I viaggi di Paolo

 

 

 

L'attività missionaria si intensificò.

Durante il secondo viaggio Paolo portò il vangelo in Europa (Atti 16) verso il 50 d.C. II suo terzo viaggio finì con l'arresto, ma alla fine egli arrivò a Roma nel 62 d.C. e, benché in stato di

cattività, poté proclamarvi liberamente la buona novella (Atti 28). Molti altri

annunziarono il vangelo e aiutarono le Chiese. Verso il 64 d.C., il periodo in cui si chiudono gli Atti, in tutti i grandi centri dell'impero romano c'erano delle Chiese, e da queste il vangelo andava diffondendosi nelle regioni circostanti.

Dopo il memorabile incontro col Gesù risorto sulla via di Damasco, incontro che trasformò la sua vita, Paolo divenne la figura-chiave della diffusione del cristianesimo in Occidente. Nelle sue lettere alle Chiese, lettere che costituiscono una buona parte del Nuovo Testamento, egli fa spesso riferimento ai propri viaggi e ai continui pericoli affrontati. Tre di quei viaggi missionari sono descritti per esteso da Luca, suo compagno, negli Atti, ma oltre a quelli ve ne fu un quarto, ch'egli compì come prigioniero inviato a Roma per esservi processato.

 

 

 

Viaggio 1.

Durante il primo viaggio Paolo e Barnaba, partiti da Antiochia di Siria, raggiunsero Cipro per nave e di qui l'odierna Turchia: Attalia, Perge, Antiochia di Pisidia, Iconio, Derbe e Listra.

 

Quindi ripercorsero la medesima strada e si imbarcarono per Antiochia. Giovanni Marco, che era partito con loro, tornò a casa da Perge. Data attorno al 45-46 d.C.

 

 

 

Viaggio 2.

Il secondo viaggio, svoltosi un anno o due dopo (48-51 d.C.), incluse una permanenza di 18 mesi a Corinto.

 

Questa volta Paolo prese con se Sila, dopo aver avuto una discussione con Barnaba a proposito di Giovanni Marco. Essi raggiunsero via terra da Antiochia le Chiese fondate durante il primo viaggio e si unirono a Timoteo a Listra. Da Efeso raggiunsero Troade sulla costa, da dove salparono per la Grecia settentrionale: qui, da Filippi raggiunsero Tessalonica, poi Berea, Atene e Corinto (dove si fermarono); quindi da Corinto tornarono via mare ad Antiochia, passando per Efeso e Cesarea.

 

 

 

 

Viaggio 3.

Durante il terzo viaggio (inizialo nel 53 d.C.) Paolo e i suoi compagni attraversarono di nuovo la Galazia e la Frigia (Turchia) “confermando nella fede tutti i discepoli".

 

Si fermarono oltre due anni a Efeso, ove la risposta al vangelo di Gesù fu talmente grande che i fabbricanti di statuette della dea Diana, vedendo la loro attività andare in fallimento, scatenarono un tumulto. Da Efeso Paolo raggiunse Troade, Filippi, Corinto, quindi via terra Asso lungo la costa, dove si imbarco per Mitilene, Mileto, Rodi, Patara, Tiro, Tolemaide, Cesarea e, di nuovo via terra, Gerusalemme.

 

 

Viaggio a Roma.

A Gerusalemme fu arrestato, passò due anni in prigione (58-60), quindi si appellò a Cesare (com'era suo diritto in qualità di cittadino romano) e salpò per Roma.

 

 

Questo quarto viaggio, compiuto durante l'autunno, fu molto diverso dagli altri. Pur avendo con sé Luca, egli era sotto custodia. La nave salpo imprudentemente da Creta, fu investita da una burrasca e fece naufragio vicino a Malta, dove l'equipaggio fortunosamente salvatosi svernò prima di proseguire per Roma. Al suo arrivo i cristiani di Roma gli andarono incontro, e per i due anni successivi egli continuò a diffondere la buona novella di Cristo, pur essendo agli arresti domiciliari e in attesa del processo.

 

torna su

 

 

Torna a: Piccolo Atlante della Bibbia