GERUSALEMME DEL NUOVO TESTAMENTO

 

 

Questa veduta mostra l’estensione di Gerusalemme ai tempi di Gesù, l’ubicazione degli edifici più importanti e le loro caratteristiche.         L’ imponente piattaforma costruita da re Erode il Grande per sostenere il tempio misurava 485 metri per 315.

 

Ai tempi di Gesù, Gerusalemme contava verosimilmente quarantamila abitanti. Le sue strade erano affollate di gente che comprava e vendeva. I negozi e le bancarelle vendevano ogni genere di merce, da generi indispensabili, quali sandali, abiti,carne,frutta e verdura, a generi di lusso, proposti da orafi e argentieri, oltre a mercanti di sete, lini e profumi.Vi erano sette mercati diversi, e ogni giorno della settimana se ne tenevano due. Gerusalemme aveva taverne e bettole per la gente comune, ma anche grandi edifici, palazzi, un anfiteatro romano e la fortezza Antonia.

 

La cosiddetta Tomba di Zaccaria, nella vallata del Cedron; è vicino ad altre due tombe di età ellenistica. Sono gli unici monumenti dell’epoca di Gesù che non siano stati distrutti.

Alla metà del I secolo a.C. Erode fu nominato dal senato romano re della Giudea.

Erode, che passò alla storia come Erode il Grande, acquisì il controllo di Gerusalemme. Era un uomo crudele, che tuttavia amava lo splendore. Egli voleva fare della propria capitale una città meravigliosa, e fece ingenti investimenti per la costruzione di nuove opere architettoniche, il recupero di quelle già esistenti e un profondo restauro del Tempio.

Erode regnò per 37 anni durante i quali, grazie al suo potere e ai suoi legami con Roma, Gerusalemme prosperò.

 

 

Alla sua morte, la Giudea tornò ad essere una provincia romana governata da procuratori rapaci, e soltanto dal 41 al 44 d.C., sotto il regno di Agrippa, tornò ad essere un regno indipendente. Nel 66, in seguito all'ennesima rivolta giudaica, Vespasiano sottomise sistematicamente la Palestina; eletto imperatore nel 69, lasciò al figlio Tito il compito di riconquistare Gerusalemme, la capitale. Nell'estate del 70 d.C. le truppe romane entrarono in città, ne distrussero il tempio e la raserò al suolo in modo tale da far dire allo storico Giuseppe Flavio: "si sarebbe stentato a credere che fosse stata abitata".

Gerusalemme perse il suo status di capitale e rimase a lungo in rovina. Soltanto dopo il 135 d.C. l'imperatore Adriano, dopo aver messo fine alla seconda insurrezione giudaica, quella di Bar Kokhba, ne intraprese la ricostruzione, cambiandone però il nome in Giulia Aelia Capitolina.

 

Veduta panoramica della città e della spianata del tempio, con al centro la Cupola della Roccia.

 

 

La Bibbia illustrata

Nazaret