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Elisabetta di Digione (18 anni)

Questionario compilato al momento dell'ingresso al carmelo. (1901)

Qual è secondo lei l'ideale della santità?

Vivere d'amore.

 

Qual è il mezzo più rapido per arrivarci?

 Farsi piccoli, abbandonarsi senza contraccambio.

 

Qual è il santo che lei ama di più?

Il discepolo prediletto che riposò sul cuore del Maestro.

 

Quale punto della regola preferisce?

Il silenzio.

 

Qual è il tratto predominante del suo carattere?

La sensibilità.

 

La sua virtù prediletta?

La purezza. «Beati i cuori puri perché vedranno Dio».

 

Un difetto che più le ispira avversione?

L'egoismo in generale.

 

Dia una definizione dell'orazione.

L'unione di colei che non è con Colui che è.

 

Che libro preferisce?

L'anima del Cristo: essa mi confida tutti i segreti del Padre che sta nei cieli.

 

Sente forte il desiderio del cielo?

Ne ho talvolta nostalgia, ma-tranne la visione beatifica-lo possiedo già nell'intimo della mia anima.

 

Quali disposizioni vorrebbe avere al momento della morte?

Vorrei morire amando, e andare così a cadere nelle braccia di Colui che amo.

 

Un tipo di martirio che le piacerebbe di più.

Mi piacciono tutti, specialmente quello dell'amore.

 

Quale nome vorrebbe portare in cielo?

 Volontà di Dio.

 

Qual è il suo motto?

Dio in me e io in Lui.

 

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