I Santi Senesi |
San Bernardino da Siena |
O.F.M.
Distribuì il suo
patrimonio in beneficenza ed indossò il saio dei Frati Minori a San Francesco
di Siena, l'otto settembre 1402. Nel
1403 dopo la professione, Bernardino si ritirò nel monastero francescano di
stretta osservanza a Colombaio, fuori città. Fu ordinato l'otto settembre
1404 e, nei successivi 12 anni, predicò occasionalmente, preferendo vivere in
solitudine L'otto
settembre 1417, andò a Milano e predicò il suo primo sermone come missionario.
Nonostante fosse un forestiero, la sua eloquenza e i meravigliosi sermoni
attrassero subito grandi folle. Viaggiò a piedi per tutta l'Italia e predicò
in ogni città ed in ogni villaggio in cui entrò. Tutti si contendevano
l'onore di ascoltarlo, ed egli era spesso obbligato a predicare nei mercati,
a causa delle enormi folle che richiamava. Egli rimproverava il vizio e poi
mostrava una targa su cui c'erano scritte le iniziali di Cristo
"IHS": la gente si entusiasmava così tanto da scrivere queste
lettere anche sulle case. A Bologna, Bernardino indusse un fabbricante di
carte da gioco, che era stato rovinato dai suoi sermoni contro il gioco
d'azzardo, a guadagnarsi da vivere producendo questi cartelli, e costui
realizzò una piccola fortuna. La sua parola d'ordine, come quella di S.
Francesco, era"Pace", quindi persuase molte città a togliere dai
muri delle chiese e dei palazzi gli stemmi delle loro fazioni in guerra, ed a
sostituirle con le iniziali
"IHS". Esercitò positivamente la sua eloquenza nel riconciliare
Guelfi e Ghibellini e, a Crema, agli esiliati politici fu permesso di
rientrare e vennero perfino restituiti i loro beni confiscati. L'usura era
uno degli argomenti principali dei suoi attacchi ed egli preparò la strada
per l'istituzione di società benefiche di prestito, conosciute come Monti di
Pietà. Bernardino scrisse un libro dedicato all'economia, evidenziando che il
commercio, al pari di tutte le altre professioni, poteva essere praticato nel
rispetto della legge oppure illegalmente. E' intitolato "Sui Contratti e
sull'Usura", e si occupa della proprietà privata, dell'etica del
commercio, della determinazione del valore e del prezzo, e del problema
dell'usura. Bernardino fu accusato di eresia, i cartelli che aveva usato per promuovere
la devozione per il Santo Nome furono usate come base per abili attacchi
contro di lui, e questa controversia durò otto anni. I suoi detrattori lo
accusavano di incoraggiare le superstizioni, egli fu incriminato per aver
introdotto una pratica religiosa, nuova e profana, che esponeva la gente al
pericolo dell'idolatria. Essi affermarono che egli portava su di sé un pezzo
di carta su cui era scritto il nome di Gesù e che, quando veniva mostrato ai
peccatori, emetteva raggi di luce. Nel 1427, egli fu citato dinanzi a Papa
Martino V, che gli riservò una fredda accoglienza e gli vietò di predicare ed
usare i suoi cartelli finché la sua condotta non fosse stata esaminata. La nuova Regola
Nel
1430, l'"Apostolo del Santo Nome" divenne "Vicario
Generale" dei Frati della Stretta Osservanza. Egli riformò la Regola e
coinvolse i frati come predicatori e maestri, insistendo sull'istruzione i
teologia e diritto canonico come parte integrante del normale curriculum.
Molti conventi passarono facilmente dalla Regola Conventuale a quella
Osservante, ed il numero dei frati crebbe da 300 a oltre 4,000. Bernardino
scrisse dei trattati sulla Beata Vergine ed opere teologiche in Latino ed
Italiano, esaminando i principali aspetti dottrinali e morali della
Cristianità. Il suo ultimo viaggio ed i sermoni
Nel
1442, si dimise dalla sua carica, per cominciare un viaggio missionario,
anche se la sua salute stava peggiorando. Lo iniziò nel 1444, predicando a
Massa Marittima, poi continuò i suoi viaggi apostolici, dirigendosi verso il
Regno di Napoli. Fu costretto a cavalcare un asino, perché era troppo debole
per camminare, consumato dal suo laborioso apostolato durato quarant’anni.
Non andò più lontano dell'Aquila, in Abruzzo, dove morì, giacendo sulla nuda
terra, alla vigilia dell'Ascensione, il 20 maggio 1444. Avvennero numerosissimi
miracoli presso la sua tomba e Papa Niccolò V lo canonizzò il 24 maggio 1450.
Il 17 maggio 1472, il corpo di Bernardino fu solennemente trasferito nella
nuova chiesa degli Osservanti dell'Aquila, eretta in suo onore, e racchiuso
un costoso reliquiario donato da Luigi XI di Francia. Questa chiesa fu
completamente distrutta dal terremoto del 1703 e fu sostituita con un'altra
costruzione dove i preziosi resti mortali di S. Bernardino vengono tuttora
venerati. La sua ricorrenza è il 20 maggio. |
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Vergine e dottore della Chiesa, patrona d'Italia
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Lo si dice oggi come
una scoperta: "Se è in crisi la giustizia, è in crisi lo Stato". Ma
lo diceva già nel Trecento una ragazza: "Niuno Stato si può conservare
nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia". Eccola,
Caterina da Siena. Ultima dei 25 figli (con una gemella morta quasi subito)
del rispettato tintore Jacopo Benincasa e di sua moglie Lapa Piacenti, figlia
di un poeta. Caterina non va a scuola, non ha maestri. Accasarla bene e
presto, ecco il pensiero dei suoi, che secondo l’uso avviano discorsi di
maritaggio quando lei è sui 12 anni. E lei dice di no, sempre, anche davanti
alle rappresaglie. E la spunta. Del resto chiede solo una stanzetta che sarà
la sua “cella” di terziaria domenicana (o Mantellata, per l’abito bianco e il
mantello nero). |
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