NOTIZIE SU CADIGNANO

 

1) Notizie generali

Cadignano, cad.jpg (26499 byte) già comune autonomo, fu unito a Verolanuova nel 1929.                        

Si trova a m. 68 s.l.m., sulla sponda sinistra del fiume Strone ed è attraversato dal vaso Fiume, che confluisce nello Strone all’altezza del centro del paese. Gli abitanti sono attualmente 800.

Dal punto di vista economico, l’attività prevalente in loco è l’agricoltura e l’allevamento, ma molti sono gli operai che lavorano nei centri vicini. Esiste un’unica industria (casearia) e pochi sono gli artigiani.

 

2) Origine del nome.

Il toponimo Cadignano ha un’origine incerta. Forse deriva dal latino Catinius: un proprietario di nome Catinius avrebbe dato il suo nome al fondo di sua proprietà: fundus Catinius, cioè il podere di Catinio.

Potrebbe anche avere origini celtiche: dal termine gat, che si-gnifica passaggio, ponte, e origini latino-galliche: dal termine agno, che significa fiume. Cadignano significherebbe, pertanto, luogo di transito o passaggio del fiume od anche, dalla radice haeg,: baracca del ponte sul fiume.

 

3) Note di storia.

Il nome Cadignano ricorre per la prima volta in un atto di investitura che risale al 17 giugno 1074. E’ il documento più antico che si conosca, nel quale si parla di un testimone di nome “Albertus de Catiniano”.

Nel 1192 si parla di Cadignano come di un feudo dell’Abbazia benedettina di Leno. Cadignano sarebbe stato, all’inizio del secondo millennio, un insieme di poche corti rurali sparse nella campagna, gravitanti attorno ad un ospizio intitolato ai Santi Nazaro e Celso e comprendente anche un mulino e un fabbro ferraio.

Nel 1200, sarebbe esistita a Cadignano una cellula monastica o una parrocchia retta da monaci o più probabilmente da un gruppo di chierici, cui presiedeva l’arciprete.

Negli ultimi decenni del sec. XV un evento segnò la storia del paese: l’annessione del Beneficio parrocchiale alla Mensa capitolare del Duomo di Brescia, avvenuta per effetto della Bolla del papa Innocenzo VIII, datata a Roma il 12 maggio 1489.

Sotto il patronato del Capitolo la parrocchia rimase fino ad epoca recente, quando il Capitolo della Cattedrale rinunciò al giurispatronato, cioè al diritto di nominare il parroco permettendo che il beneficio di Cadignano diventasse di libera collocazione.

 

4) Personaggi storici notevoli.

maggi.jpg (15696 byte)La nobile famiglia Maggi aveva un ramo cadignanese. Il B. Sebastiano, nato a Brescia nel 1414, appartenne all’Ordine dei Frati Predicatori di S. Domenico e fu amico e confessore del confratello Girolamo Savonarola. A Cadignano rimane un edificio dalle linee quattrocentesche, chiamato Palazzo Maggi-Scanzi (oggi della famiglia Tiefenthaler), con affreschi di Lattanzio Gambara e una cappella privata dedicata al Beato Sebastiano Maggi, eretta nel 1786-90, contenente una pala d’altare, attribuita al pittore salodiano Sante Cattaneo, raffigurante il Beato davanti alla Madonna.

A Cadignano è legato anche un altro notevole personaggio: Agostino Gallo, nato nel 1499 quasi certamente in questa borgata, ma trasferitosi presto a Borgo Poncarale e poi a Brescia, in contrada S. Clemente, ove ospitò amichevolmente Angela Merici (1474-1540), fondatrice delle “Orsoline” (Compagnia delle Dimesse di S. Orsola), dedite all’educazione dell’infanzia. Fu figura di primo piano nel ‘500 bresciano riguardo al movimento della riforma cattolica prima del Concilio di Trento (1545-1565) e riguardo agli studi sull’agricoltura.

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