamente nella scuola ed è di grande ostacolo alla normale attività didattica, in particolare nell’insegnamento delle discipline umanistiche ma non solo.

Il biblista Piero Stefani, in una recente intervista ha detto che "è sempre meglio accostarsi a un libro che accostarsi a chi parla sul libro". In un certo senso questa vuole essere l’intenzione principale degli ideatori dell’iniziativa: consentire agli studenti di prendere in mano i testi e di cominciare a leggerli, con lezioni guidate, riferimenti bibliografici, esemplificazioni pratiche. Cioè si vuole introdurre gli studenti alla conoscenza del linguaggio, dei temi, degli episodi maggiori narrati, dei simboli maggiormente ricorrenti, avendo particolare attenzione alle connessioni con le varie discipline, con la letteratura, con l’arte pittorica, musicale, con la filosofia, il cinema ecc… Questa alfabetizzazione minima diventa di fatto necessaria poiché molti dimenticano che noi usiamo continuamente parole desunte dal linguaggio biblico, che siamo imbevuti di quella cultura, che possederne il codice può rappresentare un aiuto decisivo nella crescita culturale. Nel medioevo gli affreschi delle chiese rappresentavano una sorta di "Bibbia dei poveri" che riusciva a rispondere alla domanda culturale di quelle realtà sociali, mentre oggi, pur professando una fede e una appartenenza religiosa marcate, si sconta un analfabetismo di ritorno inspiegabile. Non si capirebbero secoli di pittura, di arte sacra, di musica sacra e non solo, interi cicli letterari, la cinematografia a sfondo storico, i grandi temi teologici e filosofici, i dibattiti su scienza-fede che animano le discussioni della modernità, senza il possesso di questo importante strumento di conoscenza. Per dirla con Pietro Citati, "la tradizione cristiana è talmente ricca che esserle fedeli è difficile, mentre è più facile ridurla alle formulette che si ripetono ovunque".

Ai proponenti non sfugge, ovviamente, che la Bibbia è innanzitutto il libro della "fede". Nella tradizione ebraica e cristiana, l’Antico e il Nuovo Testamento ne sono per così dire i baluardi. Leggere le Sacre Scritture comporta ovviamente un coinvolgimento personale, chiama al confronto ideale, genera appassionate discussioni, critiche, dubbi ma anche fatali trascendimenti. Questi aspetti non possono essere trascurati e vanno valorizzati nella giusta misura. Se torniamo per un momento al passato storico di noi europei, non possiamo nascondere che interi gruppi, popoli e civiltà si sono divisi e scontrati anche ferocemente sulle dispute teologiche e religiose, ma noi intendiamo puntare sui valori comuni rappresentati ancora oggi dalle sacre scritture. Sul loro valore aggiunto al progresso civile e sociale e sullo stimolo che esse rappresentano per la crescita culturale e per la formazione personale. Per questo motivo il progetto non trascurerà il confronto con altri "libri" sacri come il Corano e con le fonti letterarie di altre religioni.

Obiettivi generali

Avviare l’alunno alla lettura guidata dei testi dell’Antico e del Nuovo Testamento e delle fonti letterarie di altre tradizioni religiose;

Rendere consapevoli dell’importanza delle radici storico-filosofiche, linguistico-letterarie e artistiche rappresentate dalla tradizione giudaico-cristiana;

Avviare l’alunno alla comprensione dei valori umani, religiosi, filosofici, artistici comuni alle scritture giudaico-cristiane e alle altre tradizioni religiose.

Obiettivi didattici (si rinvia ad alcuni obiettivi didattici contenuti nel progetto "Leggere la Bibbia a scuola: strategie educative e didattiche", elaborati dal Prof. Cesare Bissoli dell’Università Pontificia Salesiana di Roma)

Conoscere i tratti essenziali del mondo storico-geografico-culturale di Israele e della Chiesa delle origini;

Possedere informazioni basilari sui generi letterari presenti nell’Antico e nel Nuovo Testamento;

Conoscere le fasi essenziali dell’influenza culturale esercitata dalla Bibbia in campo storico, politico, filosofico, giuridico, artistico;

Confrontarsi con i testi biblici a partire dalle riflessioni personali e dai problemi esistenziali dell’uomo: vita, morte, eros, speranza, conflitto ecc…;

Conoscere almeno in una forma elementare gli stili letterari (parabola, racconto, saga, miracoli) e il linguaggio biblico specifico;

Conoscere i maggiori fatti religiosi, i personaggi, gli eventi narrati, gli episodi più celebri e saperli riconoscere nelle opere artistiche, letterarie, filosofiche oggetto di studio;

Sapersi orientare nella lettura di un passo biblico con opportuni strumenti di comprensione lessicale, simbolica, figurata ecc..

Eseguire esercitazioni, studi e ricerche in collaborazione con i relatori del corso e con gli insegnanti delle varie discipline.

Utenti

Il progetto "Leggere la Bibbia" è rivolto principalmente ai docenti di religione, filosofia, storia, lettere, arte e agli studenti del triennio che intendono avvalersi di questa opportunità culturale come sostegno alla didattica e allo studio delle varie discipline. Per questo anno scolastico, i proponenti ritengono che, data la natura sperimentale del corso e la vasta utenza presente nella scuola, il progetto debba essere rivolto agli studenti delle classi quarte di tutti gli indirizzi. L’ammissione al corso è volontaria, comporta però l’obbligo della frequenza e lo svolgimento delle attività richieste e potrà far maturare il credito scolastico di fine anno. Il numero massimo dei partecipanti è ancora da definire e molto dipenderà dalla durata effettiva del corso e dalla disponibilità di una sede idonea.

Programma del corso

Le lezioni in programma saranno tenute da alcuni docenti dell’ITAM (Istituto Teologico Abruzzese e Molisano) di Chieti e dell’Istituto Biblico de L’Aquila ed altri, contattati dal Prof. Giuseppe Bonomo. E’ prevista una giornata conclusiva aperta al pubblico con la partecipazione di intellettuali, autorità religiose (cristiane, islamiche, religioni orientali), stampa, per una conferenza-resoconto sull’attività svolta, sulla cultura biblica nelle scuole e sul dialogo interreligioso.

Nelle sue linee essenziali il corso prevede lo svolgimento dei seguenti punti:

Indicazioni storico-culturali sulla civiltà ebraica, vita di Gesù, nascita della Chiesa, formazione dell’Europa cristiana;

Introduzione generale ai testi biblici dell’Antico e del Nuovo testamento;

Selezione di libri, passi ed episodi celebri su cui effettuare le esercitazioni guidate (tratti dal Pentateuco, Libri sapienziali, Libri profetici, Vangeli, Lettere cattoliche, Apocalisse);

Visione di film e di opere artistiche per opportuni raffronti interpretativi;

Giornata conclusiva per conferenza con autorità religiose ed accademiche.

Calendario e sede del corso

L’iniziativa è prevista a partire dal mese di gennaio 2008, in 6-8 lezioni pomeridiane in una struttura adeguata allo scopo. Si propone il salone della Villa Comunale di Roseto (facilmente raggiungibile dagli studenti anche fuori sede) o, in alternativa, il Palazzo del Mare.

Roseto, 8 ottobre 2007 Giuseppe Bonomo

Vincenzo Di Marco