I LAVORI DEGLI EBREI

 

 

 

L’ovile era costituito da un recinto di pietre collocate a secco oppure da una fitta barriera di sterpi, per impedire agli ovini di uscire e ai predatori di entrare.

 

 

Compito della donna era quello di tessere le fibre di lino o il filo ottenuto dalla filatura del vello delle pecore o delle capre. Il telaio poteva essere verticale oppure orizzontale.

In epoca biblica la maggior parte delle famiglie era relativamente autosufficiente, in quanto possedeva i campi dai quali mietere i raccolti. Gli uomini costruivano la casa in cui la famiglia abitava, mentre le donne si dedicavano alla filatura e alla tessitura, arti che i genitori erano tenuti a tramandare ai figli.

Per tutto i! periodo di cui narra la Bibbia, l'agricoltura subì pochi cambiamenti, mentre in epoca neotestamentaria la terra era lavorata in misura più intensiva e si era diffusa l'abitudine di allevare pollame. Nella fertile regione della Galilea si produceva molto lino, e probabilmente si compirono anche tentativi di costruire un sistema d’irrigazione.

La vite era una delle colture più importanti delle campagne d' Israele. Le vigne erano piantate in filari, in vigneti preparati con cura lungo le pendici assolate delle colline.

All'epoca della vendemmia, si raccoglievano i grappoli, che erano poi pigiati con piedi all'interno dei tini.

Il vino era poi posto a fermentare all'interno di otri o di giare di terracotta. La vigna era simbolo di Israele, segno di pace e prosperità.

 

 

 

La vigna era corredata da una torre con luoghi per la pigiatura ed un frantoio.

 

 

Gesù lo usò in cinque delle sue parabole, e descrisse se stesso come la vera vite, dalla quale dipendono i tralci, cioè i suoi discepoli.

 

 

L’aratura era compiuta con un aratro dalla forma semplice trainato da una o più coppie di buoi.

 

 

La trebbiature del grano avveniva su un’aia di terra battuta: sulle spighe ,ormai secche, una coppia di buoi trascinava una piastra dentata.

Dal tempo di Abramo a quello di Gesù la vita dei pastori non aveva subito alcun cambiamento sostanziale, anche se il loro mestiere non godeva più di grande considerazione. Il pastore accompagnava le pecore e le capre al pascolo e ad abbeverarsi, le conosceva una per una e vegliava su di loro giorno e notte.

 

 

 

Capre e pecore erano sempre tenute insieme. Le pecore erano utilizzate principalmente per la lana, con la quale si realizzavano i tessuti, e fornivano il latte che, sotto forma di cagliata, era il cibo dei più poveri. Anche le capre erano utili, perché con il loro pelo si realizzavano tessuti anche se meno raffinati, mentre con la pelle si facevano bisacce e otri.

 

 

Il calendario ebraico

Monete, pesi e misure