Storia dell’ “Ave, o Maria”

 

L'Ave Maria è certamente una delle più antiche preghiere cristiane, anche se nei primi tempi si presentava con una formulazione diversa o ridotta rispetto a quella che attualmente conosciamo.

Le più antiche tracce del soffermarsi della Chiesa su questo evento risalgono fino ai tempi della sua origine.

 

Nel medioevo si diffonde sempre più nella Chiesa l'uso di invocare Maria secondo le parole dell'angelo con sviluppi più o meno ampi. Ma è solo nel II millennio che la preghiera inizia ad avere il carattere popolare che ora la distingue.

 

Proprio in questo periodo si va diffondendo l'uso di recitare questa invocazione in concomitanza con il suono delle campane della sera. Nel Capitolo generale dei Certosini del 1251 viene stabilito che il versetto dell'Ave Maria concluda la "compieta", l'ultima preghiera del giorno. La diffusione di questo uso tra il popolo cristiano si ebbe probabilmente ad opera dei francescani.

 

Il saluto a Maria col suono della campana si estese qualche anno dopo anche al mattino, come attesta l'uso instaurato dall'abate Tommaso I nei territori dipendenti dalla abbazia di Montecassino.

 

Questo gesto di devozione si diffuse rapidamente in tutta Europa, anche perché nel 1318 il Papa Giovanni XXII lo legò alla concessione di una particolare indulgenza. Risale quindi al 1300 la prima attestazione della preghiera nella redazione che oggi recitiamo.

 

Verso il 1370 il priore dei Servi di Maria che custodivano il santuario della SS.ma Annunziata a Firenze ci riferisce l'uso di venerare la Vergine con una preghiera molto simile alla nostra Ave Maria. La preghiera attuale trovò stabile e definitiva formulazione nel breviario romano di Pio V del 1568 e con la diffusione della recita del Rosario divenne la più amata preghiera a Maria.

 

Quanta venerazione di mistero mi circonda quando incontro uomini buoni, avanzati nell'età, ma che per non sempre spiegabili vicissitudini, dopo l'infanzia hanno abbandonato la pratica "esteriore e visibile" della vita cristiana. Eppure non pochi, pur non frequentando più, dicono tutte le sere quell'Ave Maria, imparata sulle ginocchia della loro mamma da piccoli.

 

Qualche sciocco può sorridere, ma è in queste cose semplici che si racchiude tanto mistero di vita e se ne scopre un po' di sapore vero.

 

A MARIA

VERGINE

DELLA NOTTE

 

O Maria, Vergine della notte, noi t'imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore e irrompe la prova e sibila il vento della disperazione e sovrastano sulla nostra esistenza il cielo nero degli affanni o il freddo delle delusioni, o l'ala severa della morte.

 

Liberaci dai brividi delle tenebre. Nell'ora del nostro Calvario, stendi il tuo manto su di noi, perché, fasciati dal tuo respiro, ci sia più sopportabile la lunga attesa della libertà.

 

Alleggerisci con carezze di Madre la sofferenza dei malati. Riempi di presenze amiche e discrete il tempo amaro di chi è solo. Spegni i focolai di nostalgia del cuore dei migranti, e offri loro la spalla perché vi pongano il capo. Preserva da ogni male i nostri cari, che faticano in terre lontane e conforta chi ha perso la fiducia nella vita.

 

Non ci lasciare soli nella notte in compagnia delle nostre paure. Anzi, se nei momenti dell'oscurità ti metterai vicino a noi e ci sussurrerai che anche tu. Madre dolcissima... stai aspettando la luce, spariranno le lacrime dal nostro volto, e insieme incontreremo l'aurora. Così sia. 

(don Tonino Bello)

 

O Maria, io non so pregare...

 

O Maria, io non so pregare...

ma vengo qui nel Tuo Santuario

ad accendere una candela...

Lo riconosco, non è gran cosa...

è quasi niente... ma è un segno.

Il segno che voglio restare

qualche istante in silenzio presso di Te.

Tu mi vedi.

Tu non sei estranea alla mia vita,

ai miei problemi, i problemi quotidiani:

la casa... i figli... i parenti, il lavoro...

la salute... gli amici... l'avvenire.

Voglio offrirti questa luce

perché tutto ciò di cui ho bisogno

Tu l'ottieni dal Tuo Figlio Gesù.

Per l'amore che Tu hai verso di me,

ti saluto, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con Te,

Tu sei benedetta fra le donne

e benedetto è il frutto del seno Tuo, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio,

prega per noi peccatori,

adesso e nell'ora della nostra morte.

 

SacroCuore/maggio 2005