Quante cose ci affascinano per la loro singolare bellezza, quante realtà la vita ci dona la gioia di contemplare e assaporare sino a vedere in esse un riflesso del mistero insondabile di Dio. Tra queste mi riempie sempre di stupore incontrare papà e mamme pieni di premure per i loro bambini. A volte, é come se si dimenticassero completamente di loro stessi e vivessero solo per i figli, ripagati da un sorriso, felici di averli messi al mondo ed ora di vederli crescere come un prodigio.
Proprio Dio pone tra le loro braccia e affida alle loro amorevoli cure una nuova vita affinché la custodiscano, la proteggano e l'accompagnino nell'arduo cammino della crescita.

L'amore per loro diventa il desiderio sincero e impegnativo di trasmettere ciò che si possiede di più prezioso perché non crescano solo sani, ma abbiano anche dei valori e convinzioni in cui credere, un senso vero della vita, che li orienti nel cammino quotidiano. La responsabilità è grande e le difficoltà da affrontare su diversi fronti dell'esistenza fanno a volte vacillare anche i più preparati.

Viviamo infatti oggi una grande emergenza educativa che coinvolge sia la famiglia che la scuola. Un' emergenza inevitabile, perché in una società e in una cultura che troppo spesso fanno del relativismo il proprio credo, viene a mancare la luce della verità e si finisce per dubitare della bontà della vita e della validità dei rapporti e degli impegni che la costituiscono. In tale situazione "l'impegno della Comunità cristiana, la Chiesa per educare alla fede, alla sequela e alla testimonianza del Signore Gesù assume più che mai anche il valore di un contributo per far uscire la società in cui viviamo dalla crisi educativa che la affligge, mettendo un argine alla sfiducia e a quello strano "odio di sé" che sembra diventato una caratteristica della nostra civiltà". Così Benedetto XVI si è rivolto lo scorso 11 giugno alla 'sua' diocesi di Roma aprendo nella Basilica di S. Giovanni in Laterano il Convegno dedicato al tema “Gesù è il Signore. Educare alla fede, alla sequela, alla testimonianza".

E’ proprio dalla famiglia che sempre con più forza viene la domanda di un' educazione autentica e la riscoperta del bisogno di educatori che siano davvero tali. A chiederlo, appunto, sono "i genitori, preoccupati e spesso angosciati per il futuro dei propri figli, come pure tanti insegnanti che vivono la triste esperienza del degrado delle loro scuole e, in ultimo, la società nel suo complesso perché vede messe in dubbio le basi stesse della convivenza".

Se allora oggi ogni opera di educazione sembra diventare sempre più ardua e precaria, se si avverte una crescente difficoltà nel trasmettere alla nuove generazioni i valori base dell'esistenza e di un retto comportamento, è indubbio quale valore possa avere per l'intera società l'impegno della Chiesa per educare alla fede. Impegno che non sostituisce affatto il compito primario delle famiglie, ma che anzi lo sostiene, lo condivide, lo accompagna. E' in questo senso che si rivela allora importante quella vicinanza che può essere assicurata dal sacerdote, dal diacono, dalla religiosa, dal catechista, da altri educatori capaci di rendere concreto per il giovane il volto amico della Chiesa e l'amore di Gesù.

E' per questo che nell'ultima convocazione il Consiglio Pastorale sia di Chiesanuova che della Noce ha deciso di proporre per l'anno pastorale 2007-2008 che si apre in questi giorni un'attenzione particolare alla famiglia intesa come "Chiesa in cammino" perché "culla della fede". Si. tratta di continuare e consolidare lo spirito che ha contraddistinto le significative esperienze estive del Grest, campeggi dei ragazzi e giovani, vacanze di famiglie e anziani, Settimana della Comunità... in nuove proposte offerte da gruppi e associazioni dell'oratorio e della parrocchia. Sono convinto infatti che la presenza stessa della comunità dei credenti, il suo impegno educativo e culturale, il messaggio di fede, di fiducia e di amore di cui è portatrice sono in realtà un servizio inestimabile verso il bene comune e specialmente verso i ragazzi e i giovani che si stanno formando e preparando alla vita.

Di seguito è presentato il prospetto del cammino di fede per le comunità di Chiesanuova e della Noce.

Il Signore ci doni sempre la gioia di credere in Lui, di crescere nella sua amicizia, di seguirlo nel cammino della vita e di rendergli testimonianza in ogni situazione, così che possiamo trasmette a chi viene dopo di noi l'immensa ricchezza e bellezza della fede in Gesù Cristo.

La Vergine Maria, protettrice e modello di Chiesanuova e Noce, accompagni con la sua intercessione quanti accoglieranno la sfida educativa perchè ognuno si senta compreso e accolto nell'abbraccio dell'Amore.


don Arturo

 

 

IL PARROCO

LA FAMIGLIA "CULLA" DELLA FEDE
di don Arturo Balduzzi