Celebrati i 25 anni di parrocchia di Don Marino Tabellini

Bologna SETTE, Domenica 31 dicembre 2006


Era il 27 dicembre 1981 quando don Marino Tabellini, allora quarantacinquenne, faceva il suo ingresso nella parrocchia di Calderino, più di 5 mila anime. Da allora sono passati 25 anni e la parrocchia si appresta a celebrare la felice ricorrenza. Momento culminante sarà la Messa di martedì 26 alle 11, presieduta dal festeggiato e alla quale assisterà il vescovo ausiliare monsignor Ernesto Vecchi. Ad essa seguirà un momento conviviale.

Per l’occasione la comunità ha istituito da tempo anche un comitato che ha promosso diverse iniziative: tra esse una veglia di preghiera in preparazione, la scorsa settimana, e una raccolta fondi per il rinnovo di alcuni arredi liturgici. Rientra sempre nell’ambito della celebrazione anche l’attenzione richiamata sul progetto avviato in passato dalla parrocchia in Congo, per la costruzione di un dispensario.

<Sono molto contento di tutto l’affetto che mi viene dimostrato – afferma dal canto suo don Marino Tabellini – Tante persone in questo periodo si sono interessate ed hanno collaborato>. E aggiunge: <mi piace anche che la data della ricorrenza sia così a ridosso del Natale.

Questa solennità richiama il metodo con cui Dio si è avvicinato all’umanità, quello dell’incarnazione, del coinvolgimento cioè fino in fondo con l’uomo e le sue miserie. In questi anni, nel mio piccolo, è proprio questo che ho tentato di fare in parrocchia: i programmi pastorali contano fino a un certo punto; quello che realmente tocca il cuore della gente e permette di portare Gesù è la vicinanza alle situazioni, l’incontro personale>.

Di questi 25 anni don Marino ricorda soprattutto le grandi opere di cui la comunità è riuscita a dotarsi: il teatro completamente ristrutturato, la struttura polivalente, e soprattutto l’opera di affresco della chiesa, per un totale di 650 metri quadrati di pittura <una catechesi per tutte le età>, realizzata da un pittore russo.

Per il futuro il sacerdote individua soprattutto una priorità per Calderino: i giovani. <La nostra zona è piena di bambini e ragazzi – conclude – La sfida sarà trovare percorsi per loro, perché non si disperdano>.