Nel 297 d.C. giunse in questa contrada un giovane di nome Fedele, figlio di un ricco milanese di nome Protestato. Il padre volle che facesse parte dell'esercito imperiale, ma ben presto Fedele fu arrestato perché distribuiva i suoi beni ai poveri con vero spirito cristiano.

Sotto la guida del Vescovo Materno di Milano, Fedele convertì alla Fede Cristiana addirittura i suoi carcerieri tra cui un certo Alessandro che poi diventerà suo compagno di persecuzione, di fuga e di Martirio.
Insidiato nella Fede e nel pericolo costante del Martirio, Fedele fuggì dal carcere e con Alessandro ed altri
cristiani si diresse verso Como e da li scappò poi e si rifugiò in un borgo detto Calusco
Qui cominciò ad evangelizzare gli abitanti di Calusco, nonostante le persecuzioni ed il pericolo costante della morte. Fedele volle piantare una Croce in questa borgata, dove poi sorse la vecchia Parrocchiale dedicata appunto a S. Fedele che con molteplici affreschi e quadri trasmise ai posteri non la supposizione, ma la veridicità dei fatti.
Certo la vita di S. Fedele, come del resto, per molti altri Santi, è intrisa di leggenda, ma rimane la certezza della sua grande Fede che lo spinse a rischiare più volte la morte.
Di S. fedele sappiamo poi che, inseguito dalle guardie imperiali , scappò da Calusco verso Como dove
continuò a predicare il Vangelo, fece anche miracoli tra cui risuscitò anche un morto.
A Sommolago presso Chiavenna fu preso e decapitato il 28-10-298 divenendo così il PROTOMARTIRE (il primo martire) della Valle Chiavenna. Fu sepolto nello stesso luogo del Martirio e, sparsosi la fama di non pochi prodigi avvenuti sul suo Sepolcro, fu eretto un primitivo "sacello" sulle cui rovine fu costruito interno all'anno 1000 il gioiello architettonico tuttora molto ammirato : il SANFEDELINO.
Essendo costruito a ridosso di un monte, lo si può raggiungere attraversando su un barcone il fiume NERA, che lo separa dalla strada sterrata e piena di buche; oppure lo si può raggiungere attraverso un sentiero disagevole e lungo, ma ne varrebbe la peno di visitarlo.  
Il Corpo del Santo fu poi portato a Milano nel 1567 da S. Carlo Borromeo e deposto nella Chiesa di S. Fedele appunto, ma anche qui non ebbe pace, perché fu prima seppellito in mezzo al presbiterio, poi messo nella preziosa arca marmorea dove giace tuttora sotto l'Altare Maggiore. Nel millenario della sua morte, le sue ossa furono definitivamente composte nella preziosa urna di bronzo dorata.
La festa di S. FEDELE MARTIRE nel passato era celebrata il 28 ottobre, ma dopo la modifica del Calendario Liturgico di alcuni anni fa, ora viene celebrata il 29 OTTOBRE.