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$PORT & BU$INE$$ Emanuele Fumagalli |
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Penso di far parte del ristretto crocchio di italiani che non si intendono di calcio e che seguono gli altri sport con superficialità, per non dire con un discreto disinteresse, ma i fatti degli ultimi tempi mi hanno spinto a una riflessione riguardo i veri valori di cui lo sport, a mio modestissimo avviso, dovrebbe essere l'indiscusso testimonial. Ultimamente, infatti, le notizie a carattere sportivo sono principalmente di due tipi: quelle che descrivono in maniera fin troppo minuziosa le clausole dei contratti ultra miliardari dei calciatori e quelle dei sempre più frequenti casi di doping "che ormai si spingono anche (o quasi?) al mondo delle freccette!" Personalmente ritengo che lo sport sia, o debba essere, il punto di riferimento per i giovani, soprattutto perché l'attività fisica può essere un ottimo pretesto per infittire relazioni interpersonali e ricevere stimoli positivi per una migliore crescita personale. E per chi purtroppo non pratica sport? Il pane dei tifosi è sicuramente lo spettacolo, ingrediente rarissimo da trovare in una qualsiasi manifestazione ludica: è sempre più difficile restare svegli davanti alla televisione durante una partita di calcio o un gran premio di formula uno. E in un mondo dominato dallo spietato business e dalla monotonia degli scandali del doping, c'è ancora qualcuno che si permette di stabilire il nuovo record mondiale di velocità sui 100 metri piani o qualcun altro che ricorda a tutti che sorpassare in una gara automobilistica è ancora possibile! Grazie Eddie...grazie allo sport vero e pulito, che non ha l'odore dei soldi ma ha il profumo della vittoria. |
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ell'immaginario collettivo dei profani dell'automobilismo sportivo, la parola "rally" è associata a competizioni su sterrati, off-road ... cosa del tutto sbagliata! In realtà i rally sono nati per scopi turistici, infatti le prime manifestazioni battezzate con questo nome erano delle vere e proprie gite verso località di villeggiatura a bordo di vetture che dovevano rispettare una tabella di marcia. Da allora molti fattori sono cambiati più e più volte e oggi rappresentano le gare motoristiche maggiormente seguite da un pubblico attento e particolarmente informato. In un rally gli equipaggi, composti da un pilota e da un copilota, il navigatore, devono seguire un percorso suddiviso in "trasferimenti" (per spostarsi da un posto a un altro) e in tratti cronometrati che costituiscono le "prove speciali"; il navigatore ha con se' una tabella di marcia che timbra all'inizio di ogni prova speciale, più precisamente 3 minuti prima di partire e presso una postazione che prende il nome di C.O. (controllo orario), e che deve ritimbrare al successivo C.O. in un tempo stabilito, considerando che nel frattempo deve affrontare la prova speciale e il successivo trasferimento. |
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Ma come fa l'equipaggio a conoscere la strada? Di solito, una settimana prima della gara, vengono distribuiti ai partecipanti i radar: tabelle che spiegano dettagliatamente il percorso da seguire, inoltre i concorrenti possono andare a provare i tratti cronometrati in questi frangenti, poiché, a differenza della pista dove il tracciato è sempre quello, per questa disciplina sportiva ci sono prove speciali parecchio lunghe o comunque caratterizzate da un elevato numero di curve, il pilota, nel visionare la speciale, dice al navigatore, con un linguaggio in codice, come si snoda la strada, quest'ultimo prende nota su un quaderno che leggerà al proprio pilota durante al gara. Più o meno con regolarità, i trasferimenti portano le macchine ai parchi assistenza, dove si possono sostituire i pneumatici, fare rifornimento, operare regolazioni o riparazioni... La caratteristica che più distingue un rally da una gara in pista è legata al tipo di sfida: non direttamente ruota-ruota con gli avversari, bensì contro il tempo: a intervalli di un minuto le vetture entrano in prova speciale e il tempo fattovi registrare serve per definire |
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le classifiche. Si parla di classifiche e non di classifica perché ce ne sono diverse: una assoluta, una divisa per gruppi e un'altra per classi. Ma cosa sono i gruppi e le classi? Le auto da gara possono essere più o meno elaborate e a seconda del tipo di elaborazione si parla di gruppi N, gruppi A, Kit car e WRC; all'interno dei gruppi si distinguono le classi che suddividono le vetture in base alla cilindrata del motore. Questa è stata una panoramica per niente esaustiva del mondo dei rally ma spero abbia suscitato in voi se non altro la curiosità di saperne di più, se davvero è così non dovete fare altro che mandare le vostre richieste alla nostra casella postale: avete tutta l'estate per farlo! |
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RALLY Di Emanuele Fumagalli |
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"In realtà i rally sono nati per scopi turistici" |
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Rombo di Tuono |