I patriarchi: da Abramo a Giuseppe

 

 

 

Abramo

 

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Isacco

 

 

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Giacobbe

Giuseppe

 

 

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La famiglia di Gicobbe si stabilisce in Egitto

 

 

 

 

 

 

2000 a.C.

1900

1800

1700

 

1600

 

 

 

 

 

Abramo, chiamato da Dio a essere l'antenato di una grande nazione, era originario della città di Ur, nella Mesopotamia meridionale. Alcuni membri della sua famiglia si stabilirono a Carran, più a nord, mentre egli prosegui per Canaan, in obbedienza al comando di Dio.

Il mondo dei primi antenati d'Israele fu il mondo dei ricchi e potenti regni situati nelle valli fluviali dell'Egitto e della Mesopotamia. Tra di essi sorgevano molte città fortificate e piccoli regni. Queste roccheforti proteggevano le popolazioni sedentarie, che coltivavano la campagna circostante.

Però esistevano anche tribù nomadi, che si muovevano da un luogo all'altro in cerca di buoni pascoli per le loro greggi e mandrie. Abramo e la sua famiglia erano precisamente un gruppo nomade tra i tanti che si muovevano nella zona.

Questa era la situazione di Canaan, quando Abramo vi giunse e si accampò a Sichem. La pianura costiera e la valle del Giordano, che si prestavano alla coltivazione, erano già abitate da popolazioni sedentarie. Questo stile di vita piacque a suo nipote Lot, che scese dalle colline per accamparsi vicino a Sodoma. Ma questa forma di esistenza aveva i suoi pericoli, e Lot fu uno dei molti che ebbero a soffrire, quando re ribelli cercarono di scrollarsi di dosso il controllo dei loro distanti signori feudali (Genesi 14).

 

Viaggi di Abramo

Abramo.

 

Abramo passò gran parie della sua vita in Canaan (la terra che Dio aveva promesso di dare a lui e ai suoi discendenti), accampato vicino a Ebron, eccezion fatta per un breve viaggio in Egitto in un periodo di carestia. Dopo molto tempo gli nacque Isacco, il figlio promesso. Egli però non fu mai padrone di quel paese, e quando la moglie Sara morì fu costretto a comprare un terreno da un hittita per seppellirla.

 

 

 

Giacobbe.

Giacobbe, nipote di Abramo, dopo aver defraudato del diritto di primogenitura il fratello Esau, si rifugiò presso parenti a Paddan-Aram, la regione circostante Carran. Ivi lavorò per vent'anni al servizio dello scaltro zio Labano, quindi prese le due mogli, i loro figli, le proprie greggi e mandrie e se ne tornò in patria. Aveva ancora molla paura dell'ira di Esaù e a Macanaim invocò disperatamente l'aiuto di Dio. Dio lo rassicurò, e l'incontro col fratello fu un incontro pacifico. Passò il resto della vita in Canaan, finché vecchio raggiunse Giuseppe in Egitto,

 

Viaggio di Giacobbe e suo ritorno a casa

 

 

Giuseppe.

Con la sua posizione di figlio prediletto di Giacobbe e con le sue parole vanagloriose Giuseppe si attirò l'odio dei fratelli. Presentatasi l'occasione, essi lo vendettero schiavo. In Egitto egli arrivò a occupare una posizione di primo piano. Messo in prigione per una falsa accusa, divenne alla fine il primo ministro del re egiziano.

Siccità e carestia colpivano spesso Canaan. In Egitto Giuseppe provvide a far immagazzinare il grano. I suoi fratelli vennero per comprarne e alla fine tutta la famiglia si stabilì a Gosen, nel delta orientale del Nilo, vicino alla corte. E qui che finisce il libro della Genesi.

 

 

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