FUNZIONI DEL MINISTRO ISTITUITO LETTORE

Per essere ammessi a svolgere le loro funzioni, i diaconi ricevono- prima ancora dell'Ordinazione- i ministeri di lettore e d’accolito. Questi ministeri sono accessibili anche a laici che nella Chiesa vogliano assumere i soli impegni che vi corrispondono: il lettorato,-come ufficio di leggere la Parola di Dio nell'assemblea liturgica ad eccezione del Vangelo- e l'accolitato, istituito per aiutare il diacono e per fare da ministro al sacerdote. Quando non sono disponibili ne' il diacono ne’il cantore, il compito del lettore è di enunciare le intenzioni della preghiera universale dei fedeli; dirigere il canto e guidare la partecipazione dell’assemblea; sostenere i fedeli a ricevere degnamente i sacramenti; istruire il popolo di Dio nella formazione catechetica e liturgica, ponendo come base il desiderio di un nuovo innamoramento verso la Parola di Dio. “Affinché poi adempia con maggiore dignità e perfezione questi uffici, procurino di meditare assiduamente la sacra Scrittura.
Il lettore, sentendo la responsabilità dell'ufficio ricevuto, si adoperi in ogni modo e si valga dei mezzi opportuni per acquistare ogni giorno - pienamente - il soave e vivo amore, e la conoscenza della Sacra Scrittura, onde divenire un perfetto discepolo del Signore" (Ministeria quaedam, Paolo IV)

            L’AVVENTURA DELLA MISSIONE INCIPIT DELLA MIA CHIAMATA

Tutti abbiamo nelle orecchie l’eco del grido del Papa Giovanni Paolo II “Prendete il largo! Duc in altum”.Che cosa vuol dire? Le acque sono – in genere- il simbolo della fede (Pietro cammina sulle acque) e sono anche il simbolo di Dio, definito “l’oceano senza fondo e senza rive”. Prendere il largo –dunque- significa avventurarsi nella fede ed in Dio. Penso ad un immagine di un mistico il quale diceva: “Dio è come un mare che, nel suo moto perenne, invade la riva. Nel riflusso, porta con sé le piccole imbarcazioni che trova sulla spiaggia. Alcune di queste sono libere e si lasciano sollevare e portare al largo. Altre –invece -sono ormeggiate, fissate al terreno con dei pioli: si sollevano, girano, si lasciano cullare dalle acque, ma quando si tratta di prendere il largo, rimangono sulla riva”.
Questa immagine, è per dire, che-se vogliamo rispondere all’invito del Papa, -dobbiamo togliere gli ormeggi, non essere ancorati alle nostre sicurezze ed ai nostri interessi materiali, ma avere il coraggio di avventurarci veramente verso il largo. Tuttavia si può prendere il largo per tanti motivi, anche per starsene sicuri e tranquilli in alto mare. Il cristiano non deve farlo per questo, ma -come dice Gesù - per calare le reti.
Davanti a questo imperativo apostolico di Giovanni Paolo II,è nato in me un forte desiderio di essere strumento nelle mani di Dio per una nuova evangelizzazione.
Dopo quattro anni dall’inizio del cammino, con il “Rito di ammissione”celebrato il 3 Giugno del 2006, il 14 Ottobre riceverò per la grazia di Dio e per mano del vescovo Ausiliare Mons. Francesco Beschi il “ Ministero Istituito del Lettorato”
Noi cristiani sappiamo,che quando si decide il santo viaggio di totale sequela a Cristo,non mancano le difficoltà quotidiane,gli impedimenti,e le tentazioni, (Sir 2,1 “Figlio,se ti presenti per servire il Signore preparati alla tentazione”) eppure si comprende che la vocazione è veritiera nella misura in cui-quando le forze decadono- si manifesta in noi la potenza di Dio. ( Cor 2,12-9 "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza. Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo”).Corollario della veridicità della chiamata,sta poi nei frutti dello Spirito,-amore gioia pace….-che il Signore non manca di elargire a coloro che a Lui si affidano e si lasciano guidare dalla Santa Chiesa,attraverso i Pastori.
Certi del sostegno reciproco della preghiera,camminiamo con gioia verso la meta,nell’attesa di ricevere la corona della vita che il Signore ha promesso per coloro che lo amano.

Roberto Lamberti

 

 

 Verso il diaconato permanente ...  con l'istituzione del ministero del lettorato

  di Roberto Lamberti