PRENDETE E MANGIATE QUESTO E' IL MIO CORPO:
GRANDE MISTERO D'AMORE.

Cel. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Ass. Amen,

Cel. L'amore di Dio Padre, la redenzione di Cristo, la potenza santificatrice dello Spirito,  scendano con abbondanza nei vostri cuori e diano frutti di santità.
Ass. Amen.

Guida
Fratelli e Sorelle, entriamo nel cenacolo con tutta la nostra fede per rivivere insieme l'esperienza dell'infinito amore di Cristo. Il cenacolo è il luogo ineffabile della Sua presenza fra noi, dove ha consegnato l'umanità al Padre "perché siano una cosa sola", dove ha trasmesso attraverso la lavanda dei piedi la profondità del servizio cristiano.

Ascoltiamo.

Lettore: Luca 22,7-13.

Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua.
Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: "Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare." Gli chiesero: "Dove vuoi che la prepariamo?".
Ed egli rispose: "Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate".
Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.

Pausa di silenzio

IL CENACOLO LUOGO DEL DONO

Guida
Accogliamo anche noi Gesù, in questo Cenacolo; nel silenzio e nell'adorazione. 
Egli parlerà a ciascuno di noi con le stesse parole che rivolse ai suoi discepoli.

1° lettore: Luca 22,14-20

Venuta l'ora , Gesù si mise a tavola con gli apostoli e disse loro: "Ho ardentemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima del mio patire. Poiché vi dico che non la mangerò più finché non sia compiuta nel regno di Dio".
Poi prese una coppa, rese grazie e disse: "Prendete questo e dividetelo fra voi; poiché vi dico che ormai non berrò più del frutto della vite finché non sia venuto il regno di Dio".
Poi prese del pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo, dato per voi. Fate questo in memoria di me". Similmente, dopo la cena, diede la coppa, dicendo: "Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, sparso per voi".

2° Lettore: 
"L'Ultima cena è quasi il momento di arrivo e di partenza nell'itinerario di Gesù.
Egli ha desiderato ardentemente quell'ora perché voleva mostrare ai suoi, e a tutta la Chiesa che da essi sarebbe nata, che Egli era veramente il servo di Javhé e che tra poco avrebbe dato inizio alle ultime tappe del suo umano pellegrinaggio pieno di dolore perché pieno di amore. L'uomo chinato come schiavo dinanzi agli Apostoli sa che cosa lo attende.
Il tradimento di Giuda, il rinnegamento di Pietro, la fuga degli altri, la atrocità della passione, la morte sulla croce non lo colgono alla sprovvista. Egli sa, accetta e anzi vuole questo con amore sommo.
E affinché tutto questo cumulo di dolore e di amore non sia realtà che si conchiude nella breve parentesi di poco più di un giorno, vuole l'Eucarestia, di cui gli Apostoli saranno i sacerdoti, che ricorderà e riattualizzerà nei secoli il mistero di Cristo sacerdote e vittima.
Il cenacolo è dunque per Cristo, per la Chiesa e per i sacerdoti il punto centrale di tale realtà che ha contrassegnato l'esistenza di Gesù: essere sacerdote e vittima.
In tutto questo ciascuno di noi è coinvolto e la nostra storia è segnata ormai per sempre, da una realtà di amore che parte dall'atto deciso dall'eternità della incarnazione del Verbo e termina con il Cenacolo in cui nasce il mistero della Eucarestia: ogni volta che spezziamo il pane noi ricordiamo e realizziamo di nuovo la morte del Signore".                        (G.Giaquinta, Il Cenacolo)

Pausa di adorazione

Lettore:  Per tutti i Tabernacoli del mondo, luoghi di pace e di consolazione
Ass: Noi ti ringraziamo, Signore

Lettore: per tutte le comunioni eucaristiche con le quali visiti i nostri cuori
Ass: Noi ti ringraziamo Signore

Lettore: per tutti i sacerdoti che assicurano nel tempo la tua presenza eucaristica.
Ass: Noi ti ringraziamo Signore

Lettore: nel trascorrere della vita, al tramonto dei nostri giorni.
Ass: Gesù Eucarestia, rimani con noi.

Lettore: Quando una nuova vita allieta le nostre famiglie
Ass: Gesù Eucarestia, sii la nostra benedizione.

Lettore: Quando sentiamo la tua voce che ci chiama a speciale consacrazione
Ass: Gesù Eucarestia, sii la nostra luce

Lettore: Quando il dolore bussa alla nostra vita
Ass: Gesù Eucarestia, sii la nostra forza e il nostro sostegno.

Cel. Preghiamo: O Gesù che nel cenacolo hai voluto assicurare agli uomini la tua perenne presenza attraverso l'Eucarestia e il Sacerdozio, concedi ai tuoi fedeli di partecipare con viva fede ai sacri misteri e di godere per sempre della comunione con Te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Ass. Amen.

IL CENACOLO, SUBLIME SCUOLA DEL SERVIZIO INCONDIZIONATO

1° Lett.: Giovanni 13,1-5-12-17
Prima della festa di Pasqua, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto.
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica".

2° lett. "E' uno dei fatti fondamentali di Cristo. Gesù ha sempre amato i suoi; in quel momento li ama di un amore immenso.
E' bello che gli Apostoli siano chiamati 'i suoi' e cioè proprietà di Cristo.
Tutti i cristiani debbono sapersi compresi in questo amore infinito e in questo possesso di Cristo.
Gli Apostoli devono apprendere una triplice lezione: seguire il maestro, imitarlo nel servizio dello schiavo, fare questo con atteggiamento di interiore umiltà e di amore profondo.
Questa però non è una lezione solo da apprendere, ma uno stile di vita da esercitare costantemente. E' come l'aria nella quale si deve essere sempre immersi.
Gesù sapeva che Giuda non era mondo giacché covava nel cuore il tradimento, eppure si curva nell'atto dello schiavo anche dinanzi a lui. Gesù non discrimina e si presenta sempre come l'uomo della speranza.
Egli sa che ormai l'alleanza Giuda-Satana è definitiva, ma non si arrende e tenta fino in fondo. Tutti, ma particolarmente i sacerdoti, devono imparare da Gesù a non discriminare, a essere uomini della speranza e a tentare sino in fondo". 
            (G.Giaquinta, Il Cenacolo)

Canto

RENDERE A CRISTO AMORE PER AMORE:

GUIDA: "Che cosa renderò al Signore per tutto quello che mi ha dato? Alzerò il Calice della  Salvezza e invocherò il nome del Signore!":

E cammino alla presenza del Signore, di nuovo, nel mondo dei vivi.

Pausa di riflessione

 

Pausa di adorazione

 

Guida: Fratelli e Sorelle ripetiamo insieme: 
Gesù Eucarestia, mostrami il tuo volto
Ass. Gesù Eucarestia, mostrami il tuo volto

Guida: Gesù Eucarestia, rivelami il tuo volto
Ass. Gesù Eucarestia, rivelami il tuo volto

Guida: Gesù Eucarestia, svelami il Padre
Ass. Gesù Eucarestia, svelami il Padre

Guida: Gesù Eucarestia, donami lo Spirito.
Ass. Gesù Eucarestia, donami lo Spirito

Canto

IL CENACOLO, LUOGO DELL'UNITA'

1° Lett: Giovanni 17,1-9
Gesù parlò. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: "Padre è giunta l'ora, glorifica il figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi.

2° lett: "Ritorna la preghiera intensa per l'unità dei credenti in Cristo la cui salvezza deve misurarsi con la Trinità.
Ci è facile pensare alla Chiesa universale come un popolo adunato dall'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. (L.G. n.4); non è ugualmente facile immaginare una Chiesa la quale viva realmente una tale unità da richiamarci il divino nesso trinitario.
Ma appunto per questo Gesù ha pregato così intensamente. Quasi a ricordare che le divisioni sono contro testimonianza e negazione pratica dello stesso Gesù. Egli è, infatti, l'esemplare della perfetta e meravigliosa unità nell'unità della natura trinitaria.
Gesù è venuto a insegnare tale unità e ci ha inviati quali Apostoli della unità. Se non sappiamo conservarla o, eventualmente, recuperarla, come possono i lontani credere alla nostra missione?"
                                  (G.Giaquinta, Il Cenacolo)

 

SALMO 102: 
RIT. dalla tua mano, Signore, si nutrono i tuoi figli.

Benedici il Signore, anima mia: Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Quanto sono grandi, Signore, le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza, la terra è piena delle tue creature. Rit.

Tutti da te aspettano che dia loro il cibo in tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono, tu apri la mano, si saziano di beni. Rit.

Voglio cantare al Signore finché ho vita, cantare al mio Dio finché esisto.
A lui sia gradito il mio canto; la mia gioia è nel Signore. Rit.

Guida: "nessuno ha un amore più grande di questo - dice il Signore -:
Dare la vita per i propri amici".

Cel. O Padre, che nell'unico sacrificio di tuo Figlio ti sei acquistato un popolo di adozione concedi e custodisci sempre nella tua Chiesa i doni della unità e della pace.
Per Cristo nostro Signore.
Ass. Amen

IL CENACOLO: LUOGO DELL'AMORE FRATERNO

Guida: 
sapete qual è il segno distintivo per cui sarete identificati come discepoli miei? L'amore fraterno.
Se vi amerete come io vi ho amati e come il Padre ha amato me, anche i più restii si convinceranno che io sono l'Inviato.
Non abbiate paura. Non vi lascerò orfani. Quando arriverò alla mia casa, vi manderò un alito di forza consolatoria, che vi trasformerà in mura incrollabili di fronte a qualsiasi avversità. E anche se, supponendo l'impossibile, tutto questo fallisce, sappiate che io stesso, personalmente, sarò in mezzo a voi sino alla fine del mondo.
Me ne vado. Vi lascio in ricordo un'eredità: la mia felicità. Mi avete mai visto triste? In mezzo alla lotta, mi avete visto sempre sereno, mai inasprito. Questa stessa pace vi lascio in eredità. Siate felici. Questo è il mio comandamento fondamentale: amatevi gli uni gli altri.
Gesù alzò gli occhi. E con un'espressione piena di venerazione e di amore, rivolse al Padre questa supplica:

Padre nostro,  tu hai tolti 
dal mondo  questi uomini e li hai dati a me,
affidandoli alle mie mani, alle mie cure.
Io ho spiegato a loro chi sei tu.
Ed essi ora sanno chi sei tu
E sanno anche che io sono nato dal tuo Amore.
Erano tuoi e li hai dati a me come fratelli
E io li ho curati
Più di quanto una madre curi i suoi figli.
Ho vissuto con loro
Tutti questi anni:
come mi hai trattato tu,
così li ho trattati io:
Ma ora, con molta pena, devo lasciarli,
ora esco dal mondo e ritorno a te,
perché tu sei la mia casa,
ma essi rimangono nel mondo.
Padre santo, ho paura per loro,
il mondo sta dentro di essi;
temo che l'egoismo, gli interessi e la rivalità
distruggano l'unità che c'è tra loro.

Erano tuoi e li hai consegnati a me
E ora che mi allontano da loro
Li restituisco a te:
custodiscili con amore.
Quand'ero con loro
Li custodivo io.
Ora custodiscili tu.
Ho paura per loro, li conosco bene.
Non premettere che li dividano gli interessi
E che le rivalità estinguano la loro pace.
Che siano uno, Padre caro,
come lo siamo tu e io.
Non occorre che tu li tolga dal mondo".
Abbatti le al te mura in loro
Innalzate dall'egoismo.
Riempi i valli e appiana i dislivelli
Affinché vivano uniti e in santità.
Come tu, Padre, sei in me. E io sono in te,
così anch'essi siano consumati in noi,
nel nostro uno.

 

Guida: Chiediamo al Signore di renderci "pane spezzato" per i fratelli.

Solista: "Signore, dammi, o0ggi, il pane quotidiano….
Il pane della speranza, per dare speranza;
Il pane della gioia, da poter sparire;
Il pane dell'intelligenza, per varcare l'impossibile;
Il pane del sorriso, da trasmettere agli altri;
Il pane della misericordia, perché possa ricevere e dare perdono;
Il pane del dolore da condividere;
Il pane della grazia, per non attaccarmi al male;
Il pane della fraternità, per diventare una sola cosa con i miei fratelli;
Il pane del tempo per conoscerti;
Il pane del silenzio, per amarti".

Cel. Avendo amato i suoi che erano nel mondo,

T. Gesù li amò sino all'estremo.

PREGHIAMO: O Dio, che in questo mirabile sacramento comunichi alla Chiesa la fortezza e la pace, donaci di aderire intimamente a Cristo per edificare, con il nostro impegno quotidiano, il tuo regno di libertà e di amore. per lui che vive e regna nei secoli dei secoli.
T. Amen.

PREGHIAMO SPECIALMENTE PER I SACERDOTI:

GUIDA
O Dio, che hai costituito il tuo unico Figlio sacerdote Sommo ed Eterno, concedi a coloro che Egli ha scelto come suoi ministri e dispensatori dei santi misteri, di essere fedeli e vigilanti nel servizio, fino al giorno della sua venuta.
O Signore, santifica la tua Chiesa, perché i sacerdoti ed i fedeli, in piena comunione con te, collaborino con tutte le forze all'edificazione del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
Tutti: Amen

Rit.: Signore, manda santi sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa!:

Gesù, Salvatore delle anime, santifica i tuoi sacerdoti ed i tuoi leviti! Rit.
O Dio, che provvedi alla tua Chiesa gli operai del Vangelo, effondi, in una rinnovata Pentecoste, il tuo Spirito di pietà e di fortezza e suscita nel tuo popolo degni ministri dell'altare, annunciatori forti e miti della parola che ci salva! Rit.
Guarda, o Padre, il volto del tuo Cristo, che ha dato Se stesso per salvare l'umanità e fa che dall'oriente all'occidente sia glorificato il tuo nome tra i popoli e in ogni parte del mondo si offra a te l'unico perfetto Sacrificio. Amen. Rit.

Guida: "Come sono graziosi sui monti i piedi del messaggero di gioia che annunzia la pace, che annunzia la salvezza!" (Is.52,7)
Come siamo felici che il Signore abbia riposto tanta fiducia in noi da poter attraverso l'Eucarestia, collaborare con i suoi Ministri a portare i frutti della Redenzione fino ai confini della Terra!
Annunziamo la tua morte, o Signore, proclamiamo la tua risurrezione, in attesa della tua venuta!

CANTO

TUTTI: Angeli e santi che adorate Gesù sacramentato notte e giorno, adoratelo per me fino al mio ritorno!