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L'Oratorio della parrocchia di Calino, intitolato di recente a San Domenico Savio,
è costituito da una dei più antichi ed importanti palazzi presenti sul territorio calinese.
Tale palazzo, già dei Calini (in seguito proprietà Guindani, poi Borelli, infine Maranesi), trasformato nel settembre del 1952 in Casa del Giovane,
si colloca nella seconda metà del XVI secolo; all'interno un bel parco (in via si sistemazione)
ne sottolinea la bellezza, mentre nella parte posteriore alcuni impianti sportivi e un nuovissimo
ambiente attrezzato per l'organizzazione di feste popolari rispecchiano le caratteristiche tipiche
di un oratorio come ambiente educativo e ricreativo per i giovani e le famiglie.
Il palazzo è stato soggetto di una recente opera di risistemazione (1997) che ha ridato lustro ai
bellissimi ambienti e li ha resi accoglienti per le varie attività che danno senso e vita
all'oratorio stesso.
Inizia quest'anno (2002) l'ultima fase di restauro del complesso oratoriale che prevede il rifacimento dell'intonaco
esterno ma soprattutto la nascita di un nuovo ambiente destinato agli spazi ricreativi quotidiani: bar, sale giochi,
sala TV e musica ...
Questo nuovo ambiente verrà sistemato nell'ala del palazzo un tempo dedicata alle scuderie, stalle e deposito.
In questo modo si recuperano degli ambienti decadenti e pericolosi per dedicarli ad attività che rappresentano il momento
quotidiano dell'Oratorio: l'incontro. In secondo luogo si tolgono dal Palazzo (ricco di storia e arte) quegli spazi
(bar e sala giochi) che mal si conciliano con le esigenze e i gusti dei ragazzi e dei giovani, restituendo a tali
ambienti compiti e ruoli più consoni (catechesi, assemblee, riunioni, manifestazioni culturali).
All'interno del complesso oratoriale, è presente anche un moderno ed efficiente bocciodromo
coperto, con quattro campi di gioco,
gestito dalla locale società bocciofila, in cui oltre ad offrire momenti di aggregazione e di
svago, vengono tenute importanti gare ad ogni livello: provinciale, regionale e nazionale.
La festa dell'Oratorio si svolge nella seconda e la terza domenica di settembre, in concomitanza
anche della festa patronale di San Michele Arcangelo (29 settembre).
Tra le attività dell'oratorio si segnalano:
- il Catechismo per i ragazzi, adolescenti (sabato pomeriggio) e giovani (giovedì sera);
- incontri di formazione per adulti e famiglie
- il GREST estivo;
- campionato CSI di calcio e basket;
L'OPERA DI PIETRO DA MARONE
Dal punto di vista artistico, è da segnalare con particolare orgoglio l'unico esemplare
ancora esistente di quadratura di Pietro da Marone, un affresco che occupa la volta del salone
del piano terra del palazzo, recentemente restaurato e pulito.
L'affresco è del 1601, come recita la scritta posta in una formella del cornicione:
"MDCI - ME 7EB - P. MARO F.".
Uno spazio semicircolare che fa da sfondo alle balconate viene però parzialmente incorniciato
da un arco con riccioli e volute, sostenuto da due figure in primo piano ai lati dell'arco,
nell'atto di sorreggerlo con il braccio alzato. Entro lo spazio di questo "arco cornice"
sono rappresentati momenti della vita di Cleopatra, con figure rese con forti tratti di pennello,
dalla corporatura massiccia, dipinti in atteggiamento di grande movimento, con colori che conservano
ormai solo in parte lo splendore originale.
Nell'affresco un forte senso prospettico è dato dall'ampio panneggio delle figure di primo
piano, sedute alla tavolata che è al centro della scena. Per sottolineare il senso di
profondità e per accentuare la scenografia dell'insieme, fa da sfondo alla scena di Cleopatra,
un colonnato ionico che spazia sul fondo in un arco a tutto sesto sormontato da una balaustra
con putti svolazzanti che allegeriscono e movimentano l'architettura.
Tutta questa struttura è una novità per il periodo di fine '500 e non si riscontra in altri
affreschi una simile tipologia.
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