CHIESA S. GIOVANNI BATTISTA - MAIONE (CS)

Sac. Vercillo Franco

SAN GIOVANNI BATTISTA

INDICE

  Prefazione  Palestina  Il Messia  Il Profeta  Ain Karim
  L'annuncio e la nascita  Il fiume Giordano Il battesimo
  Nel deserto Incontro con Gesù  Il martirio  Conclusione
  Ristrutturata la Chiesa di S. Giovanni
  Novena a S. Giovanni Battista  Litanie a S. Giovanni
  S. Messe  Giovanni Battista nel Nuovo Testamento
  Canti
  Parrocchie della Calabria intitolate a S. Giovanni b.
  Comuni d'Italia col nome di S. Giovanni

Prefazione
Ci stiamo preparando a vivere il grande Giubileo del duemila. Ancora oggi è attuale la predicazione di Giovanni Battista: "Preparate la via al Signore". La missione di Giovanni Battista fu quella di annunciare a tutti gli uomini il Messia e di prepararGli la strada. Gesù venne al mondo nella "pienezza dei tempi", 2.000 anni orsono, per portare la Salvezza. Giovanni Battista ci presenta e annuncia Gesù come: Verbo eterno del Padre, pieno di Spirito Santo, Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.
Giovanni Battista compie la sua missione dando tutto se stesso al Messia senza chiedere nulla in cambio. Meditando sulla personalità, sull'attività di Giovanni possiamo riuscire a camminare bene sulla strada della salvezza.

Palestina
Palestina deriva dall'ebraico "Peleshet" e dal greco-latino "Philistea". Il termine fu originariamente un aggettivo, che designava il litorale a sud di Giaffa, la "terra filistea". Questo termine si estese lentamente a tutta la regione situata tra il Libano e il mar Rosso e fu ufficialmente usato dai Romani, dopo la rivolta giudaica del 135 d.C., sotto Bar-Kokeba. Precedentemente, negli antichi testi egiziani, la Palestina era denominata Haru, Rtnu o Amuru; più tardi si parla di Canaan e nell'Antico Testamento come del "paese d'Israele" (Eres Isra'el), nell'epoca ellenistica e nel Nuovo Testamento più spesso di Giudea. È impossibile definire in modo esatto le sue frontiere, perché queste hanno subito troppe modificazioni nel corso dei secoli. Nell'Antico Testamento si dice "da Dan a Bersabea" quando si vuol parlare della lunghezza del paese. Si tratta di una distanza di circa 240 km. Il paese è limitato a ovest dal Mediterraneo, la sua frontiera orientale passa per la Transgiordania, ma non è ben definita. Configurazione geografica: La valle del Giordano è profonda m. 212 sotto il livello del Mediterraneo al Lago di Galilea e m. 392 alla superficie delle acque del Mar Morto e circa 800 m. al punto più profondo nel Mar Morto. La valle del Giordano, a sud del Lago di Tiberiade è poco fertile o del tutto arida, poiché l'acqua salsa del fiume non serve per irrigazione e inoltre questo si scava un profondo solco nelle rocce calcaree. Nei dintorni di Gerico la pianura diventa più fertile.Tra il Giordano e il litorale, si stende a sud il paese montagnoso: le montagne della Giudea, dove sorgono Gerusalemme e le montagne della Samaria, il cui punto culminante è l''Ebal (938 m.), presso Sichem. Queste regioni, attualmente prive di boschi, offrono un aspetto arido. Tra le regioni più squallide bisogna comprendere il Paese del Sud, cioè il deserto del Nègheb. Il libro di Giosuè vi menziona 17 città; da quando è sorto il nuovo stato d'Israele, nel 1948, vi si sono insediati diverse decine di migliaia di coloni israeliani, che mediante grandiosi lavori d'irrigazione hanno fatto rivivere l'antica fertilità. Nell'epoca bizantina, il Nègeb contava ancora circa 600.000 abitanti, che furono cacciati dalle invasioni arabe. Rimangono ancora rovine e tracce dei sistemi d'irrigazione, la cui distruzione ridusse il paese a un vero deserto. A nord del Carmelo, montagna che finisce proprio sul mare, presso la foce del Qishon, si estende la pianura di Izre'e'l, divenuta paludosa nell'epoca araba, ma prosciugata dai lavori di bonifica dei pionieri sionisti; essa collega il mare alla valle del Giordano, tra i monti di Gilboa' e le colline della Bassa Galilea, fino a Bet-she'an. A nord di questa valle, si estende la Galilea, la più bella regione della Palestina, paese dell'infanzia e della prima predicazione di Gesù. Nella Bassa Galilea sorge Nazaret e vicino il Tabor, generalmente ritenuto il Monte della Trasfigurazione. In questa regione, le più importanti colline superano appena i 300 m., mentre nell'Alta Galilea alcune vette raggiungono i 1200 m.. La zona costiera è una lunga e stretta pianura che è la parte più fertile di tutta la Palestina, divisa da sud a nord in tre parti: la Shefela, la pianura di Sharon e quella di 'Akko. Nella parte meridionale, a partire dal sec. XIII, abitavano i Filistei nelle loro città di Gat, Ashqelon, Ashdod, 'Eglon e Gaza, delle quali sopravvivono numerose rovine. Dopo la foce dello Iarkon, presso Giaffa, si stende Sharon, dove sorge la nuova città di Tel Aviv, "la collina della primavera". La pianura di 'Akko si trova a nord del Carmelo, che ripara il porto marittimo di Haifa. Attraverso la pianura costiera passavano le vie carovaniere, che collegavano l'Egitto all'Asia Minore e alla Mesopotamia. La Transgiordania è un altopiano bagnato dallo Iarmuk, lo Iabboq e l'Arnon. Confina ad est col deserto siriano, dal quale gli orientali - come sono chiamati nella Bibbia - rapaci e affamati, irruppero sempre nei momenti critici della decadenza o del decentramento del potere. L'epoca romana vi fece regnare l'ordine e la pace, condizioni essenziali di una prosperità della quale le rovine ci danno ancora oggi testimonianza. Il clima della Palestina è subtropicale: piogge in inverno e all'inizio della primavera, talvolta qualche precipitazione tardiva; da maggio a settembre siccità. La Bibbia definisce la Palestina "una terra dove scorrono latte e miele", espressione a anche "un paese che divora i suoi abitanti"1. La prima qualificazione si riferisce alle possibilità, la seconda ai danni causati dal disboscamento, dalle erosioni e dalla siccità. Particolarmente fastidioso è il vento caldo del deserto, chiamato ora hamsin, definito nella Bibbia "soffio di Iahvé"2; la brezza diurna3, invece, il vento che spira dal mare nel pomeriggio, è fresca. Storia: Nell'antichità, la Palestina si trovava tra le due grandi civiltà del tempo, quella dell'Egitto e quella della Mesopotamia. La prima occupazione operata dai Semiti risale al 3000 ca. a.C. Essi si mescolarono ad altri elementi, in parte autoctoni, non- semiti. L'età del Bronzo antica (circa 3000-2000 anni a.C.) fu un periodo di prosperità, durante il quale la Palestina, indipendente dall'Egitto, intratteneva, con questo, rapporti culturali, come testimoniano gli scritti egiziani pervenuti sino a noi risalenti a circa il 2500 a.C. L'invasione di un nuovo gruppo di nomadi semitici verso il 2000 a.C., che iniziò l'età del Bronzo di mezzo (2000-1500 ca. a.C.) mise fine a quella prosperità; la prima parte di questo periodo è denominata " epoca dei Patriarchi ". Ci fu subito la ripresa di un nuovo periodo di prosperità (1700-1550ca.), che coincise col regno degli Hyksos in Egitto. La Palestina, allora ricca di città-stato fortificate, era dominata dagli Hyksos. Questi furono dapprima cacciati dall'Egitto e in seguito dalla Palestina dove si erano frattanto stabiliti altri elementi non-semitici, tra i quali gli Hurriti. La Palestina divenne quindi una provincia dell'Egitto, che la sottopose a un pesante tributo annuo e che manteneva in alcune sue città fortificate (tra le quali Bet-She'an) guarnigioni militari, sebbene il governo delle stesse città fosse affidato ai re locali. Le invasioni degli Israeliti e dei Filistei si ricollegano (probabilmente nel XIII sec. a.C.) alla grande migrazione dei Popoli del Mare, che mise fine all'impero hittita e anche alla sovranità dell'Egitto. I Cananei furono sottomessi dagli Israeliti, sebbene quelli avessero anche i regni di Mo'ab, 'Ammon e Edom. Durante questo periodo due tribù e mezza degli Israeliti si stanziarono a est, le altre a ovest del Giordano. Le due tribù più potenti erano quella di Efraim a nord, che formò più tardi il nucleo del regno di Israele, e quella di Giuda a sud, dalla quale derivò più tardi il regno di Giuda. David, vittorioso sui Filistei, seppe stabilire l'unità politica, ma sotto Roboamo, figlio di Salomone, il regno fu diviso: Israele, conquistato dall'Assiria nel 721 a.C.; Giuda, soggiogato da Nabucodonosor di Babilonia nel 586 a.C.

Il Messia
Messia dall'ebraico "masciach", che significa "unto" e per questo motivo fu tradotto in greco col termine christós. Nell'Antico Testamento l'unzione si effettuava su persone che erano destinate a svolgere un servizio importante, per esempio, di re, sacerdote, profeta4. Ma unto di Dio (messia, cristo) era considerato soprattutto il re di Israele. Dopo la caduta di Israele sotto ildominio straniero il nome di messia viene usato per indicare il futuro, misterioso e possente re che avrebbe liberato il popolo eletto da tutti i suoi nemici, attuando il Regno di Dio in questomondo5. Il Nuovo Testamento si è appropriato legittimamente di questo titolo e lo ha trasferito a Gesù di Nazaret, vero liberatore di tutta l'umanità e fondatore autentico del Regno di Dio. La testimonianza unanime dell'intero Nuovo Testamento per Gesù come Messia diviene comprensibile e si giustifica soltanto se si risale all'autotestimonianza di Gesù. Questa illazione tuttavia viene contestata da non pochi esegeti moderni come non cogente e in contraddizione con la più antica tradizione sinottica. In effetti, è vero che Gesù, prima della sua passione, non si è mai presentato di fronte al popolo ebraico con la professione aperta: Io sono il Messia. Tuttavia nella stessa tradizione sinottica non mancano passi che inconfondibilmente esprimono l'autocoscienza messianica di Gesù (per esempio, alla richiesta del Battista, se egli sia "colui che viene" risponde con la descrizione del suo operare con le parole tratte da Isaia6, e con ciò egli accenna senza possibilità di fraintendimenti al carattere messianico di tale operare). E in realtà è proprio l'operare di Gesù che diventa una chiara attestazione della sua autocoscienza messianica: egli rivendica autorità assoluta per le sue parole7. È più grande di Salomone e dei profeti dell'Antico Testamento8. Con la sua venuta è arrivato il tempo della decisione per la salvezza o la rovina. Seguire il suo appello al discepolato è più importante che i doveri verso i genitori9, poiché da ciò dipende la salvezza10. Sennonché la figura di Messia che Gesù interpreta e realizza è decisamente diversa da quella del Messia politico, trionfatore sui suoi nemici atteso dai giudei. In questo sta la grande prova cui viene esposto e sottoposto il popolo d'Israele, che ha in larga misura fallito: la signoria di Gesù non si attua sul piano terreno e politico a favore di un popolo particolare, bensì sul piano spirituale ed universale. Pertanto il Messia Gesù, così come il Nuovo Testamento lo intende e lo presenta, si trova su un piano più elevato del Messia dell'Antico Testamento e dell'attesa ebraica. Ma lo stesso Gesù è colui che porta a compimento ad un livello ancora più alto la promessa dell'Antico Testamento.

Il Profeta
Dio ha guidato il popolo da Lui scelto attraverso i secoli per condurlo progressivamente alla salvezza. Per guidare il suo popolo Dio ha scelto anche uomini (i Profeti) che parlassero in suo nome. In ebraico - nabi'- significa colui che parla a nome di un altro. Lo si chiamava anche "uomo di Dio" e "veggente". I Profeti, ripieni dello Spirito di Dio, trasmettevano il loro messaggio con la predicazione e con l'azione, a volte simbolica. Ai profeti vengono attribuiti molti prodigi. Il loro rapporto col culto ufficiale è stato spesso oggetto di discussioni, mai risolte in maniera definitiva. Ogni profeta ha un proprio messaggio personale; Elia ed Eliseo mettono l'accento sullo zelo per il Dio d'Israele contro il culto di Baal; Amos si occupa della giustizia; Osea dell'amore divino; Isaia della fede nella condotta umana; Geremia della vera fiducia; Ezechiele della responsabilità personale e del Tempio. Dopo la parte svolta da Aggeo e Zaccaria nel V sec. a.C., il dono della profezia pare estinguersi per risuscitare in Giovanni Battista. Negli ultimi tre secoli prima della venuta di Gesù, il popolo d'Israele dovette sostenere guerre e lotte per la difesa della sua esistenza. Durante questo periodo nessun profeta è stato inviato da Dio. Nel 63 a.C. Israele perdette la sua indipendenza politica e passò sotto la dominazione Romana. Sotto tale dominazione Dio mandò al suo popolo Giovanni Battista il quale camminerà innanzi al Signore "Con lo spirito e la forza di Elia" come disse l'Angelo Gabriele nell'annuncio della sua nascita a suo padre Zaccaria. Già il profeta Malachia aveva preannunciato la sua venuta: "Io manderò un mio messaggero a preparare la strada davanti Me..."Lo stesso Gesù dirà "... e se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire" Gli evangelisti Matteo e Marco applicano al Battista questa profezia e Gesù stesso dirà "Egli è colui del quale sta scritto. Io manderò il mio messaggero...".Il profeta Isaia aveva profetizzato: "Una voce grida: - Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio"11 .Il Battista stesso si approprierà di questa profezia: "Io sono voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via delSignore"12.Con la predicazione Giovanni istituisce una nuova cerimonia religiosa il battesimo di penitenza nella acque del fiume Giordano come segno visibile dello sforzo di purificazione al cospetto di Dio.

Ain Karim
A circa 12 Km da Gerusalemme sorge la cittadina di Ain Karim. Faceva parte del distretto amministrativo romano "della montagna". Per questo S. Luca nel suo vangelo non nomina il paese nativo di Giovanni ma si limita a dire "in montagna". Vi dimoravano i genitori di Giovanni Battista entrambi della tribù di Levi. Il Vangelo li presenta con queste parole "Erano giusti davanti a Dio e osservavano, irreprensibili, tutte le leggi e le prescrizioni del Signore"13. Questi due coniugi, Anna e Zaccaria, erano animati dalla speranza della venuta del Messia Salvatore. Poiché Elisabetta era sterile, il loro matrimonio non aveva avuto figli fino allora e siccome ambedue gli sposi erano, inoltre, già anziani, secondo l'umana previsione era esclusa ormai, anche per l'avvenire, ogni possibilità di avere un figlio. Questa loro mancanza di prole, che, secondo l'opinione israelitica, costituiva la più grande disgrazia e vergogna della loro vita, non poteva essere considerata come una punizione divina. I figli sono per l'Israelita una ricchezza ed una benedizione: "Come frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza. Beato l'uomo che ne ha piena la faretra: non resterà confuso quando verrà a trattare alla porta con i propri nemici "14. Una bella discendenza, infatti, non solo procura al padre della famiglia un prezioso rinforzo per i suoi lavori, ma aumenta anche il suo prestigio, la sua autorità in seno alla comunità. La sterilità della sposa è quindi una grande disgrazia. Essi portavano però con rassegnazione la pena nel loro cuore e la umiliazione di fronte agli altri. Dio sa quando e come elargire i suoi doni e per questo occorre aver fede e saper attendere con umiltà. Ad Ain Karim trascorrono la loro vita in armonia, nella preghiera e nel compimento del loro dovere. Dio ha su di loro un suo piano: il loro figlio dovrà preparare la strada al Messia, al Salvatore del mondo.

L'annuncio e la nascita
Il popolo ebraico ha avuto sempre un solo tempio. Vi è un solo Dio, vi è un solo tempio. Mosè aveva fatto allestire la Tenda nel deserto per accogliere la divina presenza, per custodire l'Arca dell'Alleanza. Una volta che Israele si stabilisce nella Terra Promessa, Davide pensa alla costruzione del tempio in muratura che però fu realizzata dal figlio Salomone nell'anno 986 a.C. Il tempio, distrutto nel 586 e ricostruito tra il 516 e il 520 a.C., fu fatto abbellire da Erode con grandi lavori negli anni20/19 a.C.. Nel tempio inizia la storia di Giovanni Battista. Zaccaria doveva recarsi al tempio per una settimana di turno per esplicarvi degli uffici liturgici. Toccò a lui il compito di offrire a Dio l'incenso che simboleggia le preghiere che salgono al trono di Dio. Egli doveva entrare nel santuario e versare l'incenso sui carboni ardenti dell'altare d'oro dell'incenso e quindi prostrarsi in preghiera. Intanto tutto il popolo stava fuori in preghiera. Durante questa funzione appare a Zaccaria l'angelo Gabriele. Zaccaria è preso da confusione e timore. L'angelo acquieta la paura dichiarando di recargli l'annunzio di una grande gioia: Dio ha esaudito la sua preghiera. "Elisabetta avrà e ti darà un figlio che chiamerai Giovanni". La scelta del nome viene imposto da Dio, normalmente è diritto del padre, indica che questo figlio si troverà in una condizione privilegiata. Il suo nome Giovanni ("Dio è misericordioso") allude all'imminente era messianica di redenzione. Un nome, d'altra parte, dal significato suggestivo: si connette, infatti, ad un verbo ebraico che è alla base del sostantivo "grazia" (hnn).La buona notizia viene rafforzata dalle parole dell'angelo: "Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto" 15.Il messaggio dell'angelo è così eccezionale che Zaccaria non lo può pensare credibile e per questo chiede un segno. Zaccaria otterrà il segno richiesto ma nello stesso tempo viene punito, poiché il suo dubbio è un dubbio circa le veridicità della parola di Dio. "Ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo"16. Quando Zaccaria uscì dal santuario non poté parlare e solo con cenni fece capire al popolo che aveva avuto una visione. Trascorso il suo servizio sacerdotale Zaccaria se ne tornò a casa. Dopo 6 mesi dal prodigioso annuncio l'Arcangelo Gabriele manifestò alla Vergine Maria la divina volontà che le proponeva di diventare la madre del Messia. "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio ". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei.17 Maria si mette in viaggio per andare a trovare la sua cugina Elisabetta. Entra nella casa e al saluto di Maria il bambino esulta nel grembo di Elisabetta. "Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore". Allora Maria disse: " L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore..."18.Per Elisabetta, intanto, è giunto il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: "No, si chiamerà Giovanni" e Zaccaria conferma su una tavoletta spalmata di cera: "Il suo nome è Giovanni". In quell'istante si compie un nuovo miracolo: Zaccaria riacquista la parola e profetò dicendo: "Benedetto il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo , nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge per  rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace"19.Il vangelo conclude la storia dell'infanzia di Giovanni dicendo: "Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele"20.

Il fiume Gioradano
Il Giordano, dall'ebraico Iarden, "colui che discende", è il più importante fiume della Palestina, sempre con acqua abbondante, ma non adatto alla navigazione. Nasce da tre sorgenti del monte Hermon, il più alto della catena dell'Antilibano e si dirige quindi al sud attraverso la pianura di Hule (70 m al di sopra del livello del mare); raggiunge dopo 16 km il lago di Galilea 212m al di sotto del livello del mare), e si getta dopo un corso sinuoso di 350 km nel Mar Morto (392 m sotto il livello del mare). Nella vallata profondamente scavata dal Giordano e a vegetazione sub-tropicale, si gettano lo Iarmuk e lo Iabboq provenienti dall'est. Per la sua profondità, il ghor, o fossa del Giordano è unica al mondo. Il Giordano è strettamente legato a tutta la storia d'Israele, di cui è stato sempre il "fiume" per antonomasia ed il naturale confine ad oriente21. Presso i suoi guadi si svolsero diverse battaglie22 e fu passato di da diversi personaggi biblici. Nelle sue vicinanze Elia fu rapito in un carro di fuoco e  nellesue acque venne guarito Neamon Siro23Nelle sue acque24 Giovanni Battista battezzava le folle che accorrevano a lui al di là del fiume, ai limiti del deserto quasi a significare la necessità di purificarsi per poter entrare nella Terra Promessa, che non è più l'Israele, ma il regno di Dio.

Il basttesimo
Il Battesimo occupa un posto molto importante negli scritti del Nuovo Testamento. Si parla infatti del battesimo di Giovanni, di Gesù e degli Apostoli. Il battesimo predicato e compiuto da Giovanni comportava un'immersione o abluzione nell'acqua. Il battesimo, dal verbo greco "baptizein" che significa "immergere, lavare", esigeva la confessione dei peccati e uno sforzo di conversione espressa nel rito. L'acqua nella tradizione biblica e nell'uso d'altre è stata sempre come un segno di purificazione e di vita. Giovanni il Battista, che battezzava presso il fiume Giordano, insisteva sulla purezza morale e tendeva a preparare gli animi al Messia. Era un battesimo di acqua che disponeva al Battesimo del Messia nello spirito e nel fuoco, il Battesimo cioè della grande Purificazione che avrebbe inaugurato il mondo nuovo, un battesimo di penitenza, cioè di conversione. di disposizione interiore per accogliere il Messia, un battesimo provvisorio, destinato a scomparire col Messia. Anche Gesù si presentò a Giovanni per essere battezzalo, mescolandosi umilmente con gli altri peccatori. Ma Giovami lo riconobbe e lo indicò come l'Agnello di Dio che prende su di se il peccato del mondo. Durante il battesimo di Gesù si udì una voce celeste che lo proclamava Figlio prediletto del Padre e si posò su di lui lo Spirito sotto forma di colomba era il segno del nuovo Battesimo nell'acqua è quello spirito, che rende figli del Padre Celeste. I credenti in Cristo, mediante il Battesimo, parteciperanno alla sua filiazione divina e riceveranno il dono dello Spirito. Ma Gesù annuncia il suo Battesimo, come condizione per entrare nel suo regno, e ne indica il nuovo carattere: una rinascita mediante l'acqua e lo Spirito. A Nicodemo infatti proclama: "Se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio. Se uno non rinasce di nuovo per l'acqua e lo Spirito Santo, non può entrare nel regno di Dio"25. Ordinando poi agli Apostoli di battezzare tutte le genti, esige sia l'accoglienza della sua dottrina sia la fedeltà alla medesima: "Andate, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. insegnando loro ad osservare tutto quanto vi ho comandalo". Gli Apostoli si mantennero fedeli alle disposizioni del Signore. Alla folla radunala, nel giorno di Pentecoste, Pietro disse: "Fate penitenza, e ognuno si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, affinché siano rimessi i vostri peccali: e riceverete poi il dono dello Spirito". Un gran numero accolse l'appello di Pietro: "quanti accolsero con frutto la sua parola furono battezzati: e in quel giorno il numero dei fedeli si accrebbe di circa tremila persone". Così ebbe inizio la celebrazione del Battesimo cristiano. I primi cristiani furono battezzati nel fuoco (simbolo dello Spirito Santo) di Pentecoste. Ed iniziò per loro la partecipazione alla Chiesa: come membri di essa, la nuova comunità messianica, il nuovo popolo di Dio, la Chiesa di Cristo. Solo mediante il Battesimo si è ammessi nella nuova comunità. E al Battesimo faceva seguito l'imposizione delle mani, che significa la Cresima cioè il dono dello Spirito. E gli Atti degli Apostoli sottolineano come i credenti erano perseveranti nell'insegnamento degli Apostoli nella comunione fra loro, nella frazione del pane (cioè nell'Eucaristia)e nella preghiera. La Scrittura non ci dà nessuna informazione sul nodo di battezzare, ma la parola battesimo suggerisce l'immersione, la discesa nell'acqua. A proposito infatti del battesimo dell'etiope da parte di Filippo, leggiamo che "discesero tutti e due nell'acqua. Filippo e l'eunuco, ed egli lo battezzò, usciti dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo"26. Si può tuttavia pensare che si usasse anche l'infusione, ossia il versamento dell'acqua sul battezzando: lo si deduce dalle circostanze nelle quali Paolo battezzò il carceriere e la sua famiglia a Filippi. "Cosa devo fare per essere salvo" domandò il carceriere a Paolo e Sila. Quelli risposero: "Credi in Gesù Cristo e sarai salvo tu e tutta la tua famiglia. E annunciarono a lui la parola del Signore, con tutti quelli che erano nella sua casa: e fu battezzato lui e tutta la sua famiglia"27. La Scrittura tace anche su un altro punto che è per noi fondamentale: sul Battesimo dei bambini. Non abbiamo alcun testo o racconto che parli di bambini battezzati. Ciò si spiega per il fatto che il Vangelo è rivolto direttamente agli adulti, ai quali, essendone capaci, è richiesta la conversione e la fede in Cristo. Ma le parole dette da Gesù a Nicodemo sulla necessità del Battesimo non fanno distinzione tra grandi e piccoli: e la Chiesa, in tutta la sua storia, le ha interpretate come un invito rivolto anche ai piccoli. E del resto nel racconto del Battesimo del carceriere si dice esplicitamente che fu battezzata tutta la sua famiglia: è facile immaginare che di quella famiglia facessero parte anche dei bambini. E infatti l'uso comune e universale di battezzare i bambini viene fatto risalire agli Apostoli. Secondo il costume specialmente antico i bambini seguono sempre la sorte dei genitori: saranno questi che accoglieranno la fede e la proclameranno a nome dei propri figli e si impegneranno poi a istruirli 28.

Nel deserto
Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio"29. Il deserto è stato il luogo in cui il popolo d'Israele ha trascorso la sua esistenza di purificazione prima di raggiungere la Terra promessa. Giovanni sceglie appunto il deserto come luogo adatto per le persone che vogliono purificarsi per la venuta del Messia. L'aspetto esteriore, il genere di vita si addicono alla crude austerità della predicazione di Giovanni. Il suo abito di pelo di cammello, che indica la rinuncia ad ogni forma di mollezza, la cintura di cuoio attorno ai fianchi lo rendono simile ad Elia. Il suo nutrimento, cavallette e miele selvatico, è costituito dai prodotti del deserto. Il suo dimorare nel deserto significa completo allontanamento da ogni relazione col mondo e i suoi interessi. La sua apparizione e le sue parole pronunciate con energia scossero l'attenzione degli israeliti e accendono le speranze sopite nelle coscienze. La predicazione con parole infuocate divenne centro di attrazione. Il fulcro delle messaggio è uno solo: il Messia è già presente, sta per manifestarsi, occorre prepararsi col pentimento dei peccati e la conversione: "Fate penitenza perché il regno dei cieli si è avvicinato"30. La penitenza ( in greco "metanoia") implica il pentimento dei peccati e lo sforzo di cambiare mentalità e perciò conversione. Per rendere anche esteriore il pentimento Giovanni istituì il battesimo di penitenza: "Accorrevano a lui tutto il paese di Giudea e gli abitanti di Gerusalemme e si facevano da lui battezzare nel Giordano, confessando i loro peccati"31.Da questa attività Giovanni riceve il suo appellativo "Battista". Il battesimo di acqua di Giovanni ha solo lo scopo di purificare gli uomini mediante la "conversione" ad esso connessa ed in esso simboleggiata, e di preparazione alla venuta del Messia. Il battesimo di Giovanni è provvisorio e riceve la propria efficacia da quello, definitivo, di Cristo. L'acqua è presente nella vita di Giovanni il Battista, come sarà  presente nella vita di Cristo; e si tratta sempre della stessa acqua, ma gli effetti della sua azione purificatrice sono molto diversi. Spiega S. Cirillo di Gerusalemme: "Il battesimo di Giovanni produceva la remissione dei peccati, quello di Cristo purifica dai peccati, comunica i doni della Spirito ed è soprattutto una partecipazione personale alla morte e resurrezione del nostro Salvatore". Giovanni esige la conversione radicale dal peccato. L'ostacolo all'avvento del regno di Dio è lo stato di peccato del popolo, che si è allontanato da Dio. Giovanni il Battista sarà definito da San Giovanni Crisostomo: "Il cittadino del deserto". "Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: "Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente? Fate dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per  padre! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre. Anzi, la scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco". Le folle lo interrogavano: "Che cosa dobbiamo fare?". Rispondeva: "Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto". Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: "Maestro, che dobbiamo fare?". Ed egli disse loro: "Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato". Lo interrogavano anche alcuni soldati: "E noi che dobbiamo fare?". Rispose: "Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe". Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile". Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buonano vella 32.

INCONTRO CON GESÙ
Anche Gesù, sebbene fosse senza peccato e fosse il Messia, alla cui venuta il battesimo di Giovanni doveva preparare, dalla Galilea si reca da Giovanni e si fa battezzare. "Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?". Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto "33. Testimonianza del Battista davanti ai delegati delle autorità giudaiche il Battista confessa pubblicamente di non essere il Messia ma solo una voce che rende testimonianza a Cristo. Egli è solo il testimone della luce. Senza esitazione proclama che Gesù è il Messia, presente tra la gente ma nascosto ai loro occhi e ne proclama i titoli gloriosi: preesistente, agnello di Dio, colui che battezza nello Spirito, redentore del mondo. E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: "Chi sei tu?". Egli confessò e non negò, e confessò: "Io non sono il Cristo". Allora gli chiesero: "Che cosa dunque? Sei Elia?". Rispose: "Non lo sono". "Sei tu il profeta?". Rispose: "No". Gli dissero dunque: "Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?". Rispose: "Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia". Essi erano stati mandati da parte dei farisei. Lo interrogarono e gli dissero: "Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?". Giovanni rispose loro: "Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo". Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: "Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele". Giovanni rese testimonianza dicendo: "Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi sudi lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio"34.Testimonianza di Gesù Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi e li mandò a dire al Signore: "Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?". Venuti da lui, quegli uomini dissero: "Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?". In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: "Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista , gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!". Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re. Allora, che cosa siete andati a  vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. gli è colui del quale sta scritto: Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te. Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio35. Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera; ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace. Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi. Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce36.

Il martirio
Giovanni Batista, uomo forte nella missione profetica affidatagli da Dio, apostrofa con parole energiche il comportamento di sacerdoti, scribi e farisei che si ritenevano non bisognosi di conversione. Fu ripreso anche lo stesso Erode Antipa, tetrarca della Galilea, che si era preso la moglie di suo fratello Filippo. "Non licet!", cioè, "Non ti è lecito!". Per questo motivo Giovanni fu Messo in carcere. Erodiade diviene la vera avversaria del Battista. Il momento favorevole per eliminare colui che ella odiale viene offerto dal banchetto, organizzato per il compleanno del re a cui erano invitate le persone più in vista del regno. In questo banchetto Salome, figlia di Erodiade, intrattiene il re e i commensali con le sue danze. Nel calore dei piaceri della tavola il tetrarca promette con giuramento di soddisfare qualsiasi desiderio essa possa esprimere: "Fosse anche la metà del mio regno". Salome, chiesto consiglio alla madre, esprime la sua richiesta: "Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista". Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa. La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro . Anche lo storico Flavio Giuseppe racconta la decapitazione del Battista34 (Ant. Jud. XVIII, 5, 2; §19) da parte di Erode e come luogo dell'esecuzione indica espressamente il castello di Macheronte, ad est del mar Morto, dove Erode aveva un sontuoso palazzo. In seguito Salome sposò suo zio Filippo tetrarca della Iturea e poi il cugino Erode, re di Calcido, da cui ebbe tre figli. Non vi è fondamento storico sulla legenda orientale del secolo XIII che narra della caduta di Salome in acque gelide di un fiume, e che la stessa Salome sia restata decapitata da vaganti lastroni di ghiaccio. Erode Antipa (ed anche Erodiade) morì in esilio a Lione dove era stato condannato per tradimento, vero o presunto, nel 39 d. C. cioè circa 7 anni dopo il martirio di Giovanni Battista. La morte di Giovanni Battista fu un autentico martirio: una autentica testimonianza per la difesa della Legge di Dio e della santità del matrimonio. Non si conosce il luogo della sepoltura masi presuppone che sia stata una zona nel deserto dove Giovanni ha vissuto la sua missione. La testa del Battista è venerata a Roma nella Chiesa di S. Silverio che prese il nome di S. Silverio in "Capite". Alla testa manca la mandibola che, sempre secondo la tradizione, sarebbe conservata a Viterbo nella chiesa di S. Lorenzo. Di Giovanni Battista dopo aver narrato brevemente le principali tappe della sua storia dobbiamo ribadire il ruolo fondamentale di Precursore .Con Giovanni Battista si chiude il tempo delle profezie e viene inaugurato quello della missione: "Egli è colui che fu annunciato dal profeta Isaia quando disse: - Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"! Adesso, come al tempo della chiesa nascente, è necessario convertirsi per accogliere la buona novella di salvezza. E' ancora S. Giovanni Battista a suggerircelo: "fate dunque frutti degni di conversione", perché, "ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco". Accogliere questo invito significa veramente "vivere" la salvezza. Ancora oggi, a questa società del benessere e del consumismo, egli s'impone non tanto con la voce quanto con l'esempio della sua vita austera che gli attirava le folle, le quali conquistate dal suo esempio, confessavano i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano. Il suo è quindi un invito ad una seria "revisione di vita" per vedere fino a che punto la "Parola di Dio" è entrata nelle nostre esistenze. In conclusione possiamo dire che il Battista è il modello del discepolo e dell'apostolo che ha condotto una vita esemplare e centrata sul messaggio del Messia. Il Battista è stato l'uomo della coscienza forte, limpida e coraggiosa. Ha rifiutato quei comportamenti troppo comodi di cui spesso è intessuta la vita del credente. E' stato lui a manifestare trionfalmente la storia del Signore. Una vocazione totale per una donazione totale alla gloria di Dio fino a donare la vita. E' questa la storia della vita del Battista. Ognuno nella storia ha un suo ruolo da compiere, una missione da espletare. E' Gesù, "la parola di salvezza", verso cui deve essere finalizzata ogni missione, esige anche il contributo di tante voci, che, come quella del Battista, con la franchezza e la forza d'una spada affilata e d'una freccia appuntita, indichino al mondo la salvezza presente. Giovanni compie con la tutta sua vita la missione di precursore e profeta, l'ultimo e il più grande di tutti, additando nel Cristo presente, il compimento pieno di tutte le profezie. Anche a noi egli indica Cristo "l'Agnello che viene per togliere il peccato del mondo", "ponte e via unica di ricongiungimento al Padre"

Ristrutturata la chiesa di S. Giovanni a Maione
=Dal giornalino parrocchiale del Dicembre-1996 "INCONTRIAMOCI DAMMI LA TUA MANO"
La Chiesa di S. Giovanni Battista in Maione è stata ristrutturata all'interno con una sovvenzione della Regione Calabria. La direzione dei lavori c stata affidata al Genio civile di Cosenza. La ditta "Filice Giovanni" di Donnici ha eseguito con serietà e professionalità i lavori di ristrutturazione. Nell'opera di spicconatura sono venuti alla luce alla parte sinistra archi e colonne in tufo e nella parte centrale l'arco trionfale anch'esso in tufo e all'ingresso due colonne in pietra e nella torre campanaria la scala a chiocciola in pietra. Seguendo la direttiva della Sovrintendenza dei Beni Culturali si è lasciato in vista le pietre degli archi e delle colonne per poter ammirare la bellezza della costruzione risalente intorno al 1600. Nella parte destra, distrutta dal terremoto, non si sono trovate pietre di tufo La pavimentazione è stata realizzata con la pietra di S. Lucido. Si è rinnovato anche l'impianto di illuminazione e di amplificazione. Ora si resta in attesa di poter realizzare anche la ristrutturazione esterna che presenta portali e colonne in pietra. La Chiesa pero deve essere vista come edificio di "carne"; di persone, di ''pietre vive", fondato sulla persona di Gesù Cristo. E' nella Chiesa, corpo di Cristo, che si ha il vero edificio del vero culto. La riapertura della Chiesa di S. Giovanni è un'occasione per rinnovare la nostra dimensione ecclesiale. Il punto di partenza è la chiesa-edificio dove fiorisce un dialogo silenzioso o comunitario tra l'uomo e Dio. Poi vi e la chiesa-copro cioè un tempio personale all'interno di ogni fedele. E' il tempio dell'esistenza, della vita morale, dell'impegno concreto e storico come scrive S. Paolo al Corinzi "Non sapere che siete tempio di Dio e che lo spirito di Dio abita in voi?34 Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo?" e S. Pietro ci ricorda "Stringendovi a Cristo, pietra viva, rigettata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impegnati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali a Dio, per mezzo di Gesù Cristo"35.Infine, il tempio supremo è il Cristo stesso, la cui carne è la presenza preferita di Dio in mezzo agli uomini. Egli è "spirito e verità". Tutti i templi precedenti, quello spaziale come quello personale ed ecclesiale, devono avere al centro questo tabernacolo della presenza divina, il Cristo Signore. Più che sullo splendore architettonico il culto si fonda sull'ascolto della Parola e sulla vita sacramentale che generano il vero tempio. In questa gioia della riapertura non fermiamoci soltanto all'aspetto esteriore e materiale ma guardiamo al valori più alti. E' la fede, è l'amore, è l'adesione vitale a costituire l'autentico tempio e l'autentico culto.

Novena a S. Giovanni Battista
O glorioso S. Giovanni, che con il vivere sempre la vita più illibata, corrispondesti così bene al vostro nome che significa Grazia, impetrateci, vi preghiamo, la grazia di vivere sempre una vita conforme al nome e al carattere glorioso che portiamo di cristiani.

O vita o giubilo dei nostri cuori
Giovanni colmaci dei tuoi favori
Ti chiami Grazia e grazia sei
ci spandi balsamo l'alma ci bei.

O glorioso S. Giovanni, che ancor bambino, vi ritirasti nel deserto a menare una vita la più austera e la più santa otteneteci, vi preghiamo, la grazia di vivere sempre, se non il corpo, almeno con il cuore, staccati da questo mondo in un continuo esercizio di mortificazione e di penitenza.

Fiore dell'eremo sin dai verdi anni
astro del secolo o mio Giovanni
ci desti esempio di quella vita,
che frutta agli uomini gioia infinita.

O glorioso S. Giovanni, che al primo udir la voce del cielo abbandonaste la solitudine e vi recaste sulla sponda del Giordano a battezzare ed a predicare, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di essere sempre docili alla voce di Dio, e pronti a far tutto quello che a Lui piacerà di comandarci.

Profeta ed angelo del Redentore
pari allo Spirito rinnovatore
tergevi al margine del santo rio
l'innocentissimo figlio di Dio.

O glorioso S. Giovanni, che foste il primo a riconoscere ed a predicare Gesù Cristo per il vero Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, otteneteci, vi preghiamo, che il principale nostro studio sia quello di glorificare Gesù Cristo Nostro Redentore, e di seguire fedelmente tutto ciò che Egli si è degnato insegnarci

Ti adoro o amabile spirito del cielo
disceso agli uomini sotto uman velo
tu nel battesimo del mio Signore
converti il secolo da branco in fiore.

O glorioso S. Giovanni, che vi umiliaste tanto dinanzi al figliolo di Dio, ritenendovi indegno di sciogliere i lacci delle sue scarpe, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di conoscere il nostro niente, affinché lontano dal gloriarci dinanzi agli uomini, ci gloriamo di essere umiliati e disprezzati per amore di Dio.

Oh come vivida ci spandi in mente
il magisterio del nostro niente
quando ti predichi indegno appieno
disciorre i sandali al Nazareno.

O glorioso S. Giovanni, che con ardimentoso coraggio rimproveraste dei loro delitti non solo gli scribi e i farisei, ma ancora gli stessi monarchi, i più temuti del mondo; otteneteci, vi preghiamo, di non omettere mai per rispetto umano l'adempimento dei nostri doveri, e di non temete nel mondo altro male fuorché il peccato, che ci separa da Dio unico vero bene.

Luce simpatica del Verbo Dio
Voce soavissima che i cieli aprio
ne ispira apostoli col tuo sorriso
l'aura vivifica del Paradiso.

O glorioso S. Giovanni, che con uno zelo instancabile insegnaste la via della salute a tutti quelli che ricorrevano a Voi; otteneteci, vi preghiamo, la grazia di istruire il nostro prossimo nella dottrina della verità, precedendoli con l'esempio della pratica costante delle virtù cristiane.

Ah quando fulmini l'orda del rei
confondi principi e farisei.
Di tanto spirito o nuovo Elia
fa che quest'anima ricolma sia

O glorioso S. Giovanni, che rinchiuso nella prigione, non lasciaste di predicare Gesù Cristo e di convertire a Lui le anime;impetrateci, vi preghiamo, di non desistere mai dall'esatto compimento dei nostri doveri per qualunque avversità o persecuzione ci possa avvenire sopra la terra

Con te sui lauri con te sui ferri
a Dio ci susciti a Dio ci atterri.
Sarem nel simbolo sonora tromba
saremo apostoli sin oltre tomba.

O glorioso S. Giovanni, che aveste la gloria di essere il primo martire della Nuora Alleanza; otteneteci, vi preghiamo, di essere anche noi disposti a sacrificare la vita per la difesa della verità e per la gloria di Gesù Cristo.

A te la gloria d'essere il primo
della giustizia Martire primo.
E del martirio non era ancora
sopra il Calvario sorta l'aurora.

SUPPLICA
O S. Giovanni Battista, che tra tutti i profeti fosti chiamato da Dio a preparare la via al Salvatore del mondo e invitasti le gentialla penitenza e alla conversione, fa che il nostro cuore sia sempre più purificato dal male e diventiamo degni di accogliere il Signore. Tu che avesti il privilegio di battezzare nelle acque dei Giordano il Figlio di Dio fatto uomo e di indicarlo a tutti quale Agnello che toglie i peccati del mondo, otteneteci l'abbondanza dei doni dello Spirito Santo e guidateci nella via della salvezza e della pace.
Amen.

Litanie di S. Giovanni Battista
Signore pietà
Cristo pietà
Signore pietà
Cristo ascoltaci
Cristo esaudisciti
Padre Celeste Dio, abbi pietà di noi
Figlio Redentore del mondo Dio, abbi pietà di noi
Spirito Santo Dio, abbi pietà di noi
Santa Trinità un solo Dio, abbi pietà di noi
Santa Maria prega per noi
S. Giovanni Battista, precursore del Signore
S. Giovanni inclito nel tuo stesso nome
S. Giovanni fin dal seno materno ricco di grazia
S. Giovanni nunzio di gaudio per i popoli
S. Giovanni nato tra prodigi di grazia
S. Giovanni benedetto dalla Madre di Dio
S. Giovanni cresciuto mirabilmente nel deserto
S. Giovanni voce che prepara le vie del Signore
S. Giovanni instancabile predicatore della conversione
S. Giovanni istitutore del battesimo di penitenza
S. Giovanni testimone della SS. ma Trinità
S. Giovanni che additi alle folle l'Agnello di Dio
S. Giovanni che rendi testimonianza alla Luce che è Cristo
S. Giovanni che battezzi Gesù nel Giordano
S. Giovanni che doni a Gesù i tuoi discepoli
S. Giovanni amico dello Sposo celeste
S. Giovanni specchio della penitenza
S. Giovanni prodigio di umiltà
S. Giovanni amante della povertà
S. Giovanni giglio di perfetta castità
S. Giovanni vindice della divina legge
S. Giovanni lucerna ardente e luminosa
S. Giovanni il più grande dei nati di donna
S. Giovanni il più eccelso dei profeti
S. Giovanni splendore dei martiri
S. Giovanni esemplare dei monaci
S. Giovanni sostegno dei confessori
S. Giovanni maestro degli evangelizzatori
S. Giovanni modello delle anime consacrate
S. Giovanni sollievo degli afflitti e dei carcerati
S. Giovanni luce per chi soffre le tenebre dell'anima
S. Giovanni fiducia per chi ti invoca
S. Giovanni flagello dei demoni
S. Giovanni conforto per chi muore
S. Giovanni tutela per tutta la Chiesa
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci o Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, esaudiscici, o Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

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S. Messe
NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA - 24 GIUGNO -

MESSA VESPERTINA DELLA VIGILIA
Giovanni Battista è l'unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne. La data della festa, tre mesi dopo l'annunciazione e sei prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca.

Ingresso

Giovanni sarà grande davanti al Signore, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre, e per la sua nascita molti gioiranno.

Colletta

Dio onnipotente, concedi alla tua famiglia di camminare sulla via della salvezza sotto la guida di san Giovanni il precursore, per andare con serena fiducia incontro al Messia da lui predetto, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio...

I Lettura

Dal Libro del Profeta Geremia (1, 4-10) Nei giorni del re Giosia, mi fu rivolta la parola del Signore: "Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni". Risposi: "Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare, perché sono giovane". Ma il Signore mi disse: "Non dire: Sono giovane, ma và da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò. Non temerli, perché io sono con te per proteggerti". Oracolo del Signore. Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca e il Signore mi disse: "Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca. Ecco, oggi ti costituisco sopra i popoli e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare".

Salmo Sal 70
Hai posto su di me la tua mano. /In te mi rifugio, Signore, /ch'io non resti confuso in eterno. /Liberami, difendimi per la tua giustizia, /porgimi ascolto e salvami.
Rit.
Sii per me rupe di difesa, /baluardo inaccessibile, /poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza. /Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio.
Rit.
Sei tu, Signore, la mia speranza, /la mia fiducia fin dalla mia giovinezza. /Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, /dal grembo di mia madre tu sei il mio sostegno.
Rit.
La mia bocca annunzierà la tua giustizia, /proclamerà sempre la tua salvezza. /Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza /e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.

II Lettura

Dalla I lettera di Pietro (1, 8-12)
Carissimi, Gesù Cristo voi lo amate, pur senza averlo visto; e ora senza vederlo credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre conseguite la mèta della vostra fede, cioè la salvezza delle anime. Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti che profetizzarono sulla grazia a voi destinata cercando di indagare a quale momento o a quali circostanze accennasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che dovevano seguirle. E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, erano ministri di quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo nello Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo.

Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia. /Venne per rendere testimonianza alla luce /e preparare al Signore un popolo ben disposto. /Alleluia.

Vangelo

Da Vangelo secondo Luca (1, 5-17)
Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò insorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso. Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso. Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo bendisposto".

Sulle Offerte

Accogli, Signore misericordioso, i doni che ti offriamo nella solennità di san Giovanni Battista, e fà che testimoniamo nella coerenza della vita il mistero che celebriamo nella fede. Per Cristo nostro Signore.

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, che ci hai nutriti al banchetto eucaristico, proteggi sempre il tuo popolo e per la potente preghiera di san Giovanni Battista, che indicò in Cristo tuo Figlio l'Agnello mandato a espiare i peccati del mondo, donaci il perdono e la pace. Per Cristo nostro Signore.

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NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA - 24 GIUGNO

Come l'astro del giorno è annunciato dalla stella del mattino, Cristo "Luce" è preceduto da un "astro" precursore: Giovanni Battista. Egli rifletterà così da vicino lo splendore del Messi a che molti lo scambieranno per Cristo stesso. Ma Giovani è solo "voce", destinata a "preparare al Signore un popolo bel disposto" che ancora oggi ripete a noi: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino".

Ingresso

Venne un uomo mandato da Dio, /e il suo nome era Giovanni. /Egli venne come testimone /per rendere testimonianza alla luce /e preparare al Signore /un popolo ben disposto.

Colletta

O Padre, che hai mandato san Giovanni Battista a preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto, allieta la tua Chiesa con l'abbondanza dei doni dello Spirito, e guidala sulla via della salvezza e della pace. Per il nostro Signore...

Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia (49, 1-6)

Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. Mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria". Io ho risposto: "Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio". Ora disse il Signore che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele, poiché ero stato stimato dal Signore e Dio era stato la mia forza mi disse: "E` troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti di Israele. Ma io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra".

SALMO  (Sal 138)

Dal grembo di mia madre tu mi hai chiamato. /Signore, tu mi scruti e mi conosci, /tu sai quando seggo e quando mi alzo. /Penetri da lontano i miei pensieri, /mi scruti quando cammino e quando riposo. /Ti sono note tutte le mie vie.
Rit.
Sei tu che hai creato le mie viscere /e mi hai tessuto nel seno di mia madre. /Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; /sono stupende le tue opere.
Rit.
Tu mi conosci fino in fondo. /Non ti erano nascoste le mie ossa /quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.
Rit.

SECONDA LETTURA

Dagli atti degli Apostoli (13, 22-26)

In quei giorni, Paolo diceva: "Dio suscitò per Israele come re Davide, al quale rese questa testimonianza: Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri. Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d'Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali. Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata questa parola di salvezza.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia. /Tu, bambino, sarai chiamato /profeta dell'Altissimo, /precederai il Signore per preparare le sue vie. /Alleluia.

Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca (1, 57-66. 80)

Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: "No, si chiamerà Giovanni". Le dissero: "Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome". Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: "Giovanni è il suo nome". Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: "Che sarà mai questo bambino?" si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui. Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Sulle offerte Accogli, o Padre, i nostri doni nel solenne ricordo della nascita di san Giovanni il precursore, che annunziò la venuta e indicò la presenza del Cristo salvatore del mondo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Dopo la comunione

Esulti, o Padre, la tua Chiesa, nutrita alla cena dell'Agnello; riconosca l'autore della sua rinascita, Cristo tuo Figlio, che la parola del precursore annunziò presente in mezzo agli uomini. Per Cristo nostro Signore.

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MARTIRIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA - 29 AGOSTO

(In decollatione S. Joannes Baptistae)

Giovanni sigilla la sua missione di precursore con il martirio. Erode Antipa, imprigionando nella fortezza di Macheronte ad Oriente del Mar Morto, lo fece decapitare. Egli è l'amico che esulta di gioia alla voce dello sposo e ti eclissa di fronte al Cristo, sole di giustizia: "Ora la mia gioia è compiuta; egli deve crescere, io invece diminuire". Alla sua scuola si sono formati alcuni dei primi discepoli del Signore. Fin dal sec. V il 29 agosto si celebrava a Gerusalemme una memoria del Precursore del Signore. Il suo nome si trova nel Canone Romano.

Ingresso

Signore, ho parlato dei tuoi insegnamenti /davanti ai re, senza arrossire: /mia gioia sono stati i tuoi precetti, /e io li ho intensamente amati.

Colletta

O Dio, che a Cristo tuo Figlio hai dato come precursore, nella nascita e nella morte, san Giovanni Battista, concedi anche a noi di impegnarci generosamente nella testimonianza del tuo Vangelo, come egli immolò la sua vita per la verità e la giustizia. Per il nostro Signore...

I Lettura

Dal libro del profeta Geremia (1, 17-19)

In quei giorni, la parola del Signore mi fu rivolta per dirmi: "Tu, cingiti i fianchi, alzati e dì loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro. Ed ecco oggi io faccio di te come una fortezza, come un  muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti".

Salmo Sal 70

Sei tu, Signore, la difesa del giusto. /In te mi rifugio, Signore, /ch'io non resti confuso in eterno. /Liberami, difendimi per la tua giustizia, /porgimi ascolto e salvami.

Rit.

Sii per me rupe di difesa, /baluardo inaccessibile, /poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza. /Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio.
Rit.
Sei tu, Signore, la mia speranza, /la mia fiducia fin dalla mia giovinezza. /Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, /dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno.
Rit.
La mia bocca annunzierà la tua giustizia, /sempre proclamerà la tua salvezza. /Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza /e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.
Rit.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia. /Beati i perseguitati per amore della giustizia, /perché di essi è il regno dei cieli. /Alleluia.

Vangelo

Dal vangelo secondo Marco (6, 17-29)

In quel tempo, Erode aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. Giovanni diceva a Erode: "Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello". Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodiade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: "Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò". E le fece questo giuramento: "Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno". La ragazza uscì e disse alla madre: "Che cosa devo chiedere?". Quella rispose: "La testa di Giovanni il Battista". Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: "Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista". Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portatala testa. La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. Accogli, o Padre, le nostre offerte, e fà che camminiamo sempre nella via di santità, che san Giovanni Battista proclamò con voce profetica nel deserto, e confermò con il sangue. Per Cristo nostro Signore.

Dopo la Comunione 

O Dio, che ci hai riuniti alla tua mensa nel glorioso ricordo del martirio di san Giovanni Battista, donaci di venerare con fede viva il mistero che abbiamo celebrato e di raccogliere con gioia il frutto di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

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PREFAZIO di S. GIOVANNI BATTISTA

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, /rendere sempre e in ogni luogo /a te, Signore, Padre santo, /Dio onnipotente ed eterno. /Noi ti lodiamo per le meraviglie /operate in San Giovanni Battista, /che fra tutti i nati di donna /hai eletto e consacrato /a preparare la via a Cristo Signore. /Presentendo la sua venuta, /egli esultò di gioia nel seno materno, /e nella nascita prodigiosa /preannunciò la gioia della redenzione, /e, solo fra tutti i profeti, /indicò finalmente l'Agnello del nostro riscatto. /lo stesso tuo Figlio, autore del battesimo /e sigillò la sua testimonianza a Cristo /con l'effusione del sangue. /E noi uniti agli Angeli e ai Santi, /cantiamo senza fine l'inno della tua lode:    Santo, Santo, Santo...

Giovanni Battista nel Nuovo Testamento

= Vangelo secondo Matteo = Matteo cap. 3

[1]In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea,

[4]Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo

erano locuste e miele selvatico.

[13]In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.

[14]Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?".

[15]Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì.

Matteo - cap. 4

[12]Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea

Matteo - cap. 9

[14]Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: "Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?".

Matteo - cap. 11
[2]Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo
dei suoi discepoli:

[4]Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete:

[7]Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?[11]In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
[12]Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei
cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.
[13]La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a
Giovanni.
[18]E` venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto:
Ha un demonio.
Matteo - cap. 14
[2]Egli disse ai suoi cortigiani: "Costui è Giovanni il Battista
risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui".
[3]Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e
gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello.
[4]Giovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenerla!".
[8]Ed essa, istigata dalla madre, disse: "Dammi qui, su un
vassoio, la testa di Giovanni il Battista".
[10]e mandò a decapitare Giovanni nel carcere.

Matteo - cap. 16
[14]Risposero: "Alcuni Giovanni il Battista, altri
Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti".
[13]Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il
Battista.

Matteo - cap. 21
[25]
Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?". Ed essi riflettevano tra sé dicendo: "Se diciamo: "dal Cielo", ci risponderà: "perché dunque non gli avete creduto?'';
[26]se diciamo "dagli uomini", abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta".
[32]E` venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli.

= Vangelo secondo Marco = 

Marco - cap. 1
[4]si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
[6]Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di
pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico
[9]In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato
nel Giordano da Giovanni.
[14]Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea
predicando il vangelo di Dio e diceva:

Marco - cap. 2
[18]Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un
digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: "Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?".

Marco - cap. 6
[14]Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: "Giovanni il
Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui".
[16]Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: "Quel Giovanni che io
ho fatto decapitare è risuscitato!".
[17]Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo
in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata.
[18]Giovanni diceva a Erode: "Non ti è lecito tenere la moglie di
tuo fratello".
[20]perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e
vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
[24]La ragazza uscì e disse alla madre: "Che cosa devo chiedere?".
Quella rispose: "La testa di Giovanni il Battista".
[25]Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: "Voglio
che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista".
[29]I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero
il cadavere e lo posero in un sepolcro.

Marco - cap. 8
[28]Ed essi gli risposero: "Giovanni il Battista, altri poi Elia e
altri uno dei profeti".

Marco - cap. 11
30]Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi".
[32]Diciamo dunque "dagli uomini"?". Però temevano la folla, perché
tutti consideravano Giovanni come un vero profeta.

= Vangelo secondo Luca = 

Luca - cap. 1
[13]Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la
tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni.
[60]Ma sua madre intervenne: "No, si chiamerà Giovanni".
[63]Egli chiese una tavoletta, e scrisse: "Giovanni è il suo
nome". Tutti furono meravigliati.

Luca - cap. 3
[2]sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di
Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3
[15]Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor
loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo,
[16]Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua;
ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
[20]aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in
prigione.

Luca - cap. 5
[33]Allora gli dissero: "I discepoli di Giovanni
digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!".

Luca - cap. 7
[18]Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di
tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi
[20]Venuti da lui, quegli uomini dissero: "Giovanni il Battista ci
ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?".
[22]Poi diede loro questa risposta: "Andate e riferite
a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella.
[24]Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a
dire alla folla riguardo a Giovanni: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento?
[28]Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di
Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
[29]Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani,
hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni.
[33]E` venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e
non beve vino, e voi dite: Ha un demonio.

Luca - cap. 9
[7]Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano:
"Giovanni è risuscitato dai morti",
[9]Ma Erode diceva: "Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque
costui, del quale sento dire tali cose?". E cercava di vederlo.
[19]Essi risposero: "Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia,
per altri uno degli antichi profeti che è risorto".

Luca - cap. 11
[1]Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e
quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli".

Luca - cap. 1
[16]La Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno di Dio e ognuno si sforza per
entrarvi.

Luca - cap. 20
[4]Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini?".
[6]E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà,
perché è convinto che Giovanni è un profeta".

= Vangelo secondo Giovanni = 

Giovanni - cap. 1
[6]Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
[15]Giovanni gli rende testimonianza e grida: "Ecco l'uomo di cui
io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me".
[19]E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli
inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: "Chi sei tu?".
[26]Giovanni rispose loro: "Io battezzo con acqua, ma in mezzo a
voi sta uno che voi non conoscete,
[28]Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove
Giovanni stava battezzando.
[29] Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: "Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie
il peccato del mondo!
[32]Giovanni rese testimonianza dicendo: "Ho visto lo Spirito
scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui.
[35]Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi
discepoli
[40]Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo
avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro

Giovanni - cap. 3
[23]Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché c'era là molta acqua; e la gente andava a farsi
battezzare
[24]Giovanni, infatti, non era stato ancora imprigionato.
[25]Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un
Giudeo riguardo la purificazione.
[26]Andarono perciò da Giovanni e gli dissero: "Rabbì, colui che
era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso testimonianza, ecco sta battezzando e tutti accorrono a lui".
[27]Giovanni rispose: "Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è
stato dato dal cielo.

Giovanni - cap. 4
[1]Quando il Signore venne a sapere che i farisei avevan sentito dire: Gesù fa più discepoli e battezza più di

Giovanni - cap. 5
[33]Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.
[36]Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni:
le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.

Giovanni - cap. 10
[40]Ritornò quindi al di là del Giordano, nel luogo dove prima
Giovanni battezzava, e qui si fermò.
[41]Molti andarono da lui e dicevano: "Giovanni non ha fatto
nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero".

= Atti degli Apostoli = 

Atti degli Apostoli - cap. 1
[5]Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati
in Spirito Santo, fra non molti giorni".
[22]incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui
è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione".

Atti degli Apostoli - cap. 10
[37]Voi conoscete ciò che è accaduto
in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni;

Atti degli Apostoli - cap. 11
[16]Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva:
Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo. Atti degli Apostoli - cap. 1
[24]Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo
di penitenza a tutto il popolo d'Israele.
[25]Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò
che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali.

Atti degli Apostoli - cap. 18
[25]Questi era stato ammaestrato nella via del Signore e pieno di
fervore parlava e insegnava esattamente ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni.

Atti degli Apostoli - cap. 19
[3].Ed egli disse: "Quale battesimo avete ricevuto?". "Il
battesimo di Giovanni", risposero.
[4]Disse allora Paolo: "Giovanni ha amministrato un battesimo di
penitenza, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù".

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Canti

O GRAN SANTO

O gran santo ti preghiamo /Se ci ottieni dal Signore /Di servirlo con amore /Di goderlo poi nel ciel (Bis). /Da fanciullo ti recasti /Nel deserto per patire /Per un giorno divenire /Gran Profeta del Signor.

INNO A S. GIOVANNI B.

1) Ut queant laxit/Resonare fibris /Mira gestorum /Famuli tuorum, /Solve polluti /Labii reatum, /Sacte Jioannes.

2) Nuntius celso /Veniens Olympo, /Te patri magnum /Fore nasciturum, /Nomen, et vitae /Seriem gerendae /Ordine promit.

3) Ille promissi /Dubius superni, /Perdidit promptae /Modulos loquere: /Sed reformasti /Genuitus peremtae /Organa vocis.

4) Vintris obstruso /Recubans cubili /Senseras Regem /Thalamo manerntem: /Hinc parens nati /Meritis, uteerque /Abdita pandit.

5) Sit decus Padri, /Genitaeque Proli, /Et tibi compar /Utriusque virtus /Spiritus semper, /Deus unus, omni /Temporis aevo. Amen

TRADUZIONE

1) Perché i devoti possano cantare con tutta lena le tue mirabil gesta o gli la reità che contamina il labbro o san Giovanni.

2) Un messaggero venuto dal cielo al padre il tuo grande natale il tuo nome e il tenore d i vita in ordine espo3) Quegli dubbioso della celeste promessa perdette e voce e parola: ma tu, nascendo, gli ridonasti la voce perduta.

4) Ancor chiuso nel grembo materno tu senti il Redimorante in virginio seno onde i genitori pe' meriti del figlio scoprono ogni mistero.

5) Al Padre sia gloria e la Figlio unigenito e a te d'entrambi virtù perfetta Spirito eguale unico Iddio sempre e in ogni tempo. Amen

(Da questo Inno Guido D'Arezzo trasse il nome delle sette note musicali)

RISUONI NELLA CHIESA

Risuoni nella Chiesa /Unanime e festoso, /l'inno delle tue lodi /o Santo Protettore. /Negli arcan silenzi /del Tempio d'Israel /un angelo di Dio /il tuo nome rivelò. /Profeta fanciullo /Riconosci già nel grembo /della vergine madre /l'atteso delle genti. /Tu sorgi nel deserto /col fuoco di Elia /a convocare gli uomini //nel regno del Signor.

A tutti tu dicesti /di preparar la strada /al nostro Redentore /che era in mezzo a noi. /O santo Protettore /per la tua santa gloria /noi tutti ti preghiamo /concedici i tuoi doni. /Sia lode e onore a Cristo /Parola del Dio vivo /Al Padre e al Santo Spirito /Nei secoli sarà.

GIOVANNI

Voce di uno che grida nel deserto /"Convertitevi, il regno è qui. /Preparate la via del Signore, /raddrizzate i suoi sentieri.

Alleluia, Alleluia

Viene il Signore, Alleluia /Preparate una strada nel deserto /Per il Signore che viene. /E' venne un uomo e il suo nome Giovanni /Lui, testimone della luce di Dio. /Come una lampada che rischiara il buio, /egli arde nell'oscurità.

Rit.

Ecco io mando il mio messaggero /Dinanzi a me. Per prepararvi la via, /per ricondurre i miei padri verso i figli, /con lo Spirito di Elia.

Rit.

Parrocchie della Calabria INTITOLATE A S. GIOVANNI B.

Nella Diocesi Di Cosenza CHIESA

S. GIOVANNI BATTISTA 87040 - MAIONE (CS) 

S. Giovanni Battista 87030 - BELSITO
S. Giovanni B.Via de Rada - 87100  COSENZA
S. Giovanni Battista87030 - DOMANICO
S. Giovanni Battista87050 - FIGLINE VEGLIATURO
S. Giovanni Battista87038 - S. LUCIDO

Nella diocesi di Catanzaro - Squillace
S. Giovanni Battista88100 - CATANZARO
S. Giovanni Battista8821 - BORGIA
S. Giovanni Battista ( Fra. Lido)88060 - MONTEPAONE
S. Giovanni Battista88060 - CENADI

Nella Diocesi di Crotone - S. Severina
S. Giovanni Battista88040 - APRIGLIANELLO (KR)
S. Giovanni Battista88050-FORGIANO - CAPO COLONNA (KR)
S. Giovanni Battista88070 - PALLAGORIO (KR)
S. Giovanni Battista88070 - S. MAUROI MARCHESATO (KR)
S. Giovanni Battista
88070 - ZINGA DI CASABONA (KR)

Nella Diocesi di Lamezia Terme
S. Giovanni Battista
Via delle Nazioni, 1 88040-Lamazia Terme/S. Eufemia
S. Giovanni Battista C.da Capizzaglie - Via Riello 88046- LAMEZIA TERME
S. Giovanni Battista P.zza S. Giovanni B.88020-ACCONIA
S. Giovanni Battista Via Sirianni, 28
8820-NOCERA TERINESE (CZ)
S. Giovanni Battista Piazza Malta
88040-GIZZERIA
S. Giovanni Battista Via Montedoro
88049 SOVERIA MANNELLI (CZ)

Nella diocesi di Locri - Gerace
S. Giovanni Battista Via Vittorio Emanuel e89030-CASIGNANA (RC)
S. Giovanni Battista Via S. Anna
89040-GERACE (RC)
S. Giovanni Battista Largo Chiesa Matrice89042-GIOIOSA JONICA (RC)
S. Giovanni Battista Via Pitagora
89030-SAMO (RC)
S. Giovanni Battista Decollato 89040-VIVONGI (RC)

Nell'Eparchia di Lungro
S. Giovanni Battista 87010-ACQUAFORMOSA (CS)
S. Giovanni Battista 87070-PLATACI (CS)
S. Giovanni Battista 87010-S. BASILE (CS)

Nella diocesi di Mileto - Nicotera - Tropea
S. Giovanni Battista 88037-SPILINGA (VV)
S. Giovanni Battista OPPIDO MAMARTINA - PALMI
S. Giovanni Battista 89020-MELICUCCA' (RC)
S. Giovanni Battista 89025-ROSARNO (RC)

Nella Diocesi di Reggio Calabria - Bova
S. Giovanni Battista P.zza Chiesa, 1
89051-ARCHI (RC)
S. Giovanni Battista Nepomuceno e Filippo Nerivia Arangea, 79/A
89067-REGGIO CALABRIA
S. Giovanni Battista Via S. Giovanni, 11389066-PELLARO S. GIOVANNI (RC)
S. Giovanni Battista P.zza S. Giovanni89063-PENTIDATTILO DI MILETO (RC)
S. Giovanni Battista P.zza S. Giovanni89063-PRUNELLA DI MILETO (RC)
S. Giovanni Battista P.zza Chiesa
89030-GALLICIANO DI CONDOFURI (RC)

Nella Diocesi di Rossano Calabro - Cariati
S. Giovanni Battista87060-MIRTO (CS)

Nella diocesi di S. Marco Argentano - Scalea
S. Giovanni Battista Via Castello, 8
87020-ORSOMARSO (CS)
S. Giovanni Battista Via XX Settembre
87018-S. MARCO AERGENTANO (CS)

Comuni d'Italia col nome di S. Giovanni

1) 07040 - SAN GIOVANNI (SASSARI)
2) 56016 - SAN GIOVANNI ALLA VENA (PISA)
3) 33048 - SAN GIOVANNI AL NATISONE (UDINE)
4) 84070 - SAN GIOVANNI A PIRO (SALERNO)
5) 16154 - SAN GIOVANNI BATTISTA (GENOVA)
6) 24015 - SAN GIOVANNI BIANCO (BERGAMO)
7) 10010 - SAN GIOVANNI CANAVASE (TORINO)
8) 88050 - SAN GIOVANNI D'ALBI (CATANZARO)
9) 53020 - SAN GIOVANNI DEL DOSSO (MANTOVA)
10) 58010 - SAN GIOVANNI DELLE CONTEE (GROSSETO)
11) 22020 - SAN GIOVANNI DI BELLAGIO (COMO)
12) 01010 - SAN GIOVANNI DI BIEDA (VITERBO)
13) 33070 - SAN GIOVANNI DI CASARSA (PORDENONE)
14) 82010 - SAN GIOVANNI DI CAPPALONI (BENEVENTO)
15) 95040 - SAN GIOVANNI DI GALERMO (CATANIA)
16) 89040 - SAN GIOVANNI DI GERACE (REGGIO CALABRIA)
17) 44020 - SAN GIOVANNI DI OSTELLATO (FERRARA)
18) 33070 - SAN GIOVANNI DI POLCENIGO (PORDENONE)
19) 57037 - SAN GIOVANNI DI PORTOFERRAIO (LIVORNO)
20) 42020 - SAN GIOVANNI DI QUERCIOLA (REGGI EMILIA)
21) 92020 - SAN GIOVANNI GEMINI (AGRIGENTO)
22) 37035 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VERONA)
23) 03028 - SAN GIOVANNI INCARICO (FROSINONE)
24) 26037 - SAN GIOVANNI IN CROCE (CREMONA)
25) 87055 - SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA)
26) 86050 - SAN GIOVANNI IN GALDO (CAMPOBASSO)
27) 47030 - SAN GIOVANNI IN GALILEA (FOLI')
28) 47048 - SAN GIOVANNI IN MARIGNANO (Foli')
29) 40017 - SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BOLOGNA)
30) 39030 - SAN GIOVANNI IN VALLE (BOLZANO)
21) 95037 - SAN GIOVANNI LA PUNTA (CATANIA)
32) 66050 - SAN GIOVANNI LUPIONI (CHIETI)
33) 37057 - SAN GIOVANNI LUPATOTO (VERONA)
34) 95010 - SAN GIOVANNI MONTEBELLO (CATANIA)
35) 67010 - SAN GIOVANNI PAGANICA (L'AQUILA)
36) 06030 - SAN GIOVANNI PROFIAMMA (PERUGIA)
37) 02030 - SAN GIOVANNI REATINO (FOGGIA)
38) 71013 - SAN GIOVANNI ROTONTO (FOGGIA)
39) 09010 - SAN GIOVANNI SUERGIU (CAGLIARI)
40) 66020 - SAN GIOVANNI TEATINO (CHIETI)
41) 52027 - SAN GIOVANNI VALDARNO (AREZZO)
42) 80146 - SAN GIOVANNI A TEDUCCIO (NAPOLI)
43) 65010 - VILLA SAN GIOVANNI (PESCARA)
44) 98018 - VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA)
45) 01010 - VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA (VITERBO)

NOTE
1 Nm13,32
2 Is 40,7 - Os 13,15
3 Gen 2,8
4 2Sam 2,4 - Lv 2,10 - Lv 4,5
5 Is 7,11 - Mi 5,1 - Ger 33,1 Zc 9,9
6 Is 35,5
7 Mc 13,31
8 Mt 12,41
9 Lc 9,62
10 Lc 12, 8
11 Lc 2,4
12 Gv 1,23
13 Lc 1,6
14 Sal 127,4
15 Lc 1,14-17
16 Lc 1,20
17 Lc 1, 28-38
18 Lc 1, 40-46
19 Lc 1, 76-79
20 Lc 1,80
21 Nm 34,22 - Nm 38,1 - Dt 3,25
22 Gdc 3,28 - Gdc 12,5
23 2Re 5,14
24 Mt 3,5
25 Gv 3,5
26 Atti9.38
27 Atti 16, 30-33
28 Da "Incontriamoci
dammi la tua mano" N° 12 Giungo '96
29 Lc 3, 1-6
30 Mc 3,2
31 Mc 1,5
32 Lc 3,7-14
33 Ant. Jud. XVIII, 5, 2; §19
34 Icor 6, 19 Icor 6, 15
35 Ipt 2, 4-