LA SCUOLA DEI RABBI’

 

 

Giovani ebrei alla casa del libro. Si notino i rotoli sul supporto davanti al maestro.

 

Ai tempi del Nuovo Testamento, quando un ragazzo andava a scuola per la prima volta, si recava alla sinagoga mentre era ancora buio per sentir raccontare come Mosè aveva ricevuto la Legge; veniva poi condotto alla casa del maestro per far colazione, e li riceveva dolci con sopra scritte le lettere della Legge. A scuola il ragazzo riceveva una tavoletta, spalmata di miele, che riportava brani delle Scritture; egli doveva tracciare le lettere con la penna sul miele, ed era quindi naturale che nel farlo leccasse la punta della penna.

L'idea era di fargli capire che lo scopo del suo andare a scuola era di assorbire le Scritture.

Sembra che tale pratica di apprendimento fosse basata su un'antica usanza, cui fa forse riferimento Davide nel Salmo 19, ai versetti 9-11.

 

Il “ Rotolo del tempio” è il più lungo rotolo fra quelli scoperti presso il Mar Morto. E’ stato scoperto nella grotta 11 di Qunran. E’ un classico esempio della scrittura ebraica ai tempi di Gesù.

 

 

Tutti i giovani ebrei, dall'età di circa sei anni, frequentavano la casa del libro: sedevano in semicerchio sul pavimento attorno al maestro. Gran parte dell'insegnamento veniva impartito nella forma di ripetizione, e il processo di memorizzazione portava alla pratica comune della lettura ad alta voce. L'unico libro di testo era costituito dalle sacre Scritture ebraiche.

 

I più bravi potevano andare a Gerusalemme e frequentare una delle scuole della Legge. Li si sarebbero seduti ai piedi dei grandi maestri, quelli che partecipavano alle sedute del Sinedrio, il consiglio che governava gli Ebrei. La scuola fu resa obbligatoria per tutti i maschi solo a partire dal 65 d.C. quando il sommo sacerdote Gamala ordinò che tutti i ragazzi dai sei anni

in su, in tutte le città, frequentassero la scuola.

 

 

Uno dei calami scoperti negli scavi di Qumran

 

 

 

 Gesù

Tribunale ebraico e Tribunale romano