Vi ho cercato. Adesso siete venuti a me.

 

 

GIOVANNI PAOLO II
26 ANNI 5 MESI E 17 GIORNI SUL TRONO DI PIETRO

 

Il Papa dei record

Vescovo ad appena 3 8 anni,

Cardinale a 47,

Papa a 58

 

 

 

La vera storia di Karol vescovo operaio venuto d’Oltrecortina

 

Lo hanno chiamato da un Paese lontano... ». Il volto sorridente che sembra non tradire emozioni, la mano che afferra saldamente il microfono, la voce ferma e squillante. La sera del 16 ottobre 1978 il cinquantottenne Karol Wojtyla, affacciato per la prima volta dalla loggia centrale della basilica di San Pietro, aveva parlato del nuovo Papa polacco usando la terza persona: «Gli eminentissimi cardinali lo hanno chiamato da un Paese lontano». L'eletto era lui, il primo pontefice non italiano dal 1522, il primo Papa slavo della storia. Com'è lontana quell'immagine dalla figura di Giovanni Paolo II stanco e malato che ci siamo abituati a vedere negli ultimi anni. Come sono stuccati quei fotogrammi ora che il corpo del pontefice, vestito con i paramenti rossi e la mitra bianca sul capo, è disteso sul letto di morte.

 

Lolek

 

Karol Josef Wojtyla detto «Lolek» era nato il 18 maggio 1920 a Wadowice, un piccolo centro a cinquanta chilometri da Cracovia. È il secondo figlio maschio di Karol, un ufficiale dell'esercito dell'imperatore d'Austria e Ungheria, e di Emilia Kaczorowska. La madre si era notevolmente debilitata dopo il parto. Così, durante la prima infanzia del futuro Papa, è spesso costretta a letto. Colpita da miocardite e nefrite, muore nell'aprile del '29 quando Lolek sta per compiere nove anni. La scomparsa della madre, la sua assenza negli anni della giovinezza di Karol segneranno in modo indelebile la personalità del primo polacco eletto alla Cattedra di Pietro.

Un nuovo, terribile lutto sta però per colpire la famiglia Wojtyla. Edmund detto «Mundek», l'amatissimo fratello maggiore di quattordici anni più vecchio, scompare improvvisamente il 5 dicembre 1932. Mundek, che si era laureato in medicina a Cracovia nel 1930, muore di scarlattina all'ospedale di Bieisko in Slesia, dove ha contratto la malattia da un paziente che aveva tentato in tutti i modi di salvare.

 

La profezia

 

Wojtyla è un alunno brillante, il primo della classe. Frequenta il ginnasio e progetta di iscriversi alla facoltà di lettere. Il 6 maggio 1938 il principe Adam Stefan Sapieha, arcivescovo di Cracovia e futuro cardinale visita la parrocchia di Wadowice. «Il mio insegnante di religione, padre Edward Zacher - racconta Giovanni Paolo II nell'autobiografia Vita e mistero. - mi affidò il compito di porgergli il benvenuto. Ebbi allora per la prima volta l’occasione di trovarmi di fronte a quell'uomo molto venerato da tutti. So che, dopo il mio discorso, l'arcivescovo domandò all'insegnante di religione quale facoltà avrei scelto dopo la maturità. Padre Zacber rispose: «Studierà filologia polacca». Il presule avrebbe risposto: «Peccato che non sia la teologia». Ma le aspettative del principe non andranno deluse e le storie di Wojtyla e Sapieha saranno destinate a intrecciarsi molto presto: quando Karol, qualche anno dopo, deciderà finalmente di farsi sacerdote, l'arcivescovo lo accoglierà nella sua residenza insieme agli altri seminaristi. E sarà lui a chiedergli di non farsi carmelitano - come invece avrebbe desiderato il futuro Papa - profetizzando che quel giovane prete sarebbe diventato «importante per la  Chiesa ».

A Wadowic, Wojtyla diventa amico di molti ebrei, suoi compagni di scuola. Tra questi c'è Jerzy Kluger, il figlio del presidente della comunità israelitica, che gli sarà amico per tutta la vita. Quando al ginnasio si organizzano partite di pallone cattolici contro ebrei, Karol gioca spesso nella squadra di questi ultimi perché i suoi componenti non sono in numero sufficiente.

 

Il Papa in palcoscenico

 

«In quel periodo della mia vita la vocazione sacerdotale non era ancora matura – ricordava Giovanni Paolo II - anche se intorno a me non pochi erano del parere che dovessi entrare in seminario. E forse qualcuno avrà supposto che, se un giovane con così chiare inclinazioni religiose non entrava in seminario, era segno che in gioco v'erano altri amori o predilezioni.

Di fatto a scuola avevo molte colleghe e, impegnato com’ero nel circolo teatrale scolastico, avevo svariate possibilità di incontri con ragazzi e ragazze. Il problema tuttavia non era questo. In quel periodo ero preso soprattutto dalla passione per la letteratura, in particolare per quella drammatica, e per il teatro». Sotto la guida del suo professore di letteratura polacca, Karol diviene ben presto un attore famoso a Wadowice. Continua a recitare anche a Cracovia, dove si trasferisce con il padre quando inizia a frequentare l'università. Wojtyla ama particolarmente le composizioni del poeta Slowacki, e specialmente una poesia, che impara a memoria e si intitola «Il Papa slavo»: «In mezzo ai discordi, Dio suona un'enorme campana. S'apre il Soglio al Papa slavo. Ecco uno che non si ritrarrà come quell'italiano. Come Dio, coraggiosamente affronterà la spada, per lui, polvere è il mondo... Ecco, s'avanza il Papa slavo, fratello del popolo». Versi che sembrano profetizzare l'elezione del pontefice polacco e la sua lotta contro il comunismo.

 

Operaio e prete

 

Karol Wojtyla è stato il primo Papa ad aver lavorato in fabbrica come operaio. «Per evitare la deportazione ai lavori forzati in Germania - scriveva nella sua autobiografia - nell'autunno 1940 cominciai a lavorare come operaio in una cava di pietra collegata con la fabbrica chimica Solvay. Si trovava a Zakrsòwek, a circa mezz'ora dalla mia casa». Il futuro Papa preferisce i turni di notte, che gli permettono di studiare e pregare con più tranquillità. Frequenta anche il «teatro della parola viva» che Mieczysiaw Kotlarezyk aveva fondato e continuava ad animare nella clandestinità della Polonia occupata dai nazisti. All'uscita dalla fabbrica, un giorno Wojtyla viene investito da un camion e rimane gravemente ferito. Il18 febbraio del '41 muore il padre, l'ultimo membro della famiglia. Da quel momento il giovane Wojtyla è solo. La sua vocazione matura definitivamente nel 1942. Il seminario è clandestino e i futuri sacerdoti alloggiano e studiano nel palazzo arcivescovile del principe Adam Sapieha. «All'inizio del quinto anno - racconta il pontefice - l'arcivescovo decise che avrei dovuto trasferirmi a Roma per complementare gli studi. Fu così che, in anticipo sui miei compagni, fui ordinato sacerdote il 1° novembre 1946». In Italia il futuro Papa incontra Padre Pio da Pietrelcina. Molti anni più tardi, durante il Concilio Wojtyla otterrà grazie alle sue intercessioni il miracolo della guarigione per una donna, madre di famiglia, sua amica, gravemente malata. Dopo la parentesi di studio romana, durata due anni, nel '48 don Wojtyla rientra in Polonia e viene destinato alla parrocchia di Niegowic, un villaggio di campagna piuttosto isolato fuori Cracovia. Nel marzo del '49 Sapjeha lo richiama in città e gli affida la parrocchia universitaria di San Floriano. Nel 1954 il sacerdote diventa professore di filosofia morale all'università cattolica di Lublino, una cattedra che conserverà anche da arcivescovo e cardinale. Le sue lezioni, inizialmente difficili da seguire, diventano ben presto affollatissime di studenti. I giovani universitari si affezionano subito a questo professore sui generis, dallo stile diretto.

 

Un vescovo in canoa

 

II 4 luglio 1958 don Karol si trova con un gruppo di giovani sui laghi Mazuri e sta facendo una gita in canoa. Viene convocato d'urgenza dal cardinale Wyszynski, il primate polacco che ha conosciuto la prigionia nelle carceri comuniste. Il cardinale gli comunica che Pio XII ha deciso di nominarlo vescovo ausiliare di Cracovia. Karol Wojtyla ha soltanto 38 anni. Nonostante il nuovo incarico, il futuro Papa continua le sue attività e nel 1960 pubblica il dramma La bottega dell'orefice e il saggio Amore e responsabilità. Quest'ultimo libro provoca un certo scalpore, dato che per la prima volta un vescovo cattolico analizza senza tabù problemi legati alla sessualità. Wojtyla ha studiato le opinioni degli esperti, ma soprattutto trascorre molto tempo con i giovani e li confessa. Nell'ottobre 1962 su apre a Roma il Concilio ecumenico Vaticano II. Il giovane vescovo viene inserito nel gruppo di lavoro che si occupa del cosiddetto Schema XIII, diventato poi la costituzione pastorale Gaudium et spes.

 

Arcivescovo e cardinale

 

Dopo la morte dell'arcivescovo di Cracovia Eugeniusz Baziak, invano il primate Wyszynski aveva proposto numerosi candidati per la successione, tutti bocciati dal regime che invece vedeva di buon occhio la designazione del giovane Wojtyla, considerato a causa dell'età «più aperto e disponibile al dialogo». I comunisti si dovranno ben presto rendere conto di aver preso un abbaglio. Nel dicembre 1963 Wojtyla viene nominato arcivescovo a soli 43 anni. E i giorno del suo ingresso trionfale in diocesi sceglie di indossare i paramenti antichissimi e preziosi dei predecessori medioevali. Un modo per ricordare a tutti - ma soprattutto al potere - l'importanza della Chiesa cattolica per la storia della nazione. Quattro anni dopo, il 26 giugno 1967, Paolo VI lo crea cardinale. Monsignor Wojtyla già da qualche anno è diventato il punto di riferimento del Vaticano in Polonia e Papa Montini avrà modo di apprezzare il contributo del giovane porporato durante la fase preparatoria dell'enciclica Humanae vitae, con la quale il pontefice dichiarerà illecito qualsiasi mezzo contraccettivo. Da cardinale viaggia molto, tiene i contatti con le varie comunità polacche nel mondo. Continua a coltivare la sua passione per lo sport. Un giorno, mentre sta sciando sui monti Tatra, non si accorge di essere sconfinato in Cecoslovacchia e fatica a spiegare alle guardie di frontiera che è proprio lui il cardinale il cui nome e cognome compare sul passaporto vaticano. È già abbastanza conosciuto dai «colleghi» porporati quando, nel 1974, Paolo VI gli affida la relazione di base al Sinodo dei vescovi sull'evangelizzazione e nel '76 gli chiede di predicare in Vaticano i tradizionali esercizi spirituali di Quaresima per i membri della Curia.

 

Da un paese lontano

 

Paolo VI muore il 6 agosto 1978. Venti giorni dopo, il conclave, a cui prendono parte 111 cardinali, elegge il patriarca di Venezia Albino Luciani che, dopo appena 33 giorni, muore improvvisamente. I cardinali tornano a Roma il nuovo conclave si apre nell'incertezza. Nessuno degli italiani favoriti riesce a conquistare i voti necessari. Grazie all'influenza dei «grandi elettori» Franz Koenig di Vienna e John Krol di Philadelphia, i voti vengono indirizzati sul giovane porporato di Cracovia, eletto Papa il pomeriggio del 16 ottobre 1978. I cardinali cercano una persona in grado di richiamare l'Europa alle sue radici cristiane e soprattutto di dar voce alla Chiesa del silenzio. La designazione di Wojtyla viene vista con grande preoccupazione al Cremlino. Durante la messa di inizio pontificato Giovanni Paolo II dice: «Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo. Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici».

 

Andrea Tornielli

 

 

 

 

1978/2005

I 27 anni del Papa che ha cambiato la Storia

 

Il primo cardinale non italiano dal 1523 a essere eletto

Papa a soli 58 anni.

 

Una vita contraddistinta dall’impegno, dalla forza di volontà, dall’essere sempre presente e attento ai problemi dell’umanità, soprattutto dei più sofferenti.

Giovanni Paolo II è entrato tra i Papi più longevi della Storia.,.

Ma nessun Papa della Storia può competere con lui quanto a persone che l’hanno potuto vedere dal vivo, viaggi effettuati, fedeli elevati agli onori degli altari o della porpora, importanti documenti emessi.

 

Il Pontificato in cifre

Persone

Incontrate

 

In totale

300 milioni circa

 

Nelle 1112 udienze

generali in Vaticano

17.119.200

 

Capi di Stato

e di Governo

1475

Chilometri

Percorsi

 

1.215.312 km

in Italia

 

1.163.865 km

all’ estero

 

102 i viaggi fatti

 

129 gli Stati

visitati

 

59,4 volte la circonferenza terrestre

 

Proclamazioni

 

 

476 Santi

 

1320 Beati

 

201 Cardinali

 

Documenti

Firmati

 

14 Encicliche

 

15 Esortazioni

 

11 Costituzioni

 

41 Lettere apostoliche

 

28 Motu proprio

 

 

1978/2005

 27 anni di Papato

Il cammino di Giovanni Paolo II

 

 

 

1978

 

16/10

Karpl Wojtyla diviene il 264° Papa della Chiesa Cattolica con il nome di Giovanni Paolo II

22/10

Solenne inizio del pontificato. Omelia: << Non abbiate paura. Aprite le porte a Cristo…>>

23/10

Storico abbraccio con il cad. Wyszynsky.

5/12

Prima visita alle parrocchie della Diocesi di Roma

1979

 

24/1

Udienza al Ministro degli Esteri sovietico Andrei Gromiko

27/1

A Puebla ( Messico) assemblea dei vescovi latino-americani

4/3

Prima lettera enciclica:<< Redemptor Hominis>> su Gesù cristo

3/6

A Gnezno (Polonia) dice che il Papa slavo manifesta l’unità dell’Europa cristiana. I collegamenti televisivi si interrompono all’improvviso.

30/6

Primo Concistoro

2/10

Discorso all’Assemblea Generale dell’Onu.

1980

 

4/4

Venerdì Santo: Per la prima volta Giovanni Paolo II si reca nella Basilica Vaticana a confessare i fedeli.

2/6

Dopo 170 anni un Papa entra nella cattedrale di Notre Dame a Parigi

21/6

Udienza al Presidente Usa Jmmy Carter

15/11

Discorso ai protestanti di Magonza: << Riconoscere insieme le nostre colpe>>

30/11

Lettera enciclica <<Dives in Misericordia>> su Dio Padre

1981

 

15/1

Udienza alla delegazione di Solidarnosc, guidata da Lech Walesa

21/2

Da radio Veritas ( Manila) messaggio a tutti gli asiatici

25/2

Ad Hiroshima, condanna degli esperimenti sulle armi nucleari

13/5

L’attentato in piazza San Pietro

3/6

Il Santo Padre rientra in Vaticano convalescente

14/9

Lettera enciclica << Laborem Exercens >>sulla degnata dell’uomo che lavora

22/11

Esortazione apostolica << Familiaris Consortio >> sulla vita delle famiglie cristiane

25/11

Il Card. Joseph Ratzinger nominato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede

1982

 

6/1

Lettera Caritas Christi per la Chiesa in Cina

13/5

A Fatima: Atto di consacrazione e affidamento del mondo al Cuore Immacolato di Maria

28/5

Dichiarazione comune con l’Arcivescovo di Canterbury

12/6

Viaggio in Argentina per chiedere la fine del conflitto con la Gran Bretagna per le isole Falkland/Malvinas

10/10

Canonizzazione di padre Massimiliano Kolbe ad Auschwitz

23/11

Riunione plenaria del Collegio dei Cardinali: Rapporti tra lo IOR e il Banco Ambrosiano

1983

 

6/1

Indizione del Giubileo per il 1950° anniversario della Redenzione

25/1

Nuovo Codice di diritto canonico

4/3

Contestazione da parte dei giovani sandinisti a Managua

14/8

A Lourdes con gli ammalati

29/9

Sinodo dei Vescovi: Riconciliazione e penitenza nella missione della Chiesa

31/10

Lettera nel 500° della nascita di Martin Lutero

27/12

Visita al carcere di Rebibbia e incontro con Alì Agca

1984

 

10/1

Relazioni diplomatiche tra Santa Sede e USA

11/2

Lettera apostolica << salvifici Doloris >> sul mistero della sofferenza

18/2

Nuovo Concordato con l’Italia

16/7

Soggiorno sull’Adamello e incontro con il Presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini

1985

 

31/1

Discorso sulla dignità degli indios a Latacunga (Ecuador)

19/2

Udienza al primo ministro israeliano Simon Peres

30/3

Celebrazione dell’Anno mondiale dei giovani indetto dall’ONU

2/6

Enciclica <<Slavorum Apostoli>> sui santi Cirillo e Metodio

19/8

Incontro con i giovani musulmani allo stadio di Rabat

17/11

Messaggi personali a Reagan e Gorbaciov per il vertice di Ginevra

1986

 

5/2

A Calcutta visita la <<casa degli inguaribili>> con Madre Teresa di Calcutta

13/4

Visita alla Sinagoga di Roma

18/5

Lettera enciclica <<Dominun et Vivificantem>> sullo Spirito Santo

27/10

Giornata di preghiera per la pace con i leader di tutte le grandi religioni del mondo ad Assisi

1987

 

13/1

Udienza al presidente polacco Jaruzelski

22/2

Istruzione << Donum vitae >> sulla dignità della procreazione

25/3

Lettera enciclica << Redemptoris Mater >> su Maria, madre del Salvatore

3/4

Contestazione alla Messa di Santiago del Cile

8/7

Prima vacanza sulle Dolomiti, Lorenzago di Cadore

3/12

Visita del Patriarca di Costantinopoli Dimitrios; dichiarazione comune

30/12

Lettera enciclica << Sollicitudo Rei Socialis >> sul valore della solidarietà

1988

 

3/3

Per la prima volta viene pubblicato il Consuntivo economico generale della Santa Sede

15/8

Lettera apostolica << Mulieris dignitatem >> sul valore della donna

8/10

Discorso al Parlamento Europeo di Strasburgo

30/12

Esortazione apostolica << Christifideles Laici >> sul ruolo dei battezzati nella Chiesa e nel mondo

1989

 

17/7

Ripristino delle relazioni diplomatiche con la Polonia

20/8

Giornata mondiale della Gioventù a Santiago de Compostela

27/8

Lettera apostolica << Mi hai gettato nella fossa >> per il 50° anniversario della Seconda guerra mondiale

12/10

Bacio del crocifisso sul suolo di Timor Est

1/12

Visita ufficiale del presidente dell’URSS, Mikhail Gorbaciov

1990

 

10/1

Discorso al Corpo diplomatico dopo la caduta del Muro di Berlino

15/3

Scambio di rappresentanti ufficiali tra santa Sede e Unione Sovietica

26/8

Appello per la pace nel Golfo Persico

1/9

A Luanda denuncia il mancato sviluppo dell’Africa

21/10

Condanna a Napoli della camorra e dell’illegalità diffusa

7/12

Lettera enciclica << Redemptoris Missino >> sui metodi dell’evangelizzazione

10/12

L’arcivescovo Angelo Sodano sostituisce il card. Casaroli come segretario di stato.

1991

 

15/1

Lettera a Saddam Hussein e Gorge Bush per scongiurare la guerra del Golfo

1/5

Lettera enciclica << Centesimus annus >>, che fa il punto della dottrina sociale dopo la fine delle ideologie

15/8

Giornata mondiale dei Giovani a Czestochowa

5/10

Per la prima volta dalla Riforma due vescovi luterani pregano in San Pietro

1992

 

1/1

La Santa Sede riconosce la Federazione Russa

13/1

La Santa Sede riconosce le repubbliche di Croazia e Slovenia

12/7

Ricovero al Policlinico Gemelli. Asportazione di un tumore benigno intestinale

12/10

 500 anni di evangelizzazione dell’America

31/10

La Pontificia Accademia delle Scienze chiude il << caso Galileo >>

5/12

La Santa Sede chiede l’ingerenza umanitaria a favore di Sarajevo

1993

 

9/1

Preghiera per la pace in Europa in difesa dei musulmani di Bosnia

10/2

Discorso a Khartoum contro il fondamentalismo islamico

9/5

Ad Agrigento monito ai mafiosi: << Convertitevi…>>

6/8

Lettera enciclica << Veritatis Splendor >> sui principi della morale cristiana

15/8

Giornata mondiale dei giovani a Denver

11/11

Ricovero al Policlinico Gemelli per la lussazione di una spalla, conseguenza di una caduta

1994

 

11/2

Istituzione dell’Accademia per la vita

17/3

Udienza al Primo ministro israeliano Yitzhak Rabin

7/4

Commemorazione della Shoah insieme al rabbino Toaff

29/4

Ricovero al Gemelli a causa di una frattura al femore destro

15/6

Relazioni diplomatiche fra la Santa Sede e Israele

20/10

Pubblicazione del libro-intervista << Varcare la soglia della speranza >>

10/11

Lettera apostolica << Terzio millennio adveniente >> sul Giubileo del 2000

1995

 

15/1

A Manila al GMC si radunano 4 milioni di persone

25/3

Lettera enciclica << Evangelium vitae >> su alcune questioni di morale

25/5

Lettera enciclica << Ut unun sint >> sull’ecumenismo

29/6

Il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I dice << Col Papa ci amiamo molto >>

14/9

Incontro a Johannesburg con Nelson Mandela

4/10

Discorso per il 50° di fondazione delle nazioni Unite a New York

1996

 

6/2

Omaggio ai martiri guatemaltechi

14/4

Da Tunisi monito ai rapitori di sei trappisti in Algeria

23/6

Con il cancelliere Kohl attraversa la Porta di Brandeburgo a Berlino

6/9

Mancato incontro con il Patriarca di Mosca all’Abazia di Pannonhalma

6/10

Ricovero per intervento di appendicectomia

1/11

50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale. Esce l’autobiografia << Dono e mistero >>

19/12

Udienza a Yasser Arafat

1997

 

10/3

Relazioni diplomatiche tra santa Sede e Libia

16/6

Lettere al primo ministro israeliano Netanyahu e al presidente Arafat per la pace in Medio Oriente

15/8

Approvazione e promulgazione dell’editto Typica del Catechismo della Chiesa Cattolica

21/8

Giornata mondiale della Gioventù a Parigi

2/10

Festa della famiglia a Rio de Janeiro

16/11

Assemblea speciale per l’America al Sinodo dei Vescovi

1998

 

21/1

Santa Messa in Placia della revolucion a L’Avana

15/3

Beatificazione del vescovo Bossilkov primo martire della persecuzione comunista elevato agli altari

19/4

Assemblea speciale dei Vescovi per l’Asia

23/5

Venerazione della Sindone a Torino

31/5

Lettera apostolica << Dies Domini >> sulla santificazione della Domenica

16/11

Assemblea speciale per l’America del Sinodo dei Vescovi

1999

 

11/3

Udienza al presidente iraniano Khatami

1/4

Messaggio personale al presidente jugoslavo Milosevic per la pace in Kosovo

3/6

Giornata di preghiera per la pace nei Balcani

31/10

Dichiarazione congiunta tra la Chiesa Cattolica e la Federazione Luterana Mondiale sulla dottrina della giustificazione per fede

24/12

Apertura della Porta Santa per l’inizio del Grande Giubileo dell’anno 2000

2000

 

15/2

Basic Agreement fra la Santa Sede e l’OLP

12/3

Giornata del Perdono: i << mea culpa>> della Chiesa

20/3

Preghiera al muro del pianto di Gerusalemme

12/5

Annuncio della pubblicazione del terzo segreto di Fatima

15-20/8

Giornata mondiale della Gioventù a Roma

3/9

Beatificazione di Pio IX e Giovanni XIII

2001

 

21/2

All’ottavo Concistoro i cardinali elettori giungono al numero di 135

4/5

Visita All’Acropoli di Atene

5/5

A Damasco, per la prima volta, un Pontefice varca la soglia di una Moschea

1/8

1000ma udienza generale del Pontificato

26/9

A Ierevan incontro con il catholicos degli armeni Karekin II

14/12

Dopo gli attacchi terroristici dell’11/9 invito ai cattolici per un giorno di digiuno per la pace

2002

 

24/1

Giornata di preghiera per la pace nel mondo ad Assisi, con rappresentanti di altre religioni

23/4

Riunione in Vaticano dei cardinali statunitensi sul problema della pedofilia tra il clero

16/6

Canonizzazione di Padre Pio da Pietrelcina

5-9/6

100° viaggio all’estero: Croazia

28/7

Giornata mondiale della gioventù a Toronto

14/11

Prima visita di un Pontefice al Parlamento italiano

2003

 

13/1

Discorso al Corpo diplomatico per prevenire un nuovo conflitto i Iraq

16/3

<< Angelus >> contro la guerra

7/10

Chiusura dell’anno del Rosario nel Santuario mariano di Pompei

16/10

XXV di Pontificato

19/10

Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta

25/10

Il Sacro Collegio dei cardinali arriva a 194 membri più uno << in pectore <<

2004

 

22/1

Il papa vede il film << The Passion << di Mel Gibson, senza fare commenti

26/2

Giovanni Paolo II dice in romanesco << Volèmose bene >>

14/3

Il Pontificato diventa il terzo più lungo della storia

4/6

Gorge W. Bush consegna al Papa la medaglia della libertà

28/8

Il Patriarca di Mosca riceve in dono l’icona della madonna di Kazan

6/10

Pubblicata l’autobiografia << Alzatevi,Andiamo!>> sull’esperienza di vescovo

2005

 

10/1

Giovanni Paolo II indica ai diplomatici le 4 sfide del nostro tempo: vita,pane,pace e libertà

1/2

E’ ricoverato al Policlinico Gemelli. Rimane nel <<Vaticano 3 >> per 10 giorni, recitando l’Angelus dalla finestra della sua stanza

22/2

Esce l’ultima fatica letteraria << Memoria e identità >> un testo di riflessioni sulla storia

24/2

Viene nuovamente ricoverato al Gemelli dove è sottoposto ad intervento di tracheotomia

2/5

Giovanni Paolo II muore in Vaticano alla ore 21,37

 

Dopo San Pietro(34/37 anni)

i Papi con più anni di pontificato

 

 

Nome

Luogo di nascita

Elezione

Morte

Giorni

Anni

 

 

 

 

 

 

 

1

Pio IX

Senigallia

2/6/1846

7/2/1878

11.573

31,7

2

Giovanni Paolo II

Wadowice (Polonia)

16/10/1978

2/4/2005

9.658

26,5

 

 

 

 

 

 

 

3

Leone XIII

Carpineto

3/3/1878

20/07/1903

9.270

25,4

 

 

 

 

 

 

 

4

Pio VI

Cesena

22/2/1775

29/8/1799

8.954

24,5

 

 

 

 

 

 

 

5

Adriano I

Roma

9/2/772

25/12/795

8.720

23,9

 

 

 

 

 

 

 

6

Pio VII

Cesena

21/3/1800

20/8/1823

8.552

23,4

 

 

 

 

 

 

 

7

Alessandro III

Siena

20/9/1159

20/8/1181

8.005

21,9

 

 

 

 

 

 

 

8

S.Silvestro I

Roma

31/1/314

31/12/335

8.004

21,9

 

 

 

 

 

 

 

9

Giovanni XXII

Cahors (Francia)

5/9/1313

4/12/1334

7.760

21,3

 

 

 

 

 

 

 

10

S.Leone Magno

Tuscia

29/9/440

10/9/461

7.651

21

 

 

 

 

 

 

 

11

Urbano VIII

Firenze

29/9/1623

29/7/1644

7.609

20,8

 

 

 

 

 

 

 

12

S.Leone III

Roma

27/12/795

12/6/816

7.473

20,5

 

 

 

 

 

 

 

13

Clemente XI

Urbino

8/12/1700

19/3/1721

7.406

20,3

 

 

 

 

 

 

 

14

Pio XII

Roma

12/03/1939

09/10/1958

7.151

19,6

 

 

 

 

 

 

 

15

Pasquale II

Bieda

14/8/1099

21/1/1118

6.735

18,5

 

 

 

 

 

 

 

16

Innocenzo III

Anagni

22/2/1198

16/7/1216

6.719

18,4

 

 

 

 

 

 

 

17

S.Damaso I

Spagna

1/10/366

11/12/384

6.646

18,2

 

 

 

 

 

 

 

18

Vigilio

Roma

29/3/537

7/6/555

6.644

18,2

 

 

 

 

 

 

 

19

S.Zefirino

Roma

199

217

 

18

 

 

Testamento di Giovanni Paolo II del 6.III.1979

(e le aggiunte successive)

 

Ecco il testo del Testamento di Giovanni Paolo II del 6.III.1979 (e le aggiunte successive) in una nostra traduzione italiana


Totus Tuus ego sum
Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.
"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà" (cfr Mt 24, 42) - queste parole mi ricordano l'ultima chiamata, che avverrà nel momento in cui il Signore vorrà. Desidero seguirLo e desidero che tutto ciò che fa parte della mia vita terrena mi prepari a questo momento. Non so quando esso verrà, ma come tutto, anche questo momento depongo nelle mani della Madre del mio Maestro: Totus Tuus. Nelle stesse mani materne lascio tutto e Tutti coloro con i quali mi ha collegato la mia vita e la mia vocazione. In queste Mani lascio soprattutto la Chiesa, e anche la mia Nazione e tutta l'umanità. Ringrazio tutti. A tutti chiedo perdono. Chiedo anche la preghiera, affinché la Misericordia di Dio si mostri più grande della mia debolezza e indegnità.
Durante gli esercizi spirituali ho riletto il testamento del Santo Padre Paolo VI. Questa lettura mi ha spinto a scrivere il presente testamento.
Non lascio dietro di me alcuna proprietà di cui sia necessario disporre. Quanto alle cose di uso quotidiano che mi servivano, chiedo di distribuirle come apparirà opportuno. Gli appunti personali siano bruciati. Chiedo che su questo vigili don Stanislao, che ringrazio per la collaborazione e l'aiuto così prolungato negli anni e così comprensivo. Tutti gli altri ringraziamenti invece, li lascio nel cuore davanti a Dio stesso, perché è difficile esprimerli.
Per quanto riguarda il funerale, ripeto le stesse disposizioni, che ha dato il Santo Padre Paolo VI. (qui nota al margine: il sepolcro nella terra, non in un sarcofago, 13.3.92).
"apud Dominum misericordia
et copiosa apud Eum redemptio"
Giovanni Paolo pp. II
Roma, 6.III.1979
Dopo la morte chiedo Sante Messe e preghiere
5.III.1990
***

Foglio senza data:
Esprimo la più profonda fiducia che, malgrado tutta la mia debolezza, il Signore mi concederà ogni grazia necessaria per affrontare secondo la Sua volontà qualsiasi compito, prova e sofferenza che vorrà richiedere dal Suo servo, nel corso della vita. Ho anche fiducia che non permetterà mai che, mediante qualche mio atteggiamento: parole, opere o omissioni, possa tradire i miei obblighi in questa santa Sede Petrina.
***

24.II - 1.III.1980
Anche durante questi esercizi spirituali ho riflettuto sulla verità del Sacerdozio di Cristo nella prospettiva di quel Transito che per ognuno di noi è il momento della propria morte. Del congedo da questo mondo - per nascere all'altro, al mondo futuro, segno eloquente (aggiunto sopra: decisivo) è per noi la Risurrezione di Cristo.
Ho letto dunque la registrazione del mio testamento dell'ultimo anno, fatta anch'essa durante gli esercizi spirituali - l'ho paragonata con il testamento del mio grande Predecessore e Padre Paolo VI, con quella sublime testimonianza sulla morte di un cristiano e di un papa - e ho rinnovato in me la coscienza delle questioni, alle quali si riferisce la registrazione del 6.III.1979 preparata da me (in modo piuttosto provvisorio).
Oggi desidero aggiungere ad essa solo questo, che ognuno deve tener presente la prospettiva della morte. E deve esser pronto a presentarsi davanti al Signore e al Giudice - e contemporaneamente Redentore e Padre. Allora anche io prendo in considerazione questo continuamente, affidando quel momento decisivo alla Madre di Cristo e della Chiesa - alla Madre della mia speranza.
I tempi, nei quali viviamo, sono indicibilmente difficili e inquieti. Difficile e tesa è diventata anche la via della Chiesa, prova caratteristica di questi tempi - tanto per i Fedeli, quanto per i Pastori. In alcuni Paesi (come p.e. in quello di cui ho letto durante gli esercizi spirituali), la Chiesa si trova in un periodo di persecuzione tale, da non essere inferiore a quelle dei primi secoli, anzi li supera per il grado della spietatezza e dell'odio. Sanguis martyrum - semen christianorum. E oltre questo - tante persone scompaiono innocentemente, anche in questo Paese in cui viviamo...
Desidero ancora una volta totalmente affidarmi alla grazia del Signore. Egli stesso deciderà quando e come devo finire la mia vita terrena e il ministero pastorale. Nella vita e nella morte Totus Tuus mediante l'Immacolata. Accettando già ora questa morte, spero che il Cristo mi dia la grazia per l'ultimo passaggio, cioè la [mia] Pasqua. Spero anche che la renda utile anche per questa più importante causa alla quale cerco di servire: la salvezza degli uomini, la salvaguardia della famiglia umana, e in essa di tutte le nazioni e dei popoli (tra essi mi rivolgo anche in modo particolare alla mia Patria terrena), utile per le persone che in modo particolare mi ha affidato, per la questione della Chiesa, per la gloria dello stesso Dio.
Non desidero aggiungere niente a quello che ho scritto un anno fa - solo esprimere questa prontezza e contemporaneamente questa fiducia, alla quale i presenti esercizi spirituali di nuovo mi hanno disposto.
Giovanni Paolo II
Totus Tuus ego sum
5.III.1982
Nel corso degli esercizi spirituali di quest'anno ho letto (più volte) il testo del testamento del 6.III.1979. Malgrado che tuttora lo consideri come provvisorio (non definitivo), lo lascio nella forma nella quale esiste. Non cambio (per ora) niente, e neppure aggiungo, per quanto riguarda le disposizioni in esso contenute.
L'attentato alla mia vita il 13.V.1981 in qualche modo ha confermato l'esattezza delle parole scritte nel periodo degli esercizi spirituali del 1980 (24.II 1.III)
Tanto più profondamente sento che mi trovo totalmente nelle Mani di Dio - e resto continuamente a disposizione del mio Signore, affidandomi a Lui nella Sua Immacolata Madre (Totus Tuus)
Giovanni Paolo pp. II
***

5.III.82
In connessione con l'ultima frase del mio testamento del 6.III 1979 (: "Sul luogo / il luogo cioè del funerale / decida il Collegio Cardinalizio e i Connazionali") - chiarisco che ho in mente: il metropolita di Cracovia o il Consiglio Generale dell'Episcopato della Polonia - al Collegio Cardinalizio chiedo intanto di soddisfare in quanto possibile le eventuali domande dei su elencati.
***

1.III.1985 (nel corso degli esercizi spirituali).
Ancora - per quanto riguarda l'espressione "Collegio Cardinalizio e i Connazionali": il "Collegio Cardinalizio" non ha nessun obbligo di interpellare su questo argomento "i Connazionali"; può tuttavia farlo, se per qualche motivo lo riterrà giusto.
JPII

Gli esercizi spirituali dell'anno giubilare 2000
(12-18.III)
[per il testamento]
1. Quando nel giorno 16 ottobre 1978 il conclave dei cardinali scelse Giovanni Paolo II, il Primate della Polonia Card. Stefan Wyszynski mi disse: "Il compito del nuovo papa sarà di introdurre la Chiesa nel Terzo Millennio". Non so se ripeto esattamente la frase, ma almeno tale era il senso di ciò che allora sentii. Lo disse l'Uomo che è passato alla storia come Primate del Millennio. Un grande Primate. Sono stato testimone della sua missione, del Suo totale affidamento. Delle Sue lotte: della Sua vittoria. "La vittoria, quando avverrà, sarà una vittoria mediante Maria" - queste parole del suo Predecessore, il Card. August Hlond, soleva ripetere il Primate del Millennio.
In questo modo sono stato in qualche maniera preparato al compito che il giorno 16 ottobre 1978 si è presentato davanti a me. Nel momento in cui scrivo queste parole, l'Anno giubilare del 2000 è già una realtà in atto. La notte del 24 dicembre 1999 è stata aperta la simbolica Porta del Grande Giubileo nella Basilica di San Pietro, in seguito quella di San Giovanni in Laterano, poi di Santa Maria Maggiore - a capodanno, e il giorno 19 gennaio la Porta della Basilica di San Paolo "fuori le mura". Quest'ultimo avvenimento, per via del suo carattere ecumenico, è restato impresso nella memoria in modo particolare.
2. A misura che l'Anno Giubilare 2000 va avanti, di giorno in giorno si chiude dietro di noi il secolo ventesimo e si apre il secolo ventunesimo. Secondo i disegni della Provvidenza mi è stato dato di vivere nel difficile secolo che se ne sta andando nel passato, e ora nell'anno in cui l'età della mia vita giunge agli anni ottanta ("octogesima adveniens"), bisogna domandarsi se non sia il tempo di ripetere con il biblico Simeone "Nunc dimittis".
Nel giorno del 13 maggio 1981, il giorno dell'attentato al Papa durante l'udienza generale in Piazza San Pietro, la Divina Provvidenza mi ha salvato in modo miracoloso dalla morte. Colui che è unico Signore della vita e della morte Lui stesso mi ha prolungato questa vita, in un certo modo me l'ha donata di nuovo. Da questo momento essa ancora di più appartiene a Lui. Spero che Egli mi aiuterà a riconoscere fino a quando devo continuare questo servizio, al quale mi ha chiamato nel giorno 16 ottobre 1978. Gli chiedo di volermi richiamare quando Egli stesso vorrà. "Nella vita e nella morte apparteniamo al Signore... siamo del Signore" (cfr Rm 14, 8). Spero anche che fino a quando mi sarà donato di compiere il servizio Petrino nella Chiesa, la Misericordia di Dio voglia prestarmi le forze necessarie per questo servizio.
3. Come ogni anno durante gli esercizi spirituali ho letto il mio testamento del 6.III.1979. Continuo a mantenere le disposizioni contenute in esso. Quello che allora, e anche durante i successivi esercizi spirituali è stato aggiunto costituisce un riflesso della difficile e tesa situazione generale, che ha marcato gli anni ottanta. Dall'autunno dell'anno 1989 questa situazione è cambiata. L'ultimo decennio del secolo passato è stato libero dalle precedenti tensioni; ciò non significa che non abbia portato con sé nuovi problemi e difficoltà. In modo particolare sia lode alla Provvidenza Divina per questo, che il periodo della così detta "guerra fredda" è finito senza il violento conflitto nucleare, di cui pesava sul mondo il pericolo nel periodo precedente.
4. Stando sulla soglia del terzo millennio "in medio Ecclesiae", desidero ancora una volta esprimere gratitudine allo Spirito Santo per il grande dono del Concilio Vaticano II, al quale insieme con l'intera Chiesa - e soprattutto con l'intero episcopato - mi sento debitore. Sono convinto che ancora a lungo sarà dato alle nuove generazioni di attingere alle ricchezze che questo Concilio del XX secolo ci ha elargito. Come vescovo che ha partecipato all'evento conciliare dal primo all'ultimo giorno, desidero affidare questo grande patrimonio a tutti coloro che sono e saranno in futuro chiamati a realizzarlo. Per parte mia ringrazio l'eterno Pastore che mi ha permesso di servire questa grandissima causa nel corso di tutti gli anni del mio pontificato.
"In medio Ecclesiae"... dai primi anni del servizio vescovile - appunto grazie al Concilio - mi è stato dato di sperimentare la fraterna comunione dell'Episcopato. Come sacerdote dell'Arcidiocesi di Cracovia avevo sperimentato che cosa fosse la fraterna comunione del presbiterio - il Concilio ha aperto una nuova dimensione di questa esperienza.
5. Quante persone dovrei qui elencare! Probabilmente il Signore Dio ha chiamato a Sé la maggioranza di esse - quanto a coloro che ancora si trovano da questa parte, le parole di questo testamento li ricordino, tutti e dappertutto, dovunque si trovino.
Nel corso di più di vent'anni da cui svolgo il servizio Petrino "in medio Ecclesiae" ho sperimentato la benevola e quanto mai feconda collaborazione di tanti Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, tanti sacerdoti, tante persone consacrate - Fratelli e Sorelle - infine di tantissime persone laiche, nell'ambiente curiale, nel Vicariato della Diocesi di Roma, nonché fuori di questi ambienti.
Come non abbracciare con grata memoria tutti gli Episcopati nel mondo, con i quali mi sono incontrato nel succedersi delle visite "ad limina Apostolorum"! Come non ricordare anche tanti Fratelli cristiani - non cattolici! E il rabbino di Roma e così numerosi rappresentanti delle religioni non cristiane! E quanti rappresentanti del mondo della cultura, della scienza, della politica, dei mezzi di comunicazione sociale!
6. A misura che si avvicina il limite della mia vita terrena ritorno con la memoria all'inizio, ai miei Genitori, al Fratello e alla Sorella (che non ho conosciuto, perché morì prima della mia nascita), alla parrocchia di Wadowice, dove sono stato battezzato, a quella città del mio amore, ai coetanei, compagne e compagni della scuola elementare, del ginnasio, dell'università, fino ai tempi dell'occupazione, quando lavorai come operaio, e in seguito alla parrocchia di Niegowic, a quella cracoviana di S. Floriano, alla pastorale degli accademici, all'ambiente... a tutti gli ambienti... a Cracovia e a Roma... alle persone che in modo speciale mi sono state affidate dal Signore.
A tutti voglio dire una sola cosa: "Dio vi ricompensi"
"In manus Tuas, Domine, commendo spiritum meum"
A.D.
17.III.2000


(©L'Osservatore Romano - 8 Aprile 2005)

 

 

 

Non abbiate paura!

 Aprite, anzi spalancate  le porte a Cristo.

 

 

 

 

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