Le interviste impossibili
San Giuseppe
Devo porti alcune domande da parte dei redattori di Zoom.

Domanda: Dove e quando hai conosciuto Maria? Avete fatto il viaggio di nozze?

Risposta: Ci siamo conosciuti al Tempio, durante una funzione liturgica. In quanto al viaggio di nozze non era un’usanza, solo i ricchi potevano farlo.

D: Quando nacque Gesù era veramente dicembre?

R: Difficile dirlo, il vostro calendario è molto diverso dal nostro e ha subìto molte variazioni; comunque, quando ci fu l'editto di Cesare Augusto per il censimento era in inverno e faceva freddo.

D: Cosa hai pensato o provato quando, alla nascita di Gesù, hai visto arrivare tutta quella gente, i re Magi e il coro degli Angeli? C'era davvero la stella cometa?

R: Li aspettavo, perché sapevo che il bambino che stava per nascere era il Figlio di Dio, me lo aveva detto l'Angelo ed io non ho mai dubitato delle parole di Dio. Certo, fa una certa emozione vedere tutta quella gente, semplice ma piena d'amore e i Re Magi, uomini potenti, che vengono ad adorare un Bimbo. È una cosa indimenticabile! … La stella c'era, eccome, è quella luce che ha guidato i Magi a Betlemme e quando si è fermata sulla grotta stava ad indicare che li c'era la Luce del mondo: Gesù.

D: Come ti comportavi, come trattavi il Figlio di Dio; che effetto fa essere il papà di Dio?


R: Non confondiamo, sono il papà putativo, quindi il custode del bambino e della mamma, non il papà vero. Il mio compito è stato quello di proteggere, procurare un tetto ed il sostentamento a Gesù e a Maria, insegnare a Gesù a crescere e a vivere da uomo, ma la cosa più bella è che ho potuto per molti anni portarlo in braccio, accompagnarlo a scuola, stargli accanto: ma ci pensate (a me a volte vengono i brividi al solo pensarci) Gesù è Figlio di Dio ed io lo tenevo in braccio! Per forza non ci sono mie parole nei Vangeli: ero senza parole!

D: Gesù aveva i capelli biondi come viene molte volte rappresentato? E la tua figura è ben rappresentata nel presepio?

R: Nel presepio, sia Gesù che Maria ed io stesso siamo rappresentati secondo come è la popolazione del posto, cioè: europei in Europa, africani in Africa e via dicendo. D'altronde Gesù è venuto per tutti i popoli. Comunque, essendo nato in Palestina, aveva i tratti somatici degli ebrei e viveva come tutti gli altri bambini ebrei: andava a scuola, alle funzioni religiose, giocava con gli altri bambini. Era però molto ubbidiente e non ho mai dovuto rimproveralo, una volta sola: a 12 anni perché era rimasto al Tempio.

Ringraziamo S. Giuseppe che ci ha rilasciato questa intervista e vi diamo appuntamento alla prossima.

La redazione