Data di consacrazione: 10 settembre 1962 dal Vescovo di Padova Mons. Girolamo Bortignon)
Titolare: S. Antonino martire d'Apamea in Siria (2 settembre)
Anime: 7350
Comune: Cadoneghe
Provincia: Padova
Vicariato: Vigodarzere

Cenni storici:


Tra i terreni che l'arcidiacono Bernardo il 31 maggio 1047 donò ai canonici della cattedrale di Padova ce n'erano anche « infra vico Milanica. ..infra comitato Tervisiano ». E’ la prima volta che s'incontra Meianiga in un atto pubblico. Diventa « Millaniga " in una vendita del 9 novembre 1119 e in documenti successivi. L'esistenza a Meianiga d'una cura d'anime organizzata parrebbe testimoniata dalla presenza d'un Ruggero chierico “de Millaniga” ad un processo del 12 novembre 1205. Di fatto la decima papale del 1297 elenca fra le chiese delle "plebes [pievi] S. Michaelis de Turre" anche "ecclesia S. Antonini de Melianica", retta dal prete Antonio, coadiuvato dal chierico Tornimbene. Allora furono scusati dal pagamento delle due rate della decima, ma nell'estimo papale del secolo seguente il beneficio presbiterale è valutato 32 lire di piccoli, quello chiericale 25.
Il titolare della chiesa è S. Antonino, giovane ventenne martirizzato ad Apamea in Siria poco dopo la fine delle persecuzioni;
soltanto a cominciare dalla visita pastorale del 13 settembre 1888 è chiamato presbitero, seguendo l'errata lezione del Martirologio Romano.
Nella relazione della visita pastorale del vescovo Ormaneto il 1° giugno 1572 la chiesa di Meianiga è detta parrocchiale, il suo rettore “residet, per seipsum exercet curam animarum et inhabitat domum parochialem quae est prope ecclesiam” [risiede e esercita la cura della anime per suo conto e abita in una casa della parrocchia accanto alla chiesa].
Questa aveva tre altari e in fondo, a destra della porta meridionale, il battistero; il cimitero era attorno alla chiesa che aveva fabbriceria: insomma tutto quello che fin da allora si richiedeva in una parrocchia.
Nella visita del 29 maggio 1680 S. Gregorio Barbarigo trovò la chiesa “magnifice ornata et praecipue altaria de novo pulcherrime renovata ac restaurata” [magnificamente ornata e in particolare gli altari in modo stupendo rinnovati e restaurati] per merito del rettore don Francesco Giglio, entrato in possesso il 30 dicembre 1675. Nonostante fosse stata nuovamente restaurata nel 1884-1886, quella chiesa era ormai troppo vecchia. Il 5 maggio 1906 ebbe inizio la costruzione di una nuova chiesa su disegno del parroco don Bortolo Guzzonato a croce latina con tre navate; nel 1911 era al coperto. Del tutto finita l' 8 maggio 1923, fu consacrata il 10 settembre 1962.
Il nuovo campanile iniziato nel 1933, fu terminato 23 anni dopo, nel 1956 dalla ditta Tombola.


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