Cara Arzignano... ... quando viene il tempo delle vendemmie e laria profuma di funghi, ci viene voglia di dare un ultimo saluto alle contrade, prima delle brinate. Cè una strada che è antica perché ha contato i passi dei nostri vecchi, che a piedi da Tezze raggiungevano Castello e poi S. Matteo, lantico tempio di Giano. E la via Calpeda, stretta, tortuosa, sempre uguale come lhanno tracciata i Romani. Percorrendola in macchina si è tentati di fermarsi per scoprire i vigneti appena spogliati, i campi di pannocchie appena riarse da tanto sole estivo, al di là dei muretti di cinta fatti di sasso nero basaltico, che dicono la loro origine vulcanica. Le case sono quelle di sempre, grandi, campagnole, nate intorno alla "corte", ma ancora dignitosamente conservate con i loro orti di dalie, di rose rampicanti, di settembrini, di crisantemi, di verze, di cachi... come non se ne vedono più in paese, dove i giardini hanno il prato allinglese con lirrigazione sotterranea, lacero rosso, il gruppo di sempreverdi che crescono come bonsai, la siepe di futinia o di pitosforo. Per fortuna nostra la Calpeda rimane lì, stretta, tortuosa, sempre uguale, sempre bella, a farci memoria di come erano le nostre case, i nostri orti. Il tempo, dopo lestate torrida, è rimasto a lungo bello, secco, sempre più freddo, per cui la Fiera ha assolto i suoi appuntamenti senza pioggia, con gli spazi sempre più congestionati di giostre e bancarelle. Il parco divertimenti, destinato ormai da qualche anno al di là del torrente, nella zona sportiva, alleggerisce parzialmente lalta concentrazione di folla nel centro storico. Fra le attività promosse per la grande festività patronale, ricordo la bella mostra fotografica di Domenico Casarotto, intitolata "Immagini dal pianeta terra", allestita a Villa Brusarosco. In Duomo sono stati ospitati tre concerti, due dei quali offerti dallAmministrazione Comunale:
Nelloccasione delle ricorrenze patriottiche, l8 novembre, il Gruppo Alpini "Mario Pagani" ha scoperto una targa marmorea in memoria di tre giovani arzignanesi morti nellultimo conflitto mondiale e residenti, negli anni 40, nel medesimo caseggiato in Corso Matteotti, 1 (dove appunto è stata collocata la targa). Si tratta dei due fratelli Caneva: Amleto (classe 1921) e Igino (classe 1926), morti nel 1944 a pochissimi giorni di distanza nello stesso campo di concentramento di Juckenwalde, e Dario Organo (classe 1912), medico, che morì compiendo un gesto di generosità (per questo gli venne conferita la medaglia di bronzo alla memoria) nella disgraziata campagna di Russia. Andando a far visita ai nostri cari defunti, si possono notare i lavori di recupero e di restauro, in atto già da due mesi, della vecchia chiesa del nostro cimitero. Non si pensi alla cappella a pianta circolare posta davanti allingresso principale, anchessa in fase di sistemazione: mi riferisco piuttosto alla chiesa, edificata negli anni 30, posta sul lato destro del cimitero, non consacrata, e divenuta magazzino per gli attrezzi. Lintento è di dare una decorosa sistemazione alle salme di una cinquantina di sacerdoti che hanno lavorato nella nostra parrocchia e in quelle delle frazioni. Ricordiamo don Emilio Gemo, don Nilo Rigotto, don Francesco Zamperetti, don Ernesto Dalla Valle, don Lino Coffele, don Giovanni Battista Allegri, Padre Antonio Gentilin... Liniziativa di questo progetto è partita da don Giuseppe Nicolin, ex parroco di Madonnetta, che ha passato il compito ora al nostro arciprete, don Lucio Mozzo. Ultimati i lavori, le salme dei religiosi scomparsi saranno deposte in una cripta sotto la navata della chiesa, che sarà dedicata a S. Maria del Riposo, e potrà finalmente essere aperta al culto ed assolvere alle funzioni religiose e a quelle dellaccoglienza dei fedeli dentro alla sua area spaziosa. LAmministrazione Comunale ha deliberato di sostenere le spese di costruzione, mentre il Comitato promotore ha aperto uno specifico conto corrente presso la Banca Popolare di Verona per completare ledificio con gli elementi di arredo (n° 453223). Il 29 novembre si è svolta la celebrazione degli anniversari di matrimonio, conclusasi festosamente al ristorante "Al Teatro". La giornata è stata preceduta da una apprezzata testimonianza dei coniugi Signori, con il dott. Onestini, sul tema "Relazione di coppia: quale e perché?". Questo incontro era aperto a tutte le coppie, mentre i festeggiati si sono ritrovati venerdì 27 novembre per un breve ritiro spirituale e per vivere il Sacramento della Riconciliazione. Ottobre è il mese missionario. Arzignano risponde sempre con generosità alle richieste di aiuto dei suoi missionari.
Non posso lasciar passare nel silenzio la festa che il CAI ha organizzato alla Piatta per ricordare il 90° compleanno di Francesco Milani. Chichi, come tutti lo conoscono, è stato ed è ancora un uomo della montagna. Delluomo di montagna Chichi ha la qualità del dialogo, il sorriso un po schivo, la sobrietà del vivere, la virtù di saper ascoltare in silenzio, il grande rispetto per la natura. E stato anche colui che ha ritrovato il corpo di Bepi Bertagnoli sul Gramolon, nel 1951. Fu per 18 anni gestore del rifugio che il CAI dedicò a Bepi Bertagnoli ed essere ospiti suoi, lassù, è sempre stato un privilegio. Lo fu anche per me quando lo conobbi nel 1967 e vi trascorsi con la mia famiglia unestate indimenticabile; potei apprezzare, insieme alla sua cortesia, anche la squisitezza della cucina: il famoso minestrone, una peperonata (di cui conservo la ricetta) e il liquore derbe, dalla ricetta invece segreta. Questa festa era dovuta a Chichi e gli amici del CAI erano lassù il 12 settembre per esprimergli il loro affetto. Don Giovanni Battaglia (lo ricordate?), che fu cappellano ad Ognissanti negli anni 50, ha celebrato la S. Messa in quella chiesetta che ricorda i caduti della montagna; poi tutti in rifugio a cantare, a brindare, ad augurare che i giorni venturi siano così profumati di sincerità e di amicizia.
Ora ci avviciniamo al Natale vivendo lAvvento con il cuore aperto alla Speranza, allAttesa, alla Vigilanza. Ancora una volta una Luce si accende per noi: non chiudiamo gli occhi, non sprechiamo il dono di Dio. Chi spera in Lui non resta deluso. Per lAvvento viviamo con particolare impegno:
Il clima del Natale è stato anticipato il 15 dicembre dal "Premio della Bontà - Ezio Ferrari", che dopo un anno di esilio, a causa dei lavori di ritinteggiatura, è tornato nel nostro Duomo, in concomitanza con i festeggiamenti per i 40 anni del coro "I Crodaioli" di Bepi De Marzi. Indimenticabile la serata, che ha visto sul palco anche i coristi della prima ora. Anche questanno, il 23 dicembre, gli Industriali di Arzignano hanno offerto alla popolazione il "Concerto di Natale", con la partecipazione dellOrchestra "Paralleli Ensemble" di Vicenza, diretta dal maestro Pierangelo Valtinoni, che ha eseguito musiche di Haendel. Allorgano, il maestro Antonio Camponogara. Quando veniva Natale, una volta, si andava a far provvista di cartoline e di bigliettini. Era una gioia sceglierli e spedirli alla persone care. Ora il telefono ha fagocitato questa bellissima consuetudine epistolare ed io sono lultima rimasta legata a questa tradizione (no!!!), magari per tediarvi con le mie lun ini. A chi scrive fa piacere ricevere qualche riga di risposta. I vostri riscontri ci saranno graditi e ci faranno sentire come una grande famiglia. Il mio augurio per Natale giunga in un momento di grande pace per voi: nel cuore, in famiglia, con tutto il mondo. Mariarosa Scolari |