CENNI STORICI
Parrocchia Sant’Egidio Abate
(ex S. Agostino).

S. Maria di S. Gironimo.

Eremitani furono i Padri di S. Agostino chiamati a Bitonto alla fine del secolo xv, essendo vescovo Giovanni Battista de Pontibus il cui stemma è ancora presente sull’antico portale della chiesa ora trasferito dalla sua antica sede e riutilizzato dal vescovo Marena come accesso all’Episcopio. Completata nei primi anni del secolo successivo la chiesa fu dedicata a S. Maria di S. Girolamo,in omaggio ad una chiesa preesistente in cui era venerata una antichissima immagine mariana collocata quindi sull’altare maggiore.

Dal 1525 grazie alla munificenza di donna Elvira de Corduba, duchessa di Sessa e Marchesa di Bitonto, fu avviata la costruzione del grande complesso conventuale degli Agostiniani.

La chiesa di S. Agostino doveva essere per certi aspetti diversa dall’attuale. Di essa rimane il campanile a vela ubicato sull’antico ingresso che,una volta abbattute le mura della Città, fu ribaltato su via Pasculli. Le tre cupole in asse, ben visibili su antichi disegni, sono in parte occultate da muri perimetrali. L’interno subì radicali trasformazioni con il trasferimento nella sede della vecchia parrocchia di S. Egidio. Questa, di piccole dimensioni ed inadeguata ormai alle esigenze del Borgo che si andava sviluppando fuori le mura per tutto l’Ottocento,doveva spostarsi in luogo più idoneo. I parroci avevano chiesto ed ottenuto l’antica chiesa degli Agostiniani per esercitare il loro ministero sacerdotale, ne avevano avviato il ripristino, completato parzialmente solo nel 1842, come si legge sulla nuova porta di accesso aperta su via Pasculli, già xx settembre, ma definitivamente concluso nel 1895. In quella data mons. De Stefano consacrò definitivamente la nuova parrocchia di S. Egidio.

La chiesa di S. Agostino col suo fianco laterale forma un unico prospetto col convento, il quale in gran parte nel 1718, come risulta dall’iscrizione sull’architrave del grande portale.

Ora la chiesa è composta da unica navata chiusa da un’abside semicircolare che nasconde antichi affreschi. In essa è collocata una statua del titolare con a lato un angelo che gli presenta la mitra e quindi una cerva (l’opera fu fatta eseguire nel 1904).

A sinistra è l’altare di S. Isidoro con la rispettiva statua fatta trasferire in questa chiesa nel 1905 dopo la demolizione della chiesa di S. Maria della Misericordia in Piazza Cattedrale; di fronte è l’altare dell’Immacolata con relativa statua donata dal canonico Giuseppe Ricci(1924). Pare che l’istituzione risalga al 1400, anche se le prime registrazioni battesimali hanno inizio al 1475.

La chiesa parrocchiale ebbe una prima sede nel centro storico della città – in via Sedile – da dove venne trasferita nell’attuale, nel 1895, dal Parroco don Pasquale MASELLIS, che riuscì ad ottenere – anche se diroccata – la chiesa di Sant’Agostino annessa all’omonimo monastero, requisito dallo Stato il 1860, consentendo i lavori di restauro che termineranno nel 1884.


La descrizione

L’edificio conventuale sviluppa una configurazione volumetrica complessa che si spiega con un lungo processo di formazione da un nucleo originario del sec. XV fino ad una definitiva trasformazione nel sec. XIX.

La chiesa, orientata secondo l’asse est-ovest, la pianta longitudinale ad aula unica con copertura a tre cupole in asse ribassate, impostate su archi o pennacchi, sul terrazzo di copertura spiccano con breve tiburio gli ottagoni delle tre cupole coperti da un tegumento in cotto.

Il prospetto principale su via Pasculli presenta uno zoccolo in conci squadrati di pietra calcarea e una muratura in conci irregolari delimitata da una cornice sulla quale si impostano tre finestre semicircolari e, a chiusura, una cornice fortemente aggettante.

L’accesso alla Chiesa è garantito da un portale con stipiti ed architrave trabeato, recante l’iscrizione della dedicazione a S. Agostino nel 1862.

L’attuale territorio parrocchiale abbraccia buona parte della città nuova e si allunga fino alla zona artigianale e la via vecchia per Molfetta. Conta 6254 abitanti.

 

Parroco: sac. Vito FRASCELLA