Cappella del Sacro Cuore di Gesù

Nel 1923 il prevosto Giuseppe Balestrucci, grazie al contributo della signora Anna Lattanzio (1865-1941), inaugurò la grande cappel­la dedicata al Sacro Cuore di Gesù, suggellando così l'antica devozione locale.

La devozione risalirebbe, secondo una secolare tradizione orale alla cessazione “miracolosa" della peste (da questo evento prenderebbe il nome via Pistergola, attigua alla chiesa). Ancora oggi l'antica Processione Eucaristica della Prepositura Curata di S. Giacomo Maggiore nella domenica fra l'ottava del Corpus Domini (da alcuni decenni spostata all'ultima domenica di giugno, a conclusione del mese dedicato al Sacro Cuore) anima l'antico borgo e particolarmente la via Pistergola, con l'allesti­mento per l'occasione di tre imponenti altari, sui quali troneggia l'immagine del S. Cuore, per cui popolarmente la via prende il nome di "strada del Cuore di Cristo". Si noti inoltre che, su un balcone in pietra della stessa strada (civico n. 141), è scolpito il simbolo del S. Cuore di Gesù.

Nel 1903 il canonico Ruggiero Piccoli con la zelante signorina Francesca Monterisi (1869-1966), sorella dei vescovi Ignazio e Nicola, fondò la pia Congregazione delle Figlie del S. Cuore di Gesù, con atto vescovile del 17 febbraio.

Al posto della suddetta cappella, nel passato vi era un altare dedicato a S. Carlo Borromeo, come attesta una lapide (ora sulle scale che dalla sacrestia portano alla casa canonica) del 1724 e una reliquia con teca preziosa, purtroppo asportata nel furto sacrilego dell'agosto 1993.

Sulla parete sinistra un Crocifisso ligneo del XVII sec., recentemente restaurato, si impone per la sua espressività.