di Gianni Maurelli

 


Il Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, è il vestito d’ingresso alla vita nello Spirito, è la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti e al regno di Dio. (Catechismo della Chiesa Cattolica, Paragrafo 1213).

Nell’Antico Testamento erano conosciuti e praticati i bagni di purificazione; nell’Esodo il Signore aveva detto a Mosè: “Farai avvicinare Aronne e i suoi figli all’ingresso della tenda e li farai lavare con acqua”. (Es 29.4)

Era conosciuto anche un battesimo dei proseliti mediante il quale veniva fatto loro rivivere, simbolicamente, il passaggio del Mar Rosso a cui accenna San Paolo dicendo: “I nostri padri…tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè”. (1 Cor 10,1-2)

Il Battesimo di Giovanni Battista inaugura una nuova era destinata a “preparare al Signore un popolo ben disposto” (Lc 1,17), attraverso la conversione, la penitenza, la pratica della giustizia e della carità. (Lc 3,10-14)

La predicazione del Battista scuoteva la religiosità del popolo e in tanti accorrevano ad ascoltarlo, confessando i loro peccati e convertendosi.

Giovanni, però, era consapevole della provvisorietà della sua missione e diceva: “ Io vi battezzo con acqua ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali, costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”. Mentre tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo che disse: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”. Gesù quando cominciò il suo ministero aveva circa trent’anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli….figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio. (Lc 3,15-16,21-38)

Nel battesimo di Gesù i cieli si squarciarono davvero e si compì la sospirata discesa di Dio che instaurava l’era messianica della salvezza. E’ una vera svolta nella storia del mondo. San Luca la nota chiaramente ponendo la genealogia di Gesù subito dopo la teofania del Giordano per indicare, con ciò, che il battesimo di Gesù metteva fine ad un passato di colpa che risaliva fino ad Adamo e apriva l’era della salvezza. La storia dell’umanità comincia di nuovo da questo uomo che lo Spirito Santo ha riempito di sé. Al Giordano egli riceve dal Padre l’investitura ufficiale di Messia, di restauratore del regno di Dio, di profeta potente in parole ed opere per annunziare a tutti e realizzare la volontà di Colui che lo ha mandato.

Nello stesso tempo egli, mediante il battesimo di penitenza, si mette alla testa dell’umanità peccatrice, che si pente e torna a Dio. Questo gesto rappresenta un nuovo passo dell’Incarnazione del Figlio di Dio in mezzo agli uomini.

Discendendo nell’acqua, prefigurava la sua immersione nel sangue della sua Passione, dove gli uomini avrebbero potuto lavare le loro vesti nel sangue dell’Agnello; uscendo dall’acqua, significava la sua risurrezione. Così il mistero del Giordano ha due aspetti complementari: uno di umiliazione, l’altro di glorificazione. Ed è precisamente il mistero pasquale doloroso e glorioso che il battesimo di Gesù annuncia e prefigura.

Gesù indica chiaramente la necessità del Battesimo per essere salvi, le ultime sue parole prima di salire al cielo furono: “Andate e ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo…”. (Mt 28,19)

Il Catechismo della Chiesa Cattolica dedica al sacramento del Battesimo i paragrafi dal 1212 al 1284; il nome deriva dal rito centrale con il quale è compiuto: battezzare, di derivazione greca, significa “tuffare”, “immergere”; l’immersione nell’acqua è simbolo di seppellimento del catecumeno nella morte di Cristo, dalla quale risorge con lui come  “nuova creatura”. (CCC 1214)

Gli elementi essenziali del Battesimo sono l’acqua e lo Spirito Santo. L’acqua è un simbolo universale di vita e di purezza, lo Spirito, soffio misterioso, rappresenta la vita di Dio.

Il simbolismo dell’acqua è duplice, essa può essere sorgente di vita ma anche di morte. Nella Veglia pasquale il celebrante proclama: “Nel diluvio hai prefigurato il Battesimo perché, oggi come allora, l’acqua segnava la fine del peccato e l’inizio della vita nuova”.

La Chiesa ha visto nell’Arca di Noè una prefigurazione di salvezza per mezzo del Battesimo. (CCC 1219).

Le acque del diluvio indicano il grande cammino di purificazione che ciascuno deve percorrere per realizzare la nuova umanità. Diventare cristiano richiede, fin dal tempo degli Apostoli, un cammino di iniziazione con diverse tappe. Questo itinerario può essere percorso secondo tempi e modalità che ognuno può liberamente determinare ma dovrà necessariamente includere alcuni elementi essenziali: l’annunzio della Parola, l’accoglienza del Vangelo, la professione di Fede, il Battesimo, l’effusione dello Spirito Santo, l’accesso alla Comunione Eucaristica. (CCC 1229)

 

 

 

Il sacramento del Battesimo (parte prima)