di Francesco Venturi

 


Con la puntata di oggi, tocchiamo uno degli argomenti più controversi della ICFR, la giustificazione teologica insita nella riforma che ci apprestiamo ad attuare. I dubbiosi ed ancora di più i critici del nuovo percorso di iniziazione cristiana, sottolineano spesso che la tradizione secolare della Chiesa in questo campo non può essersi basata su di un errore teologico , conseguentemente sono restii ad accettare il cambiamento.
Come comprenderete non mi pare questo il luogo adatto per addentrarsi in un complicato discorso teologico; per chi volesse approfondire maggiormente la questione consiglio la lettura del quaderno di teologia apposito che affronta in ogni suo aspetto la riforma; sono più interessato a riportare la parte del paragrafo 24 che configura e spiega il "senso Teologico" che sta alla base della modifica temporale nel cammino sacramentale:
"Diventare cristiano richiede, fin dal tempo degli apostoli, una iniziazione, cioè una introduzione con diverse tappe"
La necessità di un cammino di IC (Iniziazione Cristiana) è collegata innanzi tutto al fatto che non si diventa cristiani da sé o da soli: la fede la riceviamo tutti "da Dio mediante la Chiesa". La traditio fidei (cioè la trasmissione della fede) rende possibile la redditio (cioè la risposta personale). Ognuno ha bisogno di essere iniziato, introdotto da altri credenti nel mistero di Cristo e della Chiesa, "a cui è assicurata la presenza del Signore e la permanenza della sua azione salvifica".
D'altra parte, il fatto che l'IC abbia il suo momento culminante nella ricezione dei tre Sacramenti dell'iniziazione, che rendono presente e attuale l'evento di salvezza della Pasqua di Cristo, testimonia che non si tratta solo di un cammino dell'uomo e della Chiesa, ma che, attraverso i Sacramenti, è Dio stesso a introdurci nel mistero di Cristo e della Chiesa. Grazie al Battesimo, alla Cresima e all'Eucaristia non soltanto siamo accolti dalla Chiesa nella comunità visibile, ma, attraverso di essa, siamo introdotti, unitariamente e gradualmente, nella comunione con Cristo. Ne consegue l'auspicio del ricupero non solo della organica connessione dei tre Sacramenti dell'iniziazione cristiana, ma anche di quella successione teologicamente più coerente che vede il Battesimo come porta d'ingresso nel mistero di Cristo e della Chiesa e la celebrazione eucaristica come il momento culminante che ne realizza il pieno compimento.
(Commento personale: anche dal punto di vista psicologico la successione Battesimo, Cresima, Eucaristia è il più logico, concludere il percorso dell'iniziazione Cristiana con la Cresima che è un Sacramento non ripetibile dà l'idea di un qualcosa che si conclude e dal quale ci si può anche staccare; diverso è concludere con l'Eucaristia, il sacramento che si rivive ogni domenica e che ci ricorda ogni volta il sacrificio redentore di Gesù, in questo modo la Chiesa ci indica un cammino che si rinnova di giorno in giorno e ci rinnova l'impegno della testimonianza).
Da ultimo, se diventare cristiani significa raggiungere quella maturità, che consiste nel far propria la "mentalità" di Cristo, questo non può accadere improvvisamente. Come insegna la "pedagogia divina", la maturità cristiana di una persona necessita di gradualità, poiché, toccando l'intelligenza, la libertà e la volontà, esige la progressiva trasformazione di tutta la persona, partendo dal "bere latte" per giungere un po' alla volta al "nutrimento solido". Così si esprimeva S. Efrem sul progressivo apprendimento della Parola di Dio: "Non avere l'impudenza di voler prendere in un sol colpo ciò che non può essere prelevato se non a più riprese, e non allontanarti da ciò che potresti ricevere solo un po' alla volta […]. Ciò che non hai potuto ricevere subito a causa della tua debolezza, ricevilo in altri momenti con la tua perseveranza".
Se questo vale per le persone adulte, a maggior ragione vale per i fanciulli e i ragazzi che per la loro stessa età si trovano a vivere la maturazione della mente, del cuore e delle scelte fondamentali della vita.

 

 

 

 Iniziazione cristiana (parte prima)