Bibliografia

 

Filosofo Salla, notaio in Como, contemporaneo della Beata Maddalena, compose e pubblicò un "Poema Sopra la Prudenza della stessa Maddalena ancor fanciulla"

Abbondio Raimondi, notaio in Como, che conobbe la Beata Maddalena e ne scrisse una vita.

Frà Paolo Olmi, o Lolmi, bergamasco dell’ordine agostiniano, contemporaneo della Beata Maddalena, ne scrisse la vita in latino; fu ristampata in Roma nel 1484 e ripubblicata nel 1680 nel tomo 3 Maggio dei Padri Bollandisti.

Pierio Albricci, contemporaneo e cugino della Beata Maddalena, corresse la vita scritta dall’Olmi e fece l’epitafio inciso nel marmo sepolcrale conservato presso la chiesa parrocchiale di Brunate.

Ocerio Albricci, scrisse una vita della Beata in forma di Processo, citata dal Borsieri.

Frà Pietro da Crema, agostiniano e contemporaneo della Beata Maddalena, dal 1506 Priore in Como e per 18 anni confessore delle monache di Brunate, in un sermone descrisse i virtuosi esempi di Maddalena Albricci; da questo sermonario fu estratta una vita, citata dal Borsieri.

Yacomo Saulio Spagnolo, nella "Difesa de’Frati Eremitani" scrive per l’anno 1450: "en este mismo tiempo ha resplendido en la santitad de la vide a cerca Como la Beata Maddalena de Brunate, la quale habiendose retirado a bivir en un deserto con muchas companneras de vaxo de la regla del P.S.Agostino, meritò de ottenet muchas gratias …"

Suor Angiola Leonora Luraga, "Tradizioni delle monache di Brunate per li miracoli che la B.Maddalena fece mentr’era in vita" 1604, volumetto in folio a suo tempo conservato nell’archivio di S.Giuliano.

Girolamo Borsieri, La vita della B.Maddalena Albricia comasca agostiniana, stampato nel 1624 ma già nel 1608 approvato dall’Inquisizione

Fra Andrea Gelsomini da Cortona, procuratore generale di tutto l’Ordine Eremitano di S. Agostino, nel "Tesoro Celeste della divozione a Maria Vergine", Venezia 1625, scrive: "Maddalena da Como, nata dalla nobile e antica famiglia degli Albrici, accrebbe con la santità di sua vita lo splendore di sua casa …; poiché datasi singolarmente alla solitudine, alle contemplazioni e meditazioni delle cose divine, si ritirò in cima al monte Brunate, dove servì Dio con tanta religione e pietà che morì santamente chiara per molti miracoli, l’anno del Sig. 1465, essendo rimasta insepolta per lo concorso de’popoli otto giorni continui".

Giuvan Battista Melloni "Della Beata Maddalena Albrici dell’Ordine di S.Agostino e del beato Geremia Lambertenghi del Terz’Ordine di S.Francesco, l’una e l’altro nobili comaschi, contemporanei e professori di vita Eremitica e Religiosa nel Monte di Brunate, leggende scritte ed illustrate con note", Bologna 1764.

P.Angelo M. Confalonieri, "La Beata Maddalena Albrici agostiniana, Badessa del convento di Sant’Andrea in Brunate" como 1938.

Carla Milanesi, Maddalena Albrici, in: Donne famose in terra lariana", Como 1977.

 

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