RITIRATI IN DISPARTE E... MEDITA

Dio ti chiama... sorridi
Sua maestà il re della famiglia: l'Amore!
Amare o scomparire

Aquila o Verme
Mio giovane amico, ascoltami e sarai felice
Il testamento di Gesù

S. Rosario Contro la bestemmia: Invito a riflettere

                                           Il nostro pane quotidiano
Perciò io vi dico: "per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo. di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli de cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il padre vostro li nutre. Non contate forse voi più di loro? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano: Eppure io vi dico che neanche Salomone, con la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: "Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno" (Mt 6,24-32)

 

      TI HO CERCATO 
Signore,
per quanto ho potuto,
per quanto me ne hai fatto capace,
ti ho cercato,
ho desiderato vedere con l’intelligenza
ciò che ho creduto.
E molto ho discusso, ho faticato.
Signore mio Dio,
mia unica speranza, esaudiscimi:
non permettere che smetta di cercarti,
vinto dalla stanchezza,
ma sempre cerchi il tuo volto: con ardore.
Dammi la forza di cercare,
tu che ti sei fatto trovare
e hai dato speranza di trovarti sempre più.

Davanti a te sta la mia forza e la mia debolezza:
sostieni l’una, guarisci l’altra;
davanti a te la mia scienza e la mia ignoranza.
dove mi hai aperto, accoglimi quando entro;
dove mi hai chiuso, aprimi quando busso.
Che mi ricordi di te,
che comprenda te,
che ti ami.  
                                           Sant’Agostino

 

Un sorriso dà riposo alla stanchezza; nello scoraggiamento rinnova il coraggio; nella tristezza è consolazione; 
di ogni pena è naturale rimedio

 

Agisci con prudenza.
Prima di parlare. impara;
curati ancor prima di ammalarti.
Prima del giudizio esamina te stesso,
così al momento del verdetto troverai perdono.
Umiliati. prima di cadere malato.
e quando hai peccato, mostra il pentimento.
Nulla ti impedisca
di soddisfare a tempo un voto,
non aspettare fino alla morte per sdebitarti.
Prima di fare un voto prepara te stesso
non fare come un uomo che tenta il Signore.
Pensa all'ira del giorno della morte.
al tempo della vendetta.
quando egli distoglierà lo sguardo da te.
Pensa alla carestia
nel tempo dell'abbondanza;
alla povertà e all'indigenza
nei giorni di ricchezza.
Dal mattino alla sera il tempo cambia;
e tutto è effimero davanti al Signore.
Un uomo saggio é circospetto in ogni cosa;
nei giorni del peccato si astiene dalla colpa.
Ogni uomo assennato conosce la sapienza
e a colui che l'ha trovata rende omaggio.
Quelli istruiti nel parlare
anch'essi diventano saggi,
fanno piovere massime eccellenti.
Non seguire le passioni;
poni un freno ai tuoi desideri.
Se ti concedi la soddisfazione della passione,
essa ti renderà
oggetto di scherno ai tuoi nemici.
Non godere una vita di piaceri,
sua conseguenza è una doppia povertà.
Non impoverire scialacquando
con denaro preso a prestito.
quando non hai nulla nello borsa.
(Siracide 18, 19-33)
                     Prudenza nelle Relazioni Sociali
Non litigare con un uomo potente per non cadere poi nelle sue mani.
Non litigare con un uomo ricco, perché egli non t'opponga il peso del suo danaro,
       poiché l'oro ha corrotto molti e ha fatto deviare il cuore dei re.
Non litigare con un uomo linguacciuto e non aggiungere legna sul suo fuoco.
Non scherzare con l'ignorante, perché non siano disprezzati i tuoi antenati.
Non insultare un uomo convertito dal peccato, ricordati che siamo tutti degni di pena.
Non disprezzare un uomo quando è vecchio, perché anche di noi alcuni invecchieranno.
Non gioire per la morte di qualcuno; ricordati che tutti moriremo.
Non disdegnare i discorsi dei saggi, medita piuttosto le loro massime,
        perché da essi imparerai la dottrina e potrai essere a servizio dei grandi.
Non trascurare i discorsi dei vecchi, perché anch’essi hanno imparato dai loro padri;
        da essi imparerai l'accorgimento e come rispondere a tempo opportuno.
Non attizzare le brace del peccatore, per non bruciare nel fuoco della sua fiamma.
Non ritirarti dalla presenza del violento, perché egli non ponga un agguato contro dite.
Non imprestare a un uomo più forte di te; quello che gli hai prestato, consideralo come 
        perduto.
Non garantire oltre la tua possibilità; se hai garantito, preoccupati di soddisfare.
Non muovere causa a un giudice, perché giudicheranno in suo favore secondo il suo parere.
Con un avventuriero non metterti in viaggio, per paura che ti diventi insopportabile; egli agirà secondo il suo capriccio e andrai con lui in rovina per la sua insipienza.
(Siracide 8, 1-16)