Un
evento storico: dopo quarantanni, viene celebrata la
santa Messa in piazza del Popolo
E il GIUBILEO DELLA SCUOLA
Una manifestazione imponente di giovani, quasi il 70% degli studenti degli Istituti superiori della Città.
Accade ad Ascoli, in piazza del Popolo. E evento storico. Dallottobre 1959, dopo quarantanni, si celebra la santa Messa .E il 9 maggio del 2000, i giovani studenti degli Istituti superiori della Città celebrano il Giubileo della Scuola con la Messa presieduta dal Vescovo Silvano Montevecchi. Per non argomentare alcuna presunta imposizione dallalto o far evocare eventuali pregiudizi di ideologie oramai scomposte e sorpassate, anche se sempre rigurgitanti, occorre avvertire che sono stati gli stessi giovani a volere lassemblea in piazza. Direttamente, autonomamente, liberamente, hanno richiesto ai rispettivi Presidi la singolare ed originale assemblea di Istituto. Ritrovarsi insieme, nella piazza simbolo di Ascoli, luogo serale del loro passeggio e di storici incontri , con libertà di scelta, per poter nutrire la fame di speranza e fuggire il pericolo dellillusione nel quotidiano vivere. Lesserci del mondo è un accadere sotto la guida della Provvidenza. Qui tutto è solo un transito, un passaggio, mai una realtà ultima (Jaspers). I giovani studenti di Ascoli non accettano soccombere facilmente sotto legemonia della tecnica che non riconosce più alcun limite, né nella natura, né nelluomo, né in Dio. In questo Anno Santo, hanno deciso di dimostralo in piazza. Ne sono venuti in 2500, quasi il 70% della popolazione studentesca . Considerevole il numero. La pessimistica previsione è stata smontata. I dubbi degli organizzatori sono svaniti, anche se laudacia del Vescovo Silvano aveva alla vigilia fatto perdere forza alla paura della non riuscita. In piazza e non in una chiesa, con il normale rischio del passa-parola di alcuni non interessati. In tale circostanze, non conta il silenzio scolastico dellambiente, quanto la testimonianza di giovani, che in un luogo pubblico , aperto alle possibili ed inevitabili relazioni di ogni persona, accendono la fiamma dellamore fraterno allamico giovane più forte, che è di passaggio, Cristo Gesù. La preghiera , lascolto di Parola , il canto guidato, animato ed orchestrato con eccezionale maestria dagli alunni dellIstituto Magistrale E. Trebbiani, sono segni ben raccolti in unopuscolo preparato dagli stessi giovani, ed in qualche modo hanno attraversato lanimo anche dei più distratti. Cè evidente un elaborato in ogni cuore: il ritrovarsi, attorno allaltare e fare festa, assieme al vescovo, ed alle autorità cittadine, il sindaco ing. Celani Piero, il dott. De Rosa, il Presidente della Pronvinacia dott. Colonnella, lassesssore allistruzione scolastica, dott. Gianni Silvestri, il Signor Questore dott. Berriola DAlessio, le autorità militari, ai Presidi ed agli insegnanti.
Un prolungato applauso accoglie il Vescovo sul palco, che è abituato ad ospitare orchestrali o compagnie teatrali , sfilate di moda, festival bar, balletti di danza. Ora a dominare è laltare con i simboli del Cristo risorto. Non sono formali convenevoli, le parole del Vescovo; hanno il preciso l obiettivo: Fissare lo sguardo su Gesù . E da duemila anni che lumanità tende fisso lo sguardo su di Lui. Perché Gesù è la Verità che fa liberi. I giovani sono stanchi di ideologie o della congerie dei trabocchetti con le facili illusioni. E Gesù la Verità su Dio, sulluomo e sul mondo. Occorre spalancare le porte del cuore a lui. Non avere paura di testimoniare Gesù Cristo. La verità Cristo apre alla speranza. Alloffertorio cè poi la sfilata delle motivazioni culturali di ogni Istituto con lofferta di doni particolari. Un giovane lancia un messaggio a tutti i giovani, specilamnete a quelli che si nascondo nella paura mostrarsi cristiani. Occorre usciare dai nascondimenti, perchè lo vuole la Verità, che cè quando si esce dalle paure e dalle complessità.
Cè la premiazione degli alunni che hanno partecipato al Concorso nazionale sul Giubileo e poi la libertà rilasciata a 10 colombi ad annunciare pace a tutti.
A conclusione, la gratitudine al Sindaco Piero Celani che ha permesso la stupenda manifestazione in piazza del popolo, per la disponibilità dello spazio, del palco e delle organizzazione esterna.
Baldassare Riccitelli